“ Sempre insieme”
 
Sono sempre state insieme, dalla nascita alle elementari.
Simona e Alessia sono ora due coetanee di 14 anni che frequentano la stessa scuola superiore.Ma per arrivar fin qui hanno dovuto affrontare la lontananza.
Era un caldo giorno di Luglio, il 9 più precisamente, quando una giovane donna venne portata in sala parto verso le 7.00 di mattina. Dopo 30 minuti le urla di una bambina pervasero la stanza.
Era nata! Una dolce bambina che si dimenava tra le braccia dei dottori. Il suo nome? Alessia.
La felice famiglia viveva in un appartamento a 2 piani.
-Antonietta! Guardala quanto è bella la mia bambina!-. La donna mostrava emozionata la neonata alla sua vicina di casa.
-Che bella! E pensare che tra meno di un mese avrà un’amichetta con cui giocare- e così dicendo la signora si accarezzò il pancione.
E così fu. Dopo 26 giorni, e precisamente il 5 Agosto 1996, venne alla luce un’altra bimba: Simona.
Le due neonate nacquero e vissero insieme,andarono all’asilo assieme, alle stesse scuole elementari, ed ogni pomeriggio si incontravano per giocare. Avevano anche la medesima passione per la danza.
Le due non litigavano mai, infatti a loro sarà capitato una o due volte di bisticciare per motivi futili e, dopo qualche minuto, tornare ancora amiche, o addirittura più unite di prima.
Questo fino alla seconda elementare.
-Alessia, sai che mi trasferisco? Vado a vivere nello stesso paese dei miei nonni!- disse Simona dolcemente alla sua migliore amica.
-E noi ci rivedremo, vero?- le chiese speranzosa l’amichetta.
-Certo, anche se cambio scuola elementare e casa verrò lo stesso da te tutti i pomeriggi per giocare!-
Così piccola e così ingenua, Simona parlava non sapendo che la distanza tra i due paesi era di circa 15 chilometri, se non di più. Così, dopo aver passato le vacanze estive gioiosamente insieme, a Settembre le due bambine si dovettero dividere.
Il 10 Settembre iniziava la scuola, e Simona ancora non aveva visto la sua amica da circa 7 giorni.
-Mamma, quando andiamo da Alessia?- chiedeva alla madre.
-Presto, piccola mia- rispondeva Antonietta, mentendo.
La scuola era iniziata e Simona aveva conosciuto molte amiche. Aveva anche la possibilità di uscire da sola al parco con le sue nuove conoscenze, dato che il paesino non era affatto pericoloso. Ma comunque Simona sentiva la mancanza di Alessia. Ed anche a quest’ultima mancava molto la sua migliore amica.
Dopo circa 15 giorni le due bambine si incontrarono e si raccontarono molte cose, ma si dovettero di nuovo separare la sera.
Così fu per circa un anno, fino a quando le due bambine si vedevano si e no 1 volta al mese, ma mai a nessuna delle due è venuto in mente di cercarsi un’altra migliore amica, anche se Simona aveva tante nuove amicizie nel suo paese. Ogni estate le due bambine si divertivano ogni giorno al mare insieme, e infatti quel periodo dell’anno era il loro preferito, dato che si vedevano sempre e potevano giocare per molto tempo.
Quando le due bambine diventarono ragazze di 13 anni iniziarono ad uscire insieme nella città di Alessia anche durante l’inverno. Ora le due migliori amiche erano alla fine delle medie!
Dovevano decidere quale scuola superiore frequentare.
-Io vado al Tecnologico. Tu?- chiedeva Alessia alla sua amica.
-Io credo a Ragioneria,oppure allo Scientifico, sempre in questa città, così ci vedremo ancora di più.-
Simona decise infine di seguire l’amica al Tecnologico. Infatti ora frequentano la stessa classe e sono vicine di banco dopo 6 lunghi anni lontane.
Stanno vivendo molte emozioni, tra le quali amori e nuove amicizie. Si sostengono a vicenda e si proteggono l’un l’altra, anche a costo di mettersi contro tutti.
Per esempio, piangendo entrambe se solo una di loro iniziava per un motivo o per un altro, oppure ridendo insieme e prendendosi in giro amorevolmente a vicenda.Insomma dopo 14 anni loro sono ancora unite, sono ancora migliori amiche nonostante la precedente lontananza.
 
 
--> Spazio Autrice ß <--
 
Ciao a tutti! Un’altra mia storia, questa però vera. Parla di me e della mia migliore amica, delle nostre piccole avventure. Ho raccontato in terza persona perché scrivo sempre in prima. Grazie ancora ;)