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Autore: visbs88    06/03/2011    2 recensioni
Kagome sfoglia un libro polveroso donatole da suo nonno, "Mitologia del Mondo".
Scritta per l'iniziativa "Un prompt al giorno", prompt "Marte".
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, ragazze!
Sono in montagna e vado piuttosto di fretta, temo… giusto il tempo di farvi due dediche: grazie a eien91, Mei91, Hana Angel, RikaRed, My Pride e honeysuckle_s per le recensioni a “Unica”, e alla prima e alla quarta per averla messa nelle preferite!
Vi lascio a questa sciocchezza!
Buona lettura!
 
- Sì, certo, nonno… - sospirò Kagome, afferrando il pesante volume polveroso che il vecchio le aveva messo tra le braccia con l’invito a leggerlo.
Lo portò in camera sua, e stava già per gettarlo in qualche angolo remoto quando un po’ di curiosità cominciò a crescere dentro di lei.
Mitologiadel Mondo, questo era il titolo del libro.
Lo aprì, sfogliandolo lentamente.
C’erano tutte le leggende del Giappone, ma non solo; scoprì che parlava anche delle divinità delle civiltà precolombiane, dei riti dei pellirossa, della religione dei popoli nordici, delle credenze egizie e africane ma soprattutto della mitologia greca e latina. Pensò a quanto vasto e vario fosse il mondo, a quante creature mostruose la fantasia, o l’ingenuità, dell’uomo avesse creato. Forse, si disse, alcune di quelle leggende erano vere. Non sarebbe stato poi strano, visto ciò a cui assisteva nel Sengoku. I demoni esistevano, eccome, o meglio erano esistiti, e come loro spiriti protettori o maligni. Si domandò se fossero diffusi anche nel resto del mondo, un tempo.
Dopo aver osservato a lungo la pagina dedicata alla dea egizia Bastet, che le ricordava in modo sorprendente Kirara, si dedicò alla Grecia. Quanto le sarebbe piaciuto andare in Europa. Sapeva che la storia di quel continente era ben diversa da quella del suo, e sembrava essere davvero splendida, ricca d’arte e credenze. Grecia, Italia, Francia, Germania, Spagna, tutti Paesi che non aveva ancora avuto modo di visitare. In effetti aveva sempre viaggiato poco.
Rimase a bocca aperta vedendo la foto del Partenone, il tempio di Atena o Minerva, la dea della guerra, dell’intelligenza e della ragione. Per un curioso motivo paragonò quella divinità a Sango. In effetti le si addiceva davvero bene, impavida, brillante e sicura di sé com’era la sterminatrice. Si divertì ad immaginarla con quei lunghi vestiti bianchi, chiamati pepli, con una civetta sulla spalla al posto di Kirara. Quel libro si stava dimostrando molto più piacevole del previsto. Avrebbe dovuto studiare, ma preferiva andare avanti con la lettura.
Ridacchiò pensando a come Bacco, o Dioniso, assomigliasse incredibilmente al maestro Mushin, il tutore di Miroku. Chissà se era, oltre ad ubriacone, pure pervertito come il monaco. Non sarebbe parso tanto strano. Il suo sorriso si spense quando arrivò al Regno dei Morti, il cui re era Ade o Plutone, divinità crudele anche se malinconica. Se doveva trovare un paragone, Naraku, assolutamente. Ce lo vedeva troppo bene a governare su un regno di disperazione e morte. Voltò pagina con un sospiro, per trovare Era o Giunone, moglie gelosissima del libertino Zeus o Giove. Uhm, forse il Re degli Dei assomigliava a Miroku. Ecco, aveva trovato la divinità del monaco. E la moglie? Gelosia. Furbizia. Potere. Non riusciva a scacciare l’idea che Kikyo potesse essere un paragone adeguato. Non che la sacerdotessa non morta fosse realmente così gelosa, però era visibile che non approvava del tutto il suo rapporto con Inuyasha.
Nuovo sospiro, nuova pagina.
Marte o Ares, dio della guerra.
Era facile.
Anzi no.
Sesshomaru o Inuyasha? Entrambi? O loro padre?
Di sicuro, i due fratelli erano abbastanza battaglieri da meritarsi il titolo. Inu no Taisho era stato un grandissimo e carismatico demone. Chi scegliere?
Inuyasha non ce lo vedeva come dio. Troppo scorbutico, arrogante, testardo e anche stupido. Sesshomaru, lui sì che pareva adatto, con la sua aria superiore, l’atteggiamento gelido e il portamento austero. Sì, forse era lui Marte.
E lei, Kagome? Chi sarebbe dovuta essere?
“Lo chiederò a Inuyasha. O meglio a Miroku. O anche a Sango” pensò, divertita.
Decisamente, quel volume era ben fatto ed interessante. Guardò l’orologio, leggendo l’ora ormai tarda, e lanciò un grido.
- Maledizione! Devo studiare per l’esame di domani!
Dannato libro di Mitologia del Mondo.

 
Ok, ammetto di essermi divertita un sacco a scrivere questa shot xD lascio a voi immaginare che divinità possa essere Kagome ;-)
Ancora un grazie a tutti, e mi dileguo!
Spero che vogliate recensire ;-)
Visbs88
   
 
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