Ehilà ragazze! Perdonatemi, vado di fretta!
Nuova flash dedicata a eien91, fiore di pesco e Mendori per le recensioni a “La preferita del padrone”, alla prima per le preferite e alla seconda per le ricordate!
Vi lascio subito alla storia, buona lettura!
 
I grandi occhi di Rin osservavano il signor Sesshomaru, seduto sull’erba di quel prato verde, appena dopo aver mangiato.
Lo guardo gelido ed ambrato del demone si perdeva nel vuoto, mentre il vento accarezzava il bianco volto e i capelli argentei.
Le sarebbe piaciuto sapere quale idee passassero nella mente del suo idolo, tutte quelle volte che si fermava a pensare. Sembrava guardare i fiori. Forse rifletteva se farle un regalo o meno.
Non le faceva mai favori. Le donava solo la propria presenza e la propria protezione.
A lei bastava così.
Gli offriva, in cambio, i suoi sorrisi, il suo calore, le sue coroncine colorate. Lui le accettava. Accettava lei, che era sempre stata esclusa fra gli esseri umani, al punto da pensare di essere diversa, arrivando a diventare muta.
I demoni erano migliori degli umani, lo aveva imparato. Solo con loro aveva ricominciato a vivere.
Il signor Sesshomaru parlava poco, mangiava poco, camminava tanto, combatteva tanto. Secondo lei, era invincibile. Forse era stato battuto solo quando l’aveva trovato ferito, e nella speranza che qualcuno la aiutasse aveva provato a curarlo, rubando i pesci dalla rete dei pescatori e venendo picchiata per questo. Sacrifici che era contenta di aver fatto.
Il vento si alzava e i profumi si mescolavano, il silenzio rotto solo dal ronfare di Jaken e Ah-Un. Anche lei era distesa, e voleva dormire prima di continuare quello che secondo lei era un viaggio infinito. Il signor Sesshomaru dormiva pochissimo. Vegliava sempre su di lei, era forse il suo modo per essere affettuoso. Nascondeva di certo un cuore puro e gentile, lei pensava, solo non amava molto sorridere. Peccato, perché i sorrisi sono sempre il modo migliore per esprimere i propri sentimenti di gioia e amore.
I lunghi capelli ondeggiavano al vento. Rin provò a concentrarsi con tutte le sue forze per leggergli nel pensiero, come aveva sentito fare in una fiaba a una fata, ma proprio non riusciva a carpire l’idea che probabilmente ronzava in quella testa argentata. Sì, sembrava davvero assorto, anche se aveva l’espressione di sempre. Era così curiosa. Forse stava dormendo, forse dormiva sempre con gli occhi aperti. Lui avrebbe potuto farlo, ne era certa.
“Spero stiate sognando cose belle, signor Sesshomaru”, fu il suo ultimo augurio al padrone, prima di chiudere gli occhi e addormentarsi, certa che nulla avrebbe potuto accaderle, se il demone era lì accanto a lei.
 
Ecco qua, finita! Scusate ma corro xD
Spero tanto che vi sia piaciuta, e vi mando un bacione!
Visbs88