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Autore: sonyx1992    06/03/2011    2 recensioni
"..."Perché tutto deve essere così difficile? Perché tutto deve essere così complicato?"..."
"...Quanto tempo era passato? In quel momento non lo ricordava più.
Un passo e le sembrava fosse passata un'eternità, un secondo passo e divenne un attimo, forse 5 minuti appena, giusto il tempo che le serviva per percorrere quella strada fino a casa sua.
Ma, col terzo passo, si ricordò quanto tempo era passato veramente: 5 anni.
Tanti, troppi.
Non per lei, no.
Lei avrebbe potuto resistere molto di più se voleva, se solo serviva.
Ma lui? Quanti saranno durati per lui quei 5 anni? Quanto saranno pesati?
Un chilo, un grammo, una tonnellata?..."
Piccola one-shot su un amore finito, una promessa infranta facilmente, un 'per sempre' durato troppo poco.
Buona lettura!
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ORA BASTA

ORA BASTA

 

"Perché tutto deve essere così difficile? Perché tutto deve essere così complicato?"

I pensieri la stavano tormentando da ore mentre camminava a passo lento ed indeciso sul marciapiede deserto.

Alzò gli occhi, pensierosa, fissando quel cielo nero che si estendeva sopra la sua testa e punteggiato da puntini luminosi.

"Come quella volta" si ritrovò improvvisamente a pensare.

Quanto tempo era passato? In quel momento non lo ricordava più.

Un passo e le sembrava fosse passata un'eternità, un secondo passo e divenne un attimo, forse 5 minuti appena, giusto il tempo che le serviva per percorrere quella strada fino a casa sua.

Ma, col terzo passo, si ricordò quanto tempo era passato veramente: 5 anni.

Tanti, troppi.

Non per lei, no.

Lei avrebbe potuto resistere molto di più se voleva, se solo serviva.

Ma lui? Quanti saranno durati per lui quei 5 anni? Quanto saranno pesati?

Un chilo, un grammo, una tonnellata?

Abbassò la testa afflitta, puntando questa volta il marciapiede sotto di lei, con i suoi piedi che lo percorrevano lenti ed insicuri.

Quante volte aveva percorso quella strada? Aveva corso, aveva saltellato in preda alla gioia…era addirittura inciampata una volta.

Ma mai, prima di quel momento, le sembrava così lunga e tortuosa; ad ogni passo, i suoi piedi sembravano incontrare un ostacolo e gridavano, supplicandola di tornare indietro, di fermarsi.

Troppo tardi.

Quando sollevò lo sguardo da terra, deglutì, visibilmente nervosa.

Era tutto uguale, era tutto come lo ricordava.

La ringhiera pitturata di nero, con i segni di ruggine che la ricoprivano in alcuni punti.

Non riuscì a fermare il suo sguardo a quel confine, a quel limite.

Lo scavalcò e percorse il giardino verde che circondava la casa semplice e familiare.

Non fece in tempo a distogliere lo sguardo, a chiudere gli occhi: le sue iridi scure furono attratte da una bambina dai capelli dorati e le gote rosate che giocava nel cortile.

Perché, in quel momento, la sua testa non le fece notare l'incredibile somiglianza che aveva con lui, non lo sapeva. Ancora se lo chiede oggi e l'unica risposta che riesce a darsi è: "L'ha fatto apposta!"; e, chissà, forse il suo cervello ha, per davvero, volutamente cancellato il messaggio di familiarità che quella bambina le mandava.

Tuttavia, non poté evitare di riconoscere lui.

Gli occhi azzurri, i capelli biondo scuro e le mani…

Quelle mani che in quei 5 anni di lontananza aveva sognato ogni notte, ogni dannatissima notte!

Per tutto quel tempo l'avevano stretta e consolata, confortandola nel dolore che le provocava quell'enorme distanza che l'aveva separata da lui per tutto quel tempo.

Le vide scendere sulla bambina ed alzarla in aria, mentre lei lanciava gridolini di gioia.

"Perché non te ne vai?" domandò a sé stessa, odiando il suo corpo per la sua improvvisa paralisi.

Era tornata apposta per lui, per vederlo, per abbracciarlo, per sentire finalmente quelle mani che la stringevano a sé.

Serviva una parolina magica per spezzare quell'incantesimo, per sbloccarla.

Ma lei non la conosceva, non la voleva sentire!

"Papà!" eccola la chiave, la parola tanto temuta pronunciata dalle labbra delicate della bambina.

Le gambe si sbloccarono ed iniziarono a tremare.

Tutto le fu più chiaro: non era riuscito a mantenere la promessa.

Quella promessa alla quale si era aggrappata coi denti e con le unghie per quell'eternità che aveva trascorso lontano da lui.

"Ti aspetterò. Sempre."

Che sciocca era stata a crederci.

A giudicare dalla giovane età della bambina non aveva aspettato per sempre, no davvero. Forse neanche un anno.

Si costrinse a chiudere gli occhi, soffocando dentro di sé quelle lacrime di rabbia e dolore che lottavano per uscire.

Quando li riaprì il cuore le sussultò e il respiro le si bloccò d'un colpo.

L'aveva vista. L'aveva riconosciuta. Le sue iridi blu la guardavano, la fissavano, la puntavano come una preda.

E chiedevano scusa.

Non aspettò altro.

Si allontanò da quella ringhiera, da quel giardino, da quella casa e corse via, mentre sentiva che lui restava dov'era, immobile, con le sue mani strette intorno alla bambina tra le sue braccia.

"Vigliacco!" pensò furiosa, mentre le lacrime ed i singhiozzi sembravano soffocarla.

A cos'era servito aspettare? A cos'era servito fidarsi di quella promessa?

"Aspetta!!!" la voce di lui, ancora così dolorosamente melodiosa alle sue orecchie le arrivò da dietro, da lontano, da quella ringhiera, da quel cortile, da quella casa.

Improvvisamente comprese quanto pesavano veramente quei 5 anni: tonnellate e tonnellate di promesse infrante e di sogni distrutti.

Non si voltò.

Aveva aspettato a sufficienza, aveva sofferto abbastanza, il peso era già diventato troppo insopportabile.

Ora basta. Ora basta.

 

 

 

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Ok. Lo so: sono IMPERDONABILE!!

Sono stata assente per un bel po’…qualche mese e mi ripresento con questa one-shot invece di completare l'ultimo capitolo di 'BLU ANGELO'!!!!

Vi chiedo perdono!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >.<

In questi mesi sono stata super impegnata e non ho avuto tempo, senza parlare dell'improvvisa perdita d'ispirazione riguardo a quel racconto!! Fatto sta che ora mi manca mezzo capitolo alla conclusione e che vi chiedo di avere la pazienza, (a chi naturalmente sta seguendo quella storia!) di aspettare ancora un pochino!!!

Grazie! ;) (Comunque vedrò di pubblicarlo presto l'ultimo capitolo…)

Allora…questa one-shot mi è venuta di getto dopo mesi che ormai non scrivevo più e a malapena l'ho riletta prima di pubblicarla, ma ora  non ho tempo di riguardarla perché devo andarmene via…

Spero comunque che a qualcuno di voi sia minimamente piaciuta!!!! :P

A presto!!!

Kiss kiss

=Sony=

   
 
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