Camminavamo, mano nella mano, bocca nella bocca e l'altra mia mano nell'altra sua mano. Glielo dovevo chiedere...ne andava della mia sanità mentale. Sapevo che sarebbe stato doloroso, per entrambi ovviamente. Non volevo che ci rimanesse male, ma fui costretta.
«Ehi, Michael senti...»
«Dimmi!» Mi rispose sorridendo.
«È una cosa importante...»
«Sarai mica incinta!»
«Ma no! Figurati!»
«E cosa c'è allora?»
«Beh...ti volevo chiedere...ma mica Percy Jackson è un tuo parente?»
Lui mi lasciò le mani un secondo, tenendosi la bocca mentre rideva. Putroppo perse l'equilibrio e cadde dalle cinquecentonovantotto scale che ci separavano dalla terraferma. Morì in questo modo... Rideva ancora, forse.
L'unica cosa che riuscii a dire fu:
«Ops...»