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Autore: AnAngelFallenFromGrace    05/03/2011    0 recensioni
“William Eugene Beckett Jr” esordii, con il mio tono eccitato più finto “Che dis-piacere sentirti!”
“Vedo che la tua simpatia non fa altro che accrescersi con il tempo, BM” esclamò lui sarcastico
“Qual buon vento ti porta a digitare il numero di questa persona molto occupata? Necessiti di sentire la mia voce almeno due o tre volte al mese?”
“Questo è implicito” dichiarò lui, senza scomporsi “E poi c’è il piccolo dettaglio dell’articolo che è uscito ieri, sul nostro ultimo concerto”

Tess Montgomery ha appena ventitré anni, ma è già una giornalista di fama internazionale. Ottime abilità letterarie? Certo, ma anche una buona dosa di cattiveria.
William Beckett, ex compagno di liceo ed ‘amico’ di lunga data non riceve di certo un trattamento di favore.
Che dietro a quella lingua affilata si nasconda anche un cuore? Difficile a dirsi. Forse certe persone sono fatte per stare da sole.
Ma certe altre sono molto testarde, come Bill Beckett, ad esempio...
E cosa centra una misteriosa blogger che si nasconde dietro uno strano nick e che sembra aver catturato il cuore del sensibile cantante?
[The Academy is…,CobraStarship, TheMaine, MaydayParade, ARocketToTheMoon, Paramore,WeTheKings...]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Cobra Starship, The Academy Is
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oh, Mr. Magazine

I never wrote one single thing for you

ACT 1.
Parte I

William Beckett’s blog

16 April 2008

Keep your mouth shut when I’m drunk. I hate the person I become when you’re not around.
I like me better when we talk it all over. If there was ever a time I needed you, its right now.
I believe in a long-winded mind. Most nights I putter out like an over-worked, under oiled engine,
staring at a quivering candle, consciousness fading, as I slowly float to sleep.
My distorted reality paints a wonderfully deranged pattern.
Doubt does strange things to people like us. We hold each other tighter now that the news is in.
You’re learning to live alone in a home full of holes with two good reasons to find hope.
One of these days I’ll unwind this watch and live for you and you alone
.

***

“Non ci credo, non ci posso davvero credere!”

Sentii senza alcuna difficoltà le urla di Adam dalla cucina: non era esattamente una persona tranquilla e moderata quando c’era qualcosa che lo faceva uscire dai gangheri. Ripensandoci, forse non era una persona moderata e tranquilla. E basta.

Finsi comunque di non aver captato nulla, continuando a spulciare la mia casella email.

Ma tra le fantastiche qualità di Adam c’era anche una nota ed inguaribile testardaggine.

Nel giro di trenta secondi era già nella mia stanza.

Lasciò cadere con ben poca gentilezza un giornale sopra la mia tastiera, bloccando così la mia occupazione.

“L’ha fatto di nuovo!” esclamò, le braccia incrociate al petto ed un tono assolutamente sconvolto ad increspargli la voce.

Gli lanciai un’occhiata obliqua, sospirando: “Cosa diamine hai, si può sapere?”

Lui non rispose: si limitò a sbuffare con più foga e ad indicare la rivista abbandonata sulla tastiera del mio laptop.

Seguii con lo sguardo le sue dita, fino ad incrociare quasi per sbaglio la foto di un ragazzo dai capelli castani lunghi ben sotto l’orecchio, la bocca spalancata in una buffa espressione e un microfono tra le mani.

Mi ritrovai ad arrossire mio malgrado, cercando di non prestare troppa attenzione ai particolari di quello scatto riuscito veramente male. Mi concentrai invece sul titolo a caratteri cubitali che sovrastava la suddetta foto.

Open mouth

Ovvero, quando Beckett imparerà che mostrare il suo apparato digerente non significa cantare

Le mie sopracciglia si piegarono inevitabilmente verso l’alto, mentre i miei occhi scivolavano involontariamente verso l’inizio dell’articolo.

Bastarono un paio di righe per farmi gettare la rivista da un lato.

Okay, non era stato il migliore concerto di tutti i tempi. Mike aveva la febbre, ma aveva voluto suonare comunque, imbottito di farmaci. Andy era giù di corda per problemi con la sua ragazza e la mia voce…beh, in effetti aveva faticato abbastanza ad uscire. Forse qualche stupido germe aveva infettato anche me.

Ma non c’era bisogno di essere così velenosi e antipatici.

Sbuffai, tornando a mettere le mani sul mio computer.

“Non sei infuriato?” Adam mi interruppe di nuovo, scrollandomi per una spalla.

“Certo, Sisky” annuii, senza dargli eccessivamente retta.

Lui mi squadrò dall’alto in basso, incrociando le braccia al petto: “Non sembri infuriato”

“Lo sono, ti assicuro” sospirai, massaggiandomi le tempie “Solo, non ho voglia di sprecare energie”

Adam si accomodò con poca grazia sulla sedia di fianco alla mia: evidentemente aveva appena deciso che non c’era nulla di più interessante da fare che importunare il sottoscritto. Alle volte era proprio un bambino.

“Sai chi l’ha scritto?”

Chi l’aveva scritto? Certo che lo sapevo. E non avevo nemmeno avuto bisogno di sbirciare il nome in fondo all’articolo.

“Sì…”

“E non sei arrabbiato?” tornò di nuovo a ripetere, piegandosi in avanti, cercando di inchiodare il mio sguardo “Eh? EH?”

Spalancai le palpebre, spingendolo lontano: “Ma perché sei così pressante oggi? Neanche avesse parlato male di te in quello stupido articolo! Mi sembra che quello infamato sia soltanto io…”

Adam scosse con vigore la testa, mordicchiandosi un’unghia: “Siamo nominati anche noi, e non con belle parole” aggiunse, sbattendomi di nuovo davanti al naso il giornale “Leggi meglio!”

Mi rimisi a sbirciare senza troppo entusiasmo l’articolo, giusto per accontentarlo: dopo una serie di commenti poco carini sul mio conto, raggiunsi quelle tre righe che erano state riservate ai miei compagni. Siska aveva ragione, nessuno era stato risparmiato dalla sua penna acuminata, a parte Mike: lei aveva sempre avuto un debole per Mike.

Non potei fare a meno di trattenermi dal ridacchiare quando arrivai alla parte in cui il povero Adam era ricordato per i suoi ‘urletti da cagnolina in calore’.

“Spero che tu non stia ridendo per ciò che penso” Sisky mi lanciò la migliore delle sue occhiate omicide, a cui risposi con il mio migliore sorriso angelico.

“Assolutamente no, mia piccola Puppy”

Lui si alzò in piedi, per lanciarsi sul mio letto un tempo rifatto: “Senta, signor Orango Tango, non mi sembra nella posizione per prendere per il culo…”

Sbuffai, girando sulla mia sedia: “Ahh, che noia. Sta iniziando a diventare ripetitiva, non pensi? Questa l’aveva già usata…”

“E tu non pensi sia ora di farle un discorsetto?” mi interrogò il bassista, molleggiandosi senza ritegno sul mio materasso.

“No” bofonchiai, cercando di riportare la mia attenzione su un messaggio che stavo cercando di aprire da mezz’ora, come minimo.

“Vuoi farti infamare in questo modo, senza nemmeno ribattere?” mi pungolò lui, giocando il tasto dell’orgoglio.

Sospirai, chiudendo definitivamente il browser web, sconfitto: “Lo sai che è inutile. Sono cinque anni che provo a ribattere. E non ho ancora ottenuto un bel nulla. Perché non ci parli tu?” proposi, con una scrollata di spalle.

Adam mi guardò con un’espressione schifata e terrorizzata insieme, come se mi avesse appena visto ingoiare un serpente o qualcosa del genere: “Eh? No”

“Perché no?” gli chiesi, inarcando le sopracciglia.

Lui incrociò le braccia al petto, in cerca di una risposta: “Perchè no” concluse infine, con la maturità dei suoi vent’anni.

Sorrisi appena sotto i baffi: il sospetto che Adam avesse una paura fottuta dell’Arpia era sempre più fondato. Era sempre stato così, sin dal liceo.

“Devi chiamarla, Bilvy”

“E se non ne avessi nessuna voglia?” brontolai, alzando gli occhi al cielo “Non possiamo semplicemente lasciar correre? Tanto qualche fan si lamenterà presto e lei avrà già altre magagne da affrontare”

In tutta risposta, Sisky prese il mio cellulare dal comodino e me lo lanciò addosso. Se i miei riflessi non fossero stati abbastanza pronti, avrei dovuto pensare a che modello di telefono comprare.

“Ma sei idiota?”

“Chiamala”

Non ho idea in realtà se ci sia qualcuno interessato ad una storia sugli Academy, ma William Beckett è la mia ultima Sbandata con la SSSS maiuscola XD

E naturalmente non ho potuto fare a meno di scrivere su di lui.

Naturalmente può essere letta anche da chi non li conosce, anche se suggerisco vivamente di ascoltare qualcosa =)

DISCLAIMER: Naturalmente non posseggo nessuno dei personaggi qui citati (a parte la mia piccola Tess) e non li voglio offendere in alcun modo.

Anche tutte le entry del blog sono farina del sacco di William *_* I diritti a lui u.u

E il titolo è dalla canzone Black Mamba, degli Academy.

I commenti sono sempre accetti =) Anzi, mi rendono davvero superfelice =)

  
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