Una giornata come tante.

 

 

Il cielo è limpido, i gabbiani volano alti nel cielo, e la brezza calda di primavera gli accarezza il viso e gli scompiglia i capelli.

Rita sorride prende la mano di Dexter, che non può che fingere che ciò gli faccia piacere – è questo che fa la gente normale, no? – e sorriderle di rimando. Astor e Cody si allontanano correndo, sfilandosi le scarpe lungo la strada, senza fermarsi. La sabbia tiepida gli si infila tra le dita dei piedi, le loro urla allegre sovrastano quelle degli altri bambini, più lontani, intenti a giocare.

Dexter li osserva, ma Rita gli dice di non preoccuparsi, che non gli succederà niente anche se li perde di vista per qualche attimo. Poi lo attira a sé e lo bacia. L’uomo socchiude gli occhi e la stringe forte per la vita, poi si stacca e le ricorda che hanno una grande missione da compiere: montare l’ombrellone più bello e colorato del mondo.

Era stato scelto dai bambini, che avevano voluto prendere quello più colorato di tutti. Dexter li aveva assecondati di buon grado, promettendo di portarli al mare la prima domenica che sarebbe stato libero. E così aveva fatto – dopotutto, Dexter era sempre stato un tipo che manteneva le promesse.

Ed ora erano lì, tutti assieme, come una vera famiglia.

Chi lo avrebbe mai detto?

Dexter non sa bene che cosa dovrebbe provare. Forse dovrebbe sentirsi felice di essere lì con loro, sentirsi come se la stanchezza della settimana di lavoro scivolasse via, lavata dall’odore di salsedine e portata lontano dalle onde che si stendevano sul bagnasciuga, mentre assapora la fortuna di avere loro, di far parte di quel nucleo familiare.

Non è capace di sentir nulla, ma se potesse provare dei sentimenti, sicuramente sarebbero qualcosa di simile a questo.

Monta l’ombrellone nell’apposito spazio, e stende due asciugamani colorati, per sé e per Rita. Lei si siede e gli chiede di spalmargli della crema solare sulla schiena. Non è che lui sia davvero entusiasta di impiastricciarsi le mani con quella roba, ma non può fare altrimenti. Nota con piacere che la pelle di Rita è sempre liscia e levigata come sempre, pallida e delicata. È una ragazza affascinante, in effetti, e nessuno che li abbia visti assieme potrebbe mai pensare che lei possa essere solo una copertura per far sembrare che la sua vita fosse normale. Ed in effetti, era una copertura piuttosto piacevole, doveva ammetterlo.

Astor e Cody tornano da loro, con i vestiti zuppi. Rita li sgrida bonariamente, mentre li aiuta a sfilarseli di dosso. Poi dice a Dexter che sarebbe carino andare a fare il bagno assieme ai bambini. Cody sembra essere d’accordo con sua madre, e tira Dexter per un braccio per farsi seguire.

L’uomo soffoca una risata, e gli sembra quasi che sia sincera.

Astor gli dice che non gli importa davvero se loro verranno in acqua con lei, perché lei ci andrà lo stesso e si divertirà un sacco; però dopo pochi passi si volta a controllare che qualcuno la stia seguendo.

Trova sua madre poco distante da lei, e un più lontano Dexter che cammina impacciato perché Cody gli si è avviticchiato ad una gamba. Allora la bambina inizia a correre, e Cody si stacca dalla gamba di Dexter per inseguirla.

Continuano a correre anche sul bagnasciuga, e gli schizzi d’acqua colpiscono Rita e Dexter.

La donna lo guarda sorridendo, e gli chiede se non trova anche lui che sia una bellissima giornata, e che dovrebbero passare più spesso del tempo assieme.

E Dexter è costretto ad ammettere – anche con se stesso – che sì, è davvero una giornata piacevole. E che avere una famiglia, in fondo, non è poi così male.

 

 

Note dell’autrice

Fic ambientata in un qualche momento misterioso tra la prima e la seconda serie. Prende spunto solo dal telefilm. Scritta per la terza settimana del COW-T con il prompt “famiglia”.