«I suoi occhi erano lucidi.» disse con voce roca Jalander, prima di uscire dalla camera e lasciare Sid da solo.
«Cazzo. L'ho fatto di nuovo.» Spostò le mani dalle tasche alle coperte, quasi felice al contatto con quella stoffa morbida. Si stese sul letto e gettò le mani dietro la testa, appoggiando la nuca sopra di esse, a braccia aperte e gambe tese. Sentì un piatto schiantarsi sul pavimento della cucina, ed ogni frammento ceramico faceva rumore mentre andava in pezzi. Una scheggia immaginaria cadde sul petto del ragazzo, squarciandogli il cuore. Frenava le lacrime tirando su con il naso, quasi stesse cercando di avere un'emorragia nasale in quell'istante, tant'era la forza con cui aspirava soffocando la tristezza.
Cassie lanciò un urlo acuto, sbattè i piedi per terra. Sid poteva sentirla dalla propria camera, nonostante fosse chiusa, erano separati da un muro. Jal subito accorse e tentò di calmare la ragazza, cercava di farla ragionare.
Sidney alzò il capo per coprirsi il volto con entrambe le mani.
«Sono stato uno stupido. Un cazzone, uno stronzo.»
Sfilò la "scodella" dalla testa, lasciando i capelli in disordine.
Questa volta sarebbe finita sul serio, Cassandra avrebbe deciso di troncare definitivamente, ne era certo.
Poi avrebbe pianto davanti a lui, e questo gli avrebbe fatto male più di ogni altra cosa.
Alzò una mano verso il soffitto, cercando tra le dita di raggiungere il lampadario, che illuminava la stanza con una luce fioca. Nel silenzio riuscì a toccare tutti propri sentimenti. Cassia era ormai protagonista della sua vita, ma lui aveva sbagliato ancora, attestando di nuovo che infilarlo non era il modo di risolvere le cose. L'aveva fatto un'altra volta con Michelle. Era ubriaco, non si rendeva conto di quello che stava accadendo.
Fumo, alcool e sbagli avevano intriso la sua anima, avvelenandola a tal punto da fargli desiderare solo di morire nel momento in cui non riusciva a risolvere i propri problemi.
E parlando del diavolo spuntarono le corna.
Si fermò una macchina davanti casa, e Michelle subito dopo bussò alla porta.
Sid riuscì a riconoscere dai passi Jalader che andava ad aprire, facendo entrare la ragazza, che cercava di giustificarsi.
«Posso vederlo?» Mormorò infine.
«E' arrivata! E' arrivata! La tua amata è arrivata, principe Sidney! Vai, corri da lei e fai sesso tutta la notte! Muoviti, cazzo, muoviti e scopala!» Gridò Cassie, causando imbarazzo sul volto della ospite.
A testa bassa raggiunse la camera del ragazzo.
«Posso entrare? Sono io, Michelle...»
«No. Resta lì.» Rispose Sid.
«Lo sai che non ti amo, vero?»
«Io non ti amo, Michelle.»
«Lo so.» Disse andando via, guardando la macchina attraverso la finestra. La accompagnava Tony, che teneva le mani ferme sul manubrio. La ragazza doveva sopportare anche il dolore del fidanzato a causa di un suo sbaglio, era pesante.
Cassandra, vedendo Michelle andare via, si avvicinò alla porta di Sidney, senza entrare. Il ragazzo aveva ancora il braccio teso verso l'alto, e fissava un punto nel vuoto. Non si era accorto della sua presenza.
«Io amo Cassie.» Sussurrò.
«Lo so.» E lasciò cadere una lacrima.



NdA: Questa è la mia prima FF su Skins, ed è una oneshot.
Sidney è il mio personaggio preferito, quindi ha avuto l'onore di essere il primo!
Spero vi piaccia, l'ho fatta velocemente, a causa della mancanza di tempo.