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Autore: Paolo Ciraolo    22/02/2011    5 recensioni
Un libro dedicato all'infanzia e a chi a fratellini e sorelline.Storie per Capitoli: Il Cigno Bianco; Lo Scrittore D'Oro, Il Tappeto Volante Blu di Metilene; Il Piccolo Giardiniere Celeste;Il Fanciullino Creativo.L'Orsacchiotto Pensa Tutto, Sogni D'Oro; Lo Specchio dei Sogni!!Il Gatto Fatato ai Piedi del Mondo!! I Piccoli e la Lampada dei Desideri, Il folletto nel cuore della galassia, il commerciante di stelle, la formichina elisir di lunga vita, la fata blu stella del nord, l'aquilotto gentile, il gioco stratosferico, grande cuore leone tuttofare, il capitano barbablu e il galeone fantasma, la marchesa zuccherina e la formichina plinc, due panda nelle stelle, la volpe notturna, la fanciulla creativa...l'intero libro è dedicato all'amica Chiara che ha, tra le altre, grande bellezza interiore.(((Dedico a Chiara97 Tonino e le 11 dimensioni in modo particolare la dedico a lei...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LO SPECCHIO DEI SOGNI.


 

C'era una volta…in una terra fatta da ruscelli e alberi verdi e lussureggianti, un giovane naufrago .

Il suo nome era Tom che, avendo paura delle bestie feroci, si arrampicò su una palma, probabilmente quella più alta di tutte. In essa trovò per puro caso 'Lo Specchio Dei Sogni', che subito annunziò al giovane naufrago: “Sei fortunato! Questa è la terra del Re Generoso, ed io sono Lo Specchio Dei Sogni ed il fatto che tu mi abbia trovato, è una grande ricchezza. Presto ti accorgerai di quanto ti ho detto”.

E il naufrago Tom rispose : “Oh, 'Specchio Dei Sogni', le tue parole sono molto lusinghiere, ti ringrazio. Ma il motivo per cui mi trovo qui è stato una pura casualità. Mi ha colpito un terribile naufragio, a causa di un orribile uragano!”. Ma Tom era ignaro della grande fortuna alla quale lo 'Specchio Dei Sogni' alludeva. Infatti, un certo Re Generoso, organizzava ogni anno vere e proprie battute di caccia al tesoro, dove, in palio, per i nobili della sua corte, v'erano vere e proprie autentiche fortune come, ad esempio, la famosa bacchetta dei desideri, forzieri stracolmi di splendide gemme o, addirittura, sculture d'oro massiccio con, per finire... Lo Specchio Dei Sogni, il più raro dei tesori; che fino ad allora però, nessuno dei nobili aveva mai trovato. Lo Specchio Dei Sogni, che ormai apparteneva a Tom, rifocillò il naufrago con un pranzo sontuoso in una sala d’incanto e gli diede dei vestiti degni di un nobile, e gli disse: "Tom, domani incontrerai la Regina e la troverai sul suo cavallo imbizzarrito. Se riuscirai a salvarla, sarai largamente ricompensato dal Re". Così dicendo Lo Specchio Dei Sogni gli regalò un bellissimo stallone bianco di razza araba.

In sella al suo fiero destriero, Tom, all'alba, partì ad incontrare il cavallo imbizzarrito della Regina, e riuscì subito a salvare la nobildonna. Proprio allora sopraggiungeva anche il Re che aveva visto giustappunto tutto il salvataggio e, fattosi raccontare la triste ma fortunata vicenda del nostro caro Tom, lo accompagnò personalmente nel suo meraviglioso giardino, organizzando pure una splendida festa in suo onore. Appena conclusa, il Re, accortososi dello splendido carattere che accompagnava l'animo di quell'uomo, non si trattenne nel nominarlo Primo Cavaliere del Re.

Tom allora, ormai cavaliere, ringraziò profondamente Lo Specchio Dei Sogni: “Grazie, grazie mille mio Specchio. Incontrarti è stata la fortuna più bella che mi sia mai capitata!”.

Ma Lo Specchio rispose prontamente: ”Aspetta a ringraziarmi, caro amico. Le prove da superare non sono ancora finite e non le conosci ancora, ma posso assicurarti che il mio amore per te sarà prodigioso. Domani, nelle ore del tramonto, recati nel bosco reale. Lì incontrerai il Re in seria difficoltà, un nobile lo tradirà e lo attaccherà alle spalle. Il tuo compito sarà quello di impedirgli un così spregiudicato gesto, e salvare la vita al Re” .

 

 

Il Cavaliere Tom, tanto spaventato quanto desto, si recò puntuale nel bosco fiero del suo possente stallone arabo, dove effettivamente vide il Re impegnato in una seria colluttazione col nobile traditore.

Tom in poche battute sguainò la spada e salvò il Re dalle grinfie dell’avversario.

In seguito a quanto accaduto il Re esiliò il traditore in una lontana isola deserta, in modo tale che trovasse maggiore tempo per riflettere delle sue azioni, e a Tom promise uno dei suoi più sgargianti castelli con in più dodici terre fertili.

Giunta la sera, Tom si rivolse di nuovo al suo caro Specchio Dei Sogni : “Sei davvero straordinario Specchio mio. Tra le gemme, sei quella più grande e lucente di tutte. Se adesso sono un Cavaliere del Re e un vero e proprio nobile, è tutto merito tuo. Tra tutti i nobili, peraltro, sono pure il più ricco“.

E Lo Specchio Dei Sogni a lui rispose: “Caro Tom. Devi ringraziare i sentimenti che guidano la tua nobiltà d'animo, non me. Domani ci sarà un’altra prova, il Re darà in sposa la sua deliziosa figlia a chi vincerà la sfida fra i nobili, scelti personalmente dalla principessa, fra i più bravi Cavalieri della corte.

Non è un gioco ma un vero e proprio scontro fra corteggiatori, ognuno metterà a sua disposizione tutte le sue capacità nella lotta pur di diventare il futuro marito della bellissima figlia del Re. Chi vincerà diventerà Principe e un giorno, il futuro Re”.

A conferma di quelle parole, le gare cominciarono di buon ora il mattino successivo. Tutti i nobili cavalieri, pieni di entusiasmo, iniziarono a sfidarsi in una competizione all’ultimo respiro pur di giungere al primo posto.

Dopo tante ore di scontri duri, rimasero quattro cavalieri; il Cavaliere dei Venti, un nobile soldato della corte, se la doveva vedere con il Cavaliere Bianco (così era chiamato l’intrepido Tom).

Il Cavaliere Solitario fronteggiò il terribile Cavaliere Nero. Dei quattro due furono i vincitori, il Cavaliere Bianco e il Cavaliere Nero.

Fiero della fiducia che aveva riposto in quell'ironico giovanotto, il Re diede iniziò allo scontro decisivo. Il pubblico fremeva. Da un lato vi era Tom con il suo bianchissimo destriero arabo di pura razza orientale, dall’altro si opponeva il Cavaliere Nero terribile così come appariva sul suo nerissimo cavallo.

Fin dalle prime scaramucce, i più attenti nella tribuna, notarono una parità di forza pura tra i due cavalieri, ma Tom aveva qualcosa che il suo avversario non possedeva: un cuore puro.


Tom pensava solo a difendersi e a vincere lealmente,

 

 

 

disarmando il suo nemico senza colpirlo in parti vitali ma rispettando il suo diritto di vivere alla fine dello scontro, mentre il Cavaliere Nero lottava senza esclusioni di colpi.

Dopo qualche attimo di studio fra i due avversari, con una mossa sapiente il Cavaliere Bianco disarcionò dal suo destriero il Cavaliere Nero. A questo punto il terribile Cavaliere invocò l’aiuto della sua bacchetta proibita e risalì sul suo proprio cavallo. La lotta continuò più duramente di prima e, per i nobili spettatori, in modo ancora più avvincente. Tom riusciva a replicare colpo su colpo, anche se si era accorto della quasi invincibilità dell’avversario. Poi, inaspettatamente, una mossa magistrale ed il Cavaliere Nero trapassò la prima corazza di Tom, in direzione del suo cuore.

Il Cavaliere Bianco con disperazione vibrò un colpo che, facendo tremare il polso al nemico, gli spezzò la spada proprio dove si trovava l’impugnatura.

In tal modo ridotto, disarmato, il Cavaliere Nero invocò nuovamente l’aiuto della sua Bacchetta Proibita, così una nuova spada, ancora più potente, armò il suo braccio. Il Terribile nemico in qualche modo rinvigorito, dalla forza del suo nuovo giocattolino, si scagliò con furia contro il suo avversario, deciso ad ucciderlo una volta per sempre. Quindi lo colpì dritto sul suo elmo, perforandolo, fino a graffiare Tom sulla fronte .

Incoraggiato dal momento difficile, del leale oppositore, il terribile Cavaliere cercò di finirlo brandendo la spada su Tom, proprio sul suo

collo. Il Cavaliere Bianco, ormai in balia di forte paura e rammarico, riuscì comunque a far fronte a quel violentissimo colpo e, le due spade, si ruppero in mille pezzi alzando scintille in aria per l’attrito del

metallo. Tra gli spettatori c'era molto scalpore. C'era chi rifiutava apertamente quel tipo atteggiamento così aggressivo e vile e fischiava ogni cattiva azione, e chi invece, preso dalla foga della competizione, neppure se ne accorgeva e gridava entusiasta. Altri trattenevano semplicemente il fiato completamente attoniti. Il Cavaliere Nero fece in modo di dotarsi di una nuova e più potente arma: una lancia. La lotta, seppur aspra, era ormai impari. La principessa, sdegnata da quei comportamenti così cattivi, si era ormai largamente schierata dalla parte del nostro Tom.

Tom, ormai disarmato, non si perse d’animo, e continuò intrepido a parare ogni assalto dell’avversario con lo scudo, fin quando, anche quest'ultima protezione, fu trapassata da parte a parte e scaraventata in aria dal Cavaliere Nero. Dagli spalti salì un grido che, in coro, invocava l’intervento dello Specchio Dei Sogni a favore del suo protetto.

In cuor suo Tom non voleva chiedere niente al suo Specchio che tanto

 

 

 

aveva fatto per lui. Il Cavaliere Nero approfittando della tentennante situazione, puntò la sua lancia dritta nel collo di Tom, deciso a stenderlo con un colpo secco e poter, finalmente, diventare il futuro Re. All’ultimo momento però, proprio quando tutto sembrava ormai perduto, la corazza di Tom diventò più dura del più duro metallo, e la lancia dell’avversario si ruppe miseramente in due. Era accaduto che, improvvisamente, Lo Specchio Dei Sogni, senza essere stato chiamato, aveva soccorso il Nobile Cavaliere Bianco.

Si avete sentito bene, lo aveva all’ultimo momento salvato da morte certa, mettendogli a disposizione per di più, un scimitarra araba.

Di contro la Bacchetta Proibita armò il suo protetto di una sciabola; e quello spaventoso scontro continuò il suo corso. Nel frattempo anche la Bacchetta Proibita e Lo Specchio Dei Sogni si stavano sfidando in uno scontro senza tempo e senza spazio. Così alle forze umane, si unirono... quelle dei sogni da un lato, e quella degli incubi dalla'altro. Lo scenario divenne interamente stellato e attraversato da un arcobaleno di colori. Dopo un lungo ed estenuante combattimento il Cavaliere Bianco riuscì a disarmare il suo avversario che rimase indifeso in balia dei sentimenti di Tom che, con un atto tipicamente suo, risparmiò il suo nemico, porgendogli la borraccia dell’acqua per dissetarlo. Ma il tentativo di aprire un barlume di speranza e di luce nel cuore di cavaliere così duro, sembrò fallire miseramente. Il Cavaliere sconfitto rifiutò aspramente il gesto del suo rivale e, per di più, incominciò a inveire contro la sua Bacchetta protettrice, secondo lui, fu lei la colpevole di non avergli dato la vittoria; la stessa, che fino ad allora aveva servito fedelmente il suo favorito, essendo stata offesa, decise di punire l’ingrato cavaliere trasformandolo in un asino. Tempo passò e Tom e la Principessa figlia del Re Generoso, si sposarono e fu organizzata per loro una festa bella da sogno.

Giorni lieti passarono per i due principi ma dello Specchio Dei Sogni non si seppe più nulla. Un giorno però lo specchio si rivelò di notte in sogno a Tom: “Ciao Principe Tom! Mi Riconosci? Sono il tuo Specchio. Come stai ora? E’ passato del tempo da quando mi hai trovato ed eri solo un naufrago, ti ricordi?“ Tom rispose: “Perla di bontà. Immagine dell’amore. Sei il più grande tesoro della storia. Non basterebbe la mia vita intera per ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Assicurami che è

ancora tutto vero. Dimmi che non è solo un sogno ed io vivrò per sempre con il cuore rigonfio di felicità“.

E Lo Specchio rispose: “Caro Tom stai tranquillo, la tua felicità non avrà fine e sarà eterna, perché io, sono la tua anima; solo tu potevi trovarmi, solo tu eri degno di avere questa singolare fortuna. Ricordati che da domani mi porterai per sempre con te, essendo io la tua realtà diventata sogno, ed il tuo sogno che è diventato realtà”.


Morale dell'armonia perfetta: amori, tesori, terre e castelli avrai, se purezza di cuore e bontà d'animo, nonostante le peripezie conserverai.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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