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Autore: Willow    26/02/2011    4 recensioni
”Jin scusalo, è un po’ acido ultimamente, ma in realtà è una persona dolce”dice imbarazzato
”Lo so”replica con un sorriso amaro e vedo Hanamichi guardarmi malissimo
”Io non sono dolce idiota” ribatto immediatamente lanciando un occhiataccia a Jin che mi guarda con un espressione triste. Smettila, smettila dannazione, non guardarmi in quel modo, non capisci che mi metti in seria difficoltà, ho voglia di baciarti se fai cosi’ vorrei urlarglielo ma mi limito a guardarlo duramente.
Side story strettamente collegata all'altra fanfiction Le Difficoltà dell'amore ma dedicata a due coppie che io personalmente amo ma che vengono poco considerate nel fandom la Fukuda/Jin e la Maki/Kyota. Buona lettura
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kiccho Fukuda, Nobunaga Kiyota, Shinichi Maki, Soichiro Jin
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao a tutti questa syde story è collegata all'altra fic, questa però tratta delle altre due coppie che preferisco, la Maki/Kyota e la Fukuda/Jin.Due coppie poco considerate nel fandom ma che io adoro. I commenti sono ben accetti, spero che vi piaccia

Willow

POV Fukuda

E anche oggi l’allenamento è finite, per fortuna, non ce la facevo più a sentire le urla del coach Taoka che ci incita ad impegnarci durante il ritiro dato che disputeremo delle amichevoli con lo Shohoku e il Kainan. Mi dirigo verso l’asciugamano che ho poggiato sulla panca. Lo fisso con un sorriso amaro, me l’hai regalato tu . Ripenso a quando me lo hai dato,eri tutto rosso in viso e mi hai sorriso dicendomi: “Questo è per te così mi avrai vicino anche durante gli allenamenti con la tua nuova squadra”. Ricordo di essere arrossito violentemente e di averti risposto in maniera burbera per dissimulare il mio tremendo imbarazzo, ma tu lo hai capito e mi hai baciato facendomi arrossire ancora di più. Forse dovrei buttarlo, così come tutte le cose che mi hai regalato quando stavamo insieme, il problema è che non riesco a farlo appigliandomi a degli stupidi oggetti è come se avessi ancora una parte di te che ora non ho più.

Quanto sono idiota

Mi passo l’asciugamano sul viso e sul collo, ha ancora il tuo profumo nonostante siano passati quasi due anni, un profumo che mi stordisce e mi fa impazzire. Sento dei passi avvicinarsi a me, mi volto…so già chi è.

”Akira” dico con un sorriso tirato

”Kiccho tutto ok?Qualcosa non va?Non eri il solito Kiccho aggressivo e determinato in campo…hai sbagliato dei passaggi semplicissimi. Ne vuoi parlare?” mi chiede fissandomi preoccupato

”Tranquillo è tutto ok, sono solo stanco, domani dobbiamo svegliarci presto il ritiro ci aspetta” dico ostentando una grinta che non ho mentre lui mi fissa preoccupato, inutile… non riesco ad ingannarlo. Purtroppo per me è un ottimo osservatore e non gli sfugge nulla, ha capito che sto male, e ha capito anche il perché.

” Lo so che non sono affari miei, ma non pensi che sia il caso che tu la smetta di farti male?” mi chiede con un tono di rimprovero.

”Ti sbagli, sto benissimo…davvero” gli rispondo forse troppo affrettatamente, so che si sta riferendo a lui , non lo dice esplicitamente ma io l’ho capito, fin troppo bene direi. Mi fissa rassegnato, sa di me e Jin, sa che stavamo insieme e che ci siamo lasciati o forse sarebbe più corretto dire che io l’ho lasciato.

Due settimane fa ne ho parlato anche con Hanamichi e Kyota, mi sono sentito di dirglielo, di raccontargli la verità, hanno capito e mi hanno abbracciato entrambi dicendo che avrebbero indagato per scoprire se le mie supposizioni erano vere. “Occhi da cerbiatto è in camera con me, sta tranquillo il Tensai lo farà confessare, fidati di me” ha detto Hanamichi. Ho risposto subito che ormai non mi interessava più nulla di Jin e come risposta ho avuto un “Bugiardo, tu lo ami ancora più di prima” detto da entrambi simultaneamente. Sorrido ripensandoci, me l’ha detto anche Sendoh anche se è stato meno diretto di loro due.

L’assegnazione delle camere è stata una guerra aperta tra me e Maki, lui ha preteso di avere Kyota con se, e li’ non ho avuto da obiettare. Ho pensato a quanto sarebbe stato felice Kyota nel sapere che il suo amato l’ha voluto così ardentemente con se. Il problema è sorto quando Maki ha menzionato il compagno di stanza di Jin.

”Fukuda, per una buona socializzazione tra di noi ho pensato che tu e Jin potreste stare in camera insieme, per chiarire le vostre incomprensioni” mi ha detto fissandomi dritto negli occhi. In quel momento penso di aver perso davvero il controllo di me stesso e ho iniziato ad innervosirmi dicendogli che non volevo assolutamente Jin in camera con me, abbiamo iniziato a discutere concitatamente. Vedendo che ero irremovibile ha proposto di mettere Jin con Rukawa, anche in questo caso mi sono opposto e lui mi ha guardato stupito e mi ha fatto una domanda che mi ha spiazzato.

”Non lo vuoi in camera con te, ma nemmeno con altri. Sei per caso geloso di Jin, Fukuda?”

Colpito e affondato , non ho nulla contro Rukawa solo che non riesco a sopportare che persone che non conosco bene vedano Jin nella sua intimità, sembra stupido perché non ne ho assolutamente il diritto, ma non riesco a controllare questo sentimento. Per mia fortuna è intervenuto Ryota a placare gli animi proponendo Hanamichi come compagno di stanza di Jin e io ho dato il mio assenso, ho visto Maki guardarmi stupito ma non mi interessa. Hanamichi lo conosco, so che persona è, e ho la certezza che non ci proverebbe mai con Jin. Mi ha addirittura detto che quando Jin sarà in bagno a lavarsi lui uscirà dalla camera, gli ho replicato che così è esagerato e che comunque la cosa non mi interessava ma non ha voluto sentire ragioni e mi ha detto di stare tranquillo e che con lui nessun essere umano oserà avvicinarsi a Jin. Non che mi interessi sia chiaro, lui può fare quello che vuole , io non ho nessun diritto su di lui.

Esco dalla palestra dirigendomi verso la mia moto, farò la doccia a casa sono da solo questa sera, i miei sono fuori a cena con i genitori di Jin e Maki perché come se non bastasse abitiamo nello stesso palazzo da due anni e i nostri genitori sono amici da più di 20 anni. Jin e i suoi genitori si sono trasferiti e siccome non basta ancora, si sono trasferiti proprio di fronte al mio appartamento, quindi praticamente lo vedo sempre.

Finalmente sono arrivato a casa ma mentre salgo le scale ho una sgradevole visione , Jin sta chiudendo la porta del suo appartamento ed è da solo con Maki, stanno ridendo insieme e Jin gli rivolge uno splendido sorriso. Mi irrigidisco, un senso di nausea mi pervade lo stomaco, stringo i pugni, sento le mie guance in fiamme, sento che è meglio se entro immediatamente in casa mia o potrei perdere davvero il controllo stasera e mandare qualcuno in ospedale. Li fulmino entrambi con lo sguardo e in quel momento Jin si volta.

”Ciao Kiccho, pronto per doman..” mi dice ma non riesce a concludere, entro in casa ignorandolo e sbattendo la porta. Sbatto a terra il borsone, ci mancava solo l’allegra coppietta stasera, devo fumare, devo assolutamente fumare altrimenti distruggo qualcosa oggi. Tiro fuori le sigarette dalla tasca interna del borsone, prendo l’accendino ed esco fuori dal balcone, accidenti nemmeno il mio accendino vuole collaborare questa sera, non riesco ad accenderla. “Merda, non me ne va bene una oggi cazzo”urlo, abbasso lo sguardo e vedo Maki e Jin che mi guardano, vedo lo sguardo di disapprovazione di Jin, non ha mai sopportato il fatto che fumassi. Ricordo che si arrabbiava sempre quando stavamo insieme, perché non pensa a Maki, sta fumando anche lui, perché non guarda male lui invece di guardare male me. Lo guardo con un espressione di sfida e solo in quel momento noto come è vestito. E’ uno schianto, quando stavamo insieme non si è mai vestito cosi’, la cosa mi dà fastidio, ma guardalo come si cura per quel bell’imbusto di Maki. Spero che il cibo che mangerai stasera ti vada di traverso idiota. Continuiamo a fissarci finchè non sento la voce allegra di Kyota, sposto lo sguardo sono arrivati alcuni dei tuoi compagni di squadra. Noto lo sguardo di approvazione che Maki lancia a Kyota, sembra che se lo stia mangiando con gli occhi, Kyota ovviamente non si accorge di nulla. Forse ha ragione Akira, non devo preoccuparmi di Maki, lui è palesemente interessato a Kyota. Il punto però non è questo ma è il fatto che Jin è altrettanto palesemente attratto da Maki, stanno sempre insieme. Kyota mi vede e mi sorride rispondo al suo sorriso con uno tiratissimo. Lui assume un espressione stupita poi mi dice: “Aprimi per favore, devo dirti una cosa importante è piuttosto urgente, ma il cellulare dove lo hai lasciato?”

Ho capito benissimo che hai notato che sono nervoso e vuoi sapere cos’ho, ti sorrido ora più dolcemente: “E’ nel borsone scusami ma non l’ho sentito…comunque Sali vengo ad aprirti”. Mentre sto per entrare un'altra voce mi fa fermare.

”Ehi razza di idiota con I vermi in testa, si può sapere dove diavolo hai messo quel dannato cellulare è da stamattina che ti chiamo, per natale ti devo regalare un telefono in cui non si può togliere la suoneria, così vediamo se lo senti.” Non ho bisogno di voltarmi, so che non può essere altri che lui… Hanamichi, mi concedo un altro sorriso

”Era nel borsone non l’ho sentito, comunque Sali, sta salendo anche Kyota e poi qui di idiota ne vedo solo uno ovvero TU” gli rispondo a tono indicandolo

”COOOSAAAAA, aspetta che salgo e ti faccio vedere io chi è l’idiota” replica alzando la voce, poi si sente toccare la spalla, si volta e vede Maki. Mi viene da ridere si è reso conto solo ora che ha dato spettacolo, lo vedo arrossire e farfugliare qualcosa di sconnesso mentre gli altri si mettono a ridere

”Allora Sali o no?Kyota sta suonando alla porta” gli dico divertito.

”No aspetto che scende la Nobuscimmia, e poi deve arrivare ancora Yohei” mi risponde, noto che tutti lo guardano sorpresi e curiosi in particolare Maki. Entro in casa e vado ad aprire a Kyota,mi sposto dalla porta e lo faccio entrare, da giù non l’ho visto bene, ma sta davvero bene stasera. Ha un maglioncino nero a collo alto, dei pantaloni neri stretti che gli fasciano le gambe, e la scarpe rigorosamente nere. Per concludere ha un giubbotto di pelle nera lungo che gli arriva fino alle caviglie e i capelli legati.

”Secondo me è meglio se li sciogli I capelli… stai benissimo” gli dico

”A Maki piace quando mi faccio la coda” mi risponde imbarazzato grattandosi la nuca, sorrido… è proprio cotto

”Dimmi tutto…sei salito per fumare o avevi qualcosa da dirmi” gli dico fissandolo

”No tranquillo, ho già fumato mentre aspettavo gli altri davanti al Kainan, volevo sapere che hai, non mi piace la faccia che hai” mi dice fissandomi serio.

”Purtroppo è questa, non posso cambiarla” gli rispondo tentando di boicottare la domanda. Lui dal canto suo scuote la testa, ha capito che non ne voglio parlare.

”Stasera ho fretta, ma domani non mi sfuggi” mi dice non riuscendo a camuffare un tono preoccupato mentre prende dalla tasca del giubbotto un pacchetto di sigarette, ne sfila una e si mette a fumare.

”Ti dispiace se nel frattempo mi lavo?La scimmia rossa è arrivata in anticipo oggi e dato che dobbiamo uscire è il caso che mi sbrigo” gli dico dirigendomi verso il bagno. Non ho molto tempo, farò una doccia veloce, mi spoglio velocemente e mi infilo nella doccia iniziando a lavarmi. Qualche minuto dopo quando esco dalla doccia sento Hanamichi che urla da fuori

”Ehi voi due che state facendo li sopra ci state mettendo troppo”.

Sento Kyota che corre fuori al balcone e gli risponde urlando: “Idiota, Kiccho si sta lavando visto che tu per una volta in vita tua sei arrivato in anticipo, razza di deficiente”

”Perché non scendi giù e ne parliamo da uomo a bertuccia” sento che replica, rido quei due inconsapevolmente mi stanno tirando su di morale. Kyota entra in casa, esco dal bagno e noto che ha un espressione divertita, questi insulti sono il nostro modo di comunicarci affetto e sono una cosa nostra e nessuno comprende fino in fondo questo gioco tra noi. Gli dico che sto andando a cambiarmi e di iniziare a scendere giù dicendo ad Hanamichi che al massimo tra dieci minuti sarò giù. Fa un cenno di diniego con la testa e dice che mi aspetta. Entro in camera mia, per fortuna che mi ero preparato i vestiti prima di uscire, fisso soddisfatto i miei jeans scuri e il mio maglioncino a righe blu e bianche. Mi vesto velocemente odio far aspettare la gente, mi spruzzo un po’ di profumo e mi infilo i calzini e le scarpe, dopodiché esco nel salotto, vedo che Kyota si è sciolto i capelli, gli sorrido metto il giubotto e faccio cenno a Kyota che esce da casa e mi aspetta nell’atrio. Chiudo la porta e scendiamo giù, i componenti del Kainan sono arrivati tutti, vedo Hanamichi che ci fissa divertito poi si rivolge a Kyota

”Ehi scimmietta guarda che Halloween era due settimane fa, sei in ritardo, sembri uno zombie, cos’è questo abbigliamento lugubre?” dice ironico

”Non dargli retta, stai benissimo Kyota” interviene Maki.

”Grazie Maki” replica imbarazzato “Non capisci nulla di abbigliamento scimmia rossa e non solo di quello” aggiunge facendogli una linguaccia, rido, non cambieranno mai.

”Ma possibile, vi sentite da in fondo la strada, senza nemmeno vedervi ho capito che eravate voi” interviene Yohei che è appena arrivato”Wow complimenti Kyota sei uno schianto” aggiunge poi squadrandolo con approvazione. Noto che Maki si irrigidisce e guarda malissimo Yohei, intanto Hanamichi si rivolge verso di me avvicinandosi.

”Spero che anche tu non ti sia vestito a lutto” dice mentre mi abbassa la cerniera del giubbotto, arrossisco sento il suo sguardo, lo guardo con la coda dell’occhio e vedo che sorride compiaciuto, questo maglione me lo ha regalato lui. Guardo malissimo Hanamichi che mi guarda confuso.

”Hai ancora questo maglione, è un mio regalo” interviene Jin e io arrossisco, Hanamichi mi guarda ha capito che ha commesso una gaffe, gli faccio capire con lo sguardo che non deve preoccuparsi, poi mi volto verso Jin

”E allora?Cosa vuol dire è un oggetto come un altro, per me ha un valore pari a sottozero” replico freddo, noto che lui ci rimane male, vorrebbe dirmi qualcosa ma non riesce. Hanamichi mi tira un pugno in testa lo guardo malissimo

”Jin scusalo, è un po’ acido ultimamente, ma in realtà è una persona dolce”dice imbarazzato

”Lo so”replica con un sorriso amaro e vedo Hanamichi guardarmi malissimo

”Io non sono dolce idiota” ribatto immediatamente lanciando un occhiataccia a Jin che mi guarda con un espressione triste. Smettila, smettila dannazione, non guardarmi in quel modo, non capisci che mi metti in seria difficoltà, ho voglia di baciarti se fai cosi’ vorrei urlarglielo ma mi limito a guardarlo duramente. Per fortuna Yohei interviene

”Che dite ragazzi andiamo, gli altri ci stanno aspettando al panchiko”, io mi volto e vado verso Yohei senza salutare Jin mentre vedo che Hanamichi si ferma ancora un po’ con lui per poi raggiungerci.

”Kyota, vieni con noi?” chiede Yohei rivolgendosi verso di lui. Sta per rispondere quando Maki lo circonda con tutte e due le braccia e se lo stringe possessivamente e Kyota arrossisce violentemente

”Mi dispiace, stasera viene con noi”replica con un tono infastidito mentre continua a guardare male Yohei che prima lo guarda stupito, poi gli sorride e saluta entrambi. Credo che devo dare ragione a Sendoh, a Maki interessa Kyota e non Jin. Provo un forte senso di soddisfazione e mi volto a guardare Jin. Ben ti sta lui non ti vuole, ha preferito un altro a te e ripeto ti sta bene. Non riesco a scorgere la sua reazione ma non sembra sorpreso. Ah allora lo sai che non hai speranze con il tuo caro Maki, ben ti sta e io ci godo maledettamente, lo so che non dovrei ma non riesco a non farlo. Adesso capisco perché stai provando di nuovo ad avvicinarti a me, sai di non avere speranze con lui. Mi sale una rabbia che a stento riesco a controllare, ma per chi mi hai preso bastardo, non sono la tua ruota di scorta dopo che hai visto che con Maki non puoi fare nulla. Mi sento cattivo a pensare così e la cosa peggiore è che sto male quando ho questi pensieri così malvagi. La verità è che sono geloso di lui, maledettamente, terribilmente e irrimediabilmente geloso. Alla fine se faccio un confronto tra me e Maki io non ho assolutamente nulla di quello che ha Maki.

Maki è bello, io no

Maki è un ottimo giocatore, io me la cavo

Maki è sempre gentile con tutti, io no

Maki ha tanta gente che lo stima, io no

Maki è molto colto, io no a malapena arrivo alla sufficienza a scuola

Maki ha un bel corpo, io meglio che lascio perdere

Ma soprattutto Maki ha il tuo amore, io no e la cosa mi fa impazzire, mi fa diventare cattivo. Il solo pensiero tira fuori la parte peggiore di me. Stasera voglio bere e non voglio pensare a nulla, non voglio pensare a te che ti struggi per il tuo amore non corrisposto. Vedo Hanamichi e Yohei fissarmi preoccupati devo essermi perso nei miei pensieri senza rendermene conto, tento di rassicurarli con un sorriso ma dalle loro espressioni capisco che non ci sono riuscito.

”Non sopporto di vederti cosi, fai stare male anche me, non pensi che dovresti smetterla di soffrire in questo modo” mi dice Hanamichi mettendosi di fronte a me e gesticolando nervosamente mentre parla.

”Sono d’accordo con Hanamichi, si vede che stai soffrendo molto, solo un cieco non se ne accorgerebbe. E comunque io continuo a dirti quello che ti ho detto due settimane fa, per me gli piaci, si vede da come ti guarda. Anche stasera quando sei sceso con Kyota non ti ha staccato un attimo gli occhi di dosso e non ti guardava come si guarderebbe una persona per cui non si prova nulla, ma ti guardava con uno sguardo dolcissimo ma pieno di desiderio. Per non parlare poi di quando ha visto che avevi il maglione che ti ha regalato lui addosso” aggiunge Yohei

”Ragazzi, io sto benissimo e ora per favore possiamo smetterla di parlare di Jin, vorrei pensare ad altro ora, già da domani per due settimane lo vedrò 24 ore su 24. Per stasera non ci voglio pensare” dico evitando di guardarli negli occhi.

”Tu sei davvero idiota, sei innamorato perso di lui e continui a intestardirti con il tuo stupido orgoglio, e non negare, tu lo ami, lo ami disperatamente. La verità è che hai paura, una terribile e fottuta paura di metterti in gioco, di essere felice con lui” mi dice alterandosi mentre mi fissa negli occhi.

”Senti chi parla, perché non pensi per te?Tu non fai lo stesso con Rukawa?Non è orgoglio quello che non ti consente di avvicinarti a lui e baciarlo invece di prenderlo a pugni come fai sempre?Hai una bella faccia tosta sai?Critichi me ma tu fai lo stesso” gli dico fissandolo, ora sono veramente arrabbiato. Nuovamente Yohei si mette in mezzo e riesce a calmarci, ecco ora mi sento male ho sfogato su Hanamichi la mia rabbia, perché ha toccato un punto nevralgico per me. So che ha ragione, ma nello stesso tempo so che mi capisce perché nemmeno lui riesce ad essere se stesso con la persona che ama e ne soffre, ne soffre terribilmente. Ci guardiamo entrambi dispiaciuti, sussurrandoci un flebile “Scusa, non volevo dire quelle cose” non riuscendo a dissimulare un forte imbarazzo, poi iniziamo a scherzare tentando entrambi di passare sopra a quello che ci siamo detti.

La serata tutto sommato è andata bene, abbiamo incontrato Sendoh con Rukawa e Koshino, poco dopo è arrivato anche Mitsui, abbiamo passato la serata con loro. Ho notato Hanamichi irrigidirsi quando ha visto Akira con Rukawa, ho avuto la sensazione che fosse geloso. E non sa ancora che Akira e Rukawa sono in camera insieme, penso che la cosa gli darà molto fastidio, ma non ho potuto fare molto per evitarlo, credo che qualunque persona messa insieme a Rukawa gli avrebbe dato fastidio. Tra l’altro ho scoperto questa sera che Akira e Hisashi Mitsui dello Shohoku si stanno frequentando, se lo avessi saputo li avrei messi in camera insieme. Intanto Hanamichi e Rukawa iniziano a beccarsi come al solito, in alcuni momenti sono terribilmente divertenti. Esco fuori a fumare e vengo raggiunto poco dopo da Akira, gli racconto di quello che è successo stasera, mi ripete le stesse cose di Yohei, mi sento avvampare, lui mi abbraccia dolcemente tentando di darmi conforto quasi come si fa con un bambino quando è triste. Alzo lo sguardo verso Akira e vedo che fissa qualcosa alle mie spalle, sta sorridendo ma non è il suo solito sorriso, è quello che usa quando ha in mente qualcosa. Mi volto e vedo Maki, Jin e Kyota che ci guardano stupefatti.

”Ehilà anche voi qui ragazzi, pronti per domani” dice senza smettere di stringermi a se mentre fissa i tre davanti a noi.

”Ciao Sendoh, abbiamo appena finito di cenare, e abbiamo pensato di prendere qualcosa da bere qui, tra poco ci raggiungeranno anche Fujima, Hanagata e Hasegawa con il suo ragazzo, pare che è una persona che conosciamo bene da quello che so, ma Kenji non mi ha voluto anticipare nulla” risponde Maki fissandomi con uno sguardo che non mi piace.

Istintivamente mi volto a guardare Jin, cos’è quello sguardo di rabbia che hai, mi fa quasi paura non ti ho mai visto quello sguardo, sento un brivido che mi scorre lungo la schiena, faccio cenno a Sendoh per fargli capire di sciogliere l’abbraccio ma lui mi stringe di più e si volta verso Jin sorridendogli. Vedo Jin che lo guarda malissimo per poi guardare me e rivolgermi uno sguardo freddissimo. Non capisco perché, dopodiché ci sorpassa ed entra nel locale senza salutare, è tutto rosso in volto ha un espressione rigida e i pugni serrati, Maki ci saluta e lo segue nel locale, Kyota rimane fuori e solo allora Sendoh smette di abbracciarmi e prima di entrare dice solamente: “Ho l’impressione che questo ritiro sarà molto divertente” vedo Kyota fissare stupito prima lui e poi me.

”Non sapevo che ti piacesse Sendoh ero rimasto ad un'altra persona”mi dice non riuscendo a mascherare un tono sorpreso e curioso allo stesso tempo

”Non mi interessa infatti, è molto bello ma è solo un amico” chiarisco ma lui non sembra convinto, entriamo poco dopo nel locale, e vedo Akira che parla con Jin che lo fissa stupito, poi si alza e va a sedersi sulle gambe di Mitsui,vedo Jin che continua a guardarlo male e poi rivolge a me lo stesso sguardo di prima. Ci sediamo e Maki invita Kyota a sedersi sulle sue gambe, vedo il mio amico arrossire vistosamente ma obbedire alla richiesta, io e Hanamichi ci guardiamo complici scambiandoci un sorriso.

Dieci minuti dopo arrivano anche Fujima con Hanagata e Hasegawa con Kogure, sono tutti e quattro mano nella mano, sento un moto di invidia, beati loro che sono felici insieme, istintivamente mi volto verso Jin e mi sta fissando con un espressione vacua, arrossisco e mi giro dal lato opposto. Diamo il benvenuto ai nuovi arrivati e uniamo dei tavoli per farli sedere con noi. Kogure ci saluta imbarazzato e vedo Mitsui che lo guarda con un ghigno poco promettente. Questo è uno dei pochi locali gay di Kanagawa, sorrido non volendo ci siamo trovati tutti qui. Alcuni sono sorpresi nel vedere Hanamichi li, tutti sanno che è etero, un po’ sfortunato con le donne ma comunque etero. Yohei interviene subito in sua difesa dicendo che ha accompagnato lui e me nel locale, ma nessuno sembra convinto di quello che Yohei dice. Kogure ci toglie dall’imbarazzo annunciando che arriveranno Uozumi e Akagi insieme a Ryota e Ayako, Fujima ci annuncia che ci sarà anche lo Shojo al ritiro, il mio primo pensiero va alle camere, e ora come le combiniamo. Maki sembra calmo, e ho il sentore che lui lo sapesse già, sentore confermato dalle sue parole, aggiunge anche che al ritiro verranno anche Akagi, Kogure e Uotsumi. Poco dopo arrivano al locale, decido di andarmene, sono un po’ stanco oggi, ho bisogno di dormire, mi alzo e annuncio che vado a casa facendo un saluto generale, vedo Hanamichi, Sendoh e Kyota che mi guardano preoccupati, si alzano per venirmi dietro ma io li rassicuro e dico che sono stanco. Mi dirigo verso l’uscita salutandoli, dopo venti minuti arrivo a casa e inizio a pensare a domani.

Chissà come reagirà Jin quando vedrà che sono in camera con Hisashi Mitsui, ricordo che quando stavamo insieme avevo fatto pesanti apprezzamenti su di lui. Ricordo il momento, lui mi stava parlando di Maki e io terribilmente ingelosito avevo fatto apprezzamenti pesanti su Hisashi Mitsui. Mi saltò addosso facendomi il solletico sui fianchi, ha sempre saputo che il solletico non lo sopporto soprattutto sui fianchi e sotto le ascelle. Non ha smesso finché non ho ritrattato dicendo che nessuno era più bello di lui e che non ci avrei mai e poi mai provato con Mitsui se ne avessi avuto l’occasione. Mi ha torturato per dieci lunghi minuti, poi ha smesso e mi ha baciato stringendomi forte a se e sussurrandomi un dolce ti amo. Se penso che è successo due settimane prima che ci lasciassimo mi sento male. Quella sera è stata anche la nostra prima volta, ricordo ancora il suo corpo sotto il mio, scosso da fremiti di piacere e le sue guance arrossate. Vorrei nuovamente fare l’amore con lui ma so che non è possibile.

Due settimane dopo l’ho visto in un bar con Maki, mi aveva detto che si vedeva con un amico che non conoscevo, non stavano facendo nulla di particolare semplicemente ridevano insieme e fin li ero anche più o meno calmo. La cosa che mi ha fatto scattare è stata quando si sono abbracciati, non ci ho visto più, erano settimane che mi parlava di Maki: e Maki ha fatto questo, e Maki ha detto quello, e Maki è un grande, dovresti conoscerlo è una persona splendida e altre cose simili. Poteva dirmi chiaramente che si era innamorato di lui, lo avrei anche accettato forse .

Accecato dalla rabbia gli ho telefonato e gli ho chiesto di vederci, è venuto subito ricordo ancora le mie parole fredde, taglienti, dette con il desiderio di ferirlo, di fargli male, di vederlo soffrire

”Ti ho chiamato per dirti che tra di noi è finita, ho ottenuto quello che volevo ovvero portarti a letto, devo dire che sinceramente mi aspettavo di meglio. Ora posso smettere di fingere e dirti la verità, non mi sei mai piaciuto anche se devo dire che godi come una cagna è stato divertente, ma ora basta mi sono stufato del giocattolino, quindi possiamo chiudere qui questa farsa” gli ho detto con una freddezza e una decisione che sentivo non essere mie.

La sua reazione era prevedibile, mi ha tirato uno schiaffo e mi ha detto con le lacrime agli occhi: “Non pensavo fossi così ti credevo una persona diversa e non talmente meschina. Mi fai schifo”

”E tu mi fai pena, piagnucolare come una ragazzina, sicuro di essere un uomo, no sai perchè ho qualche dubbio” replicai provocandolo, sapevo che molti gli dicevano che aveva dei lineamenti femminili e la cosa lo infastidiva.

Un altro schiaffo, dato con rabbia, una rabbia quasi cieca, uno schiaffo dato da una persona ferita a morte. “Hai un altro vero?” mi chiese con rabbia.

”Non ancora, ma ho messo gli occhi su una persona molto migliore di te, un maschio vero, uno che confrontato con te è molto molto meglio” ho replicato continuando a provocarlo.

”E’ Akira Sendoh vero?” mi disse disperato stringendo forte i pugni, mi fece tenerezza avrei voluto baciarlo, ma ormai ero deciso, io non ero la ruota di scorta di nessuno, e non mi sarei fatto prendere in giro da nessuno men che meno da lui.Non risposi.

”RISPONDI VIGLIACCO” urlò con rabbia, frustrazione e forse anche una malcelata gelosia, ma allora come adesso non volevo illudermi.

”E me lo chiedi anche?Non la vedi la differenza tra te e lui, ovvio che è lui, chi altri potrebbe essere”replico continuando ad infierire godendo sadicamente nel vederlo ferito.

”Lo sapevo, avrei dovuto capirlo da come ne parlavi, avrei dovuto fidarmi del mio sesto senso. Pensavo che tu mi parlassi di lui per ripicca visto che io ti parlavo sempre di Maki, ma lo facevo solo per farti ingelosire, perché avevo pensato ingenuamente che fossi geloso di Maki, geloso di me “ mi disse abbassando lo sguardo.

”Geloso di te?Io?Ma non farmi ridere fai pena, perché mai avrei dovuto essere geloso di te. La gelosia è un sentimento che non ho mai provato e mai proverò” replicai esplodendo poi in una risata isterica. Ripenso ai commenti di Kyota, Hanamichi e Yohei quando gliel’ho detto.

”Nooooooo, non eri geloso assolutamente, chi mai penserebbe che eri geloso” mi hanno detto ironici facendomi arrossire.

E’ vero ero e sono geloso del suo rapporto con Maki, mi dà terribilmente fastidio vedere la sintonia che hanno, il vederli ridere insieme, il pensare che Maki sa cose di Jin che io non so, il vedere la completa fiducia che hanno l’uno dell’altro per non parlare di quando si abbracciano o si scambiano gesti d’affetto.

Ricordo che provò a baciarmi, in un tentativo disperato di salvare la situazione, lo respinsi malamente ridendo di lui e definendolo patetico. Per completare l’opera gli dissi che se aveva finito con i suoi piagnistei patetici io potevo anche andarmene, visto che avevo di meglio da fare che stare con lui. Non gli diedi il tempo di replicare mi allontanai lasciandolo li da solo, lo vidi piangere e fu allora che mi sentii uno schifo. Stavo per tornare indietro per tentare di rimediare all’errore che avevo commesso ma quello che vidi mi diede fastidio, terribilmente e atrocemente fastidio.

Maki era vicino a lui e tentava di calmarlo mentre lo abbracciava e gli accarezzava i capelli usando un tono dolcissimo ma che almeno all’inizio non sembrava sortire un effetto calmante. Me ne andai irritato, che andasse al diavolo, lui e il suo adorato Maki. Tornato a casa piansi, piansi come mai avevo fatto, sentivo di aver sbagliato ma era tardi, troppo tardi per tornare indietro sui miei passi, e poi non era detto che lui mi avrebbe perdonato.

Mentre mi stendo sul letto sento il rumore di una macchina, mi alzo per vedere chi è spiando dalla finestra, e come dice un antico proverbio: parli del diavolo e spuntano le corna. Li vedo scendere dalla macchina di Maki, e fin qui ci può anche stare, ma sento la rabbia montarmi quando vedo che Maki sale con lui. Dormiranno insieme stanotte il solo pensiero mi irrita. Me li immagino che fanno l’amore e la cosa mi fa impazzire. Perfetto posso dire addio ad una notte di sogni più o meno tranquilli, esco nel salotto e mi metto vicino alla porta di casa mia, stanno salendo su. Li sento ridere e sinceramente mi chiedo cosa ci sarà mai di divertente, ogni volta che li vedo non fanno che ridere. Sento che chiudono la porta e il nervosismo mi assale. Vado a letto, da domani saranno quindici giorni di fuoco.

   
 
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