Quando Amelia lesse la pergamena firmata e sigillata da re Philiberto in persona, per poco non le cascarono le braccia.
- Ma... Ma è terribile...
Rina e gli altri la guardarono preoccupati.
- E' successo qualcosa ? - domandò la maga.
- N... Non può essere - balbettò Amelia.
- E' davvero così grave ?
- E'... una catastrofe...
- Basta adesso - tagliò corto Zelgadis spazientito. - Dicci chiaro e tondo cosa è successo!
- Beh...
- Hm ? - tutti pendevano dalle sue labbra.
- I... Il fatto è che...
- Allora ?!?
- La contessa Corneille di Seillune mi ha invitata al suo matrimonio!
Svenimento collettivo.
- E... Ti sembra il caso di farci preoccupare per una STUPIDAGGINE del genere ?!? - fece Zelgadis furibondo.
- Ma voi non la conoscete, è un'arpia: mi tirava sempre i capelli da bambina e mi faceva un mucchio di dispetti...
- Beh - sorrise Guido comprensivo. - Ma se si tratta di un invito ufficiale, credo che ti toccherà partecipare!
- Infatti - sospirò Amelia rassegnata. - La cosa che mi fa più rabbia è che non perderà occasione per prendermi in giro... O peggio ancora, ricomincerà a vantarsi come ha sempre fatto: la sua bellezza, i suoi tesori, il suo castello, la sua carrozza, i suoi servi, il suo cuoco...
Alla parola "cuoco", Rina e Guido rizzarono le orecchie.
- Sbaglio o hai detto cuoco ?!?
- Sì, Maxime Chefierre è il più grande cuoco di tutta Seillune!
- E... cucinerà lui al banchetto di nozze ?
- Immagino proprio di sì, ma...
- TI-PREGO-AMELIA-DEVI-ASSOLUTAMENTE-PORTARCI-CON-TE !!!
Prima che potesse dire qualcosa, la principessa si ritrovò afferrata e sballottata come un sacco di patate.
- Tiprego!Tiprego!Tiprego!
- Va... Va bene, d'a... d'accordo, la... lasciatemi andare...
Al pensiero di assaggiare prelibatezze raffinate fino a scoppiare, i due amici non stavano più nella pelle.
- Ci pensi, Rina ? Un banchetto meraviglioso che non aspetta che noi...
- Non me lo dire, ho già l'acquolina in bocca!
- Hmpf - sbuffò Zelgadis. - Sempre i soliti... Possibile che non sappiate pensare ad altro ?
- Però, ehm... C'è un "piccolo" problema...
- Quale ?!?
- Beh - Amelia si rigirò nervosamente il pollice e l'indice. - Insomma, dovrete vestirvi in un certo modo, se volete partecipare al banchetto!
***
- Sei sicura che qui troveremo quello che ci serve ? - domandò Rina, guardandosi intorno.
- Fidati - rispose Amelia, sollevando l'indice con orgoglio. - Questa è la migliore sartoria di tutto il paese, il posto ideale per trovare i vestiti che fanno per voi!
- Ehm, non per essere maleducato - la interruppe Guido. - Ma come faremo a pagare ?
- Oh, non si preoccupi, giovanotto - intervenne la commessa: una vecchina sorridente con gli occhi che scintillavano attraverso le spesse lenti degli occhiali. - Poter servire un membro della famiglia reale è un immenso onore per il mio umile negozio! Prendete tutto quello che vi serve...
- FANTASTICO - esultò Rina, al settimo cielo. - Allora prenderò questo, e questo, e questo, e poi...
- Io invece voglio proprio vedere uno di quei vestiti scuri con le code - fece Guido. - Ho sempre sognato di indossarne uno.
- A te invece ci penso io - esclamò Amelia, afferrando Zelgadis per il braccio. - Ti fidi del mio gusto, vero ?
- Cosa ? Beh, io veramente...
- Allora andiamo, forza!
Un attimo dopo, Zel si ritrovò catapultato nel camerino di prova, con una pila di capi da indossare.
- Fai con calma - sorrise Amelia. - Ti aspetto qua fuori!
- Oooh - gemette Zel imbarazzato, portandosi una mano alla fronte.
La chimera si era appena sfilato la tunica, rimanendo praticamente a torso nudo, quando Amelia fece capolino attraverso la tenda senza preavviso.
- Allora, come ti sembrano ?
I due restarono a fissarsi per qualche istante, rossi in volto con gli occhi sgranati, dopodiché Amelia ritirò velocemente il capo, coprendosi gli occhi.
- Scusami, non volevo, scusami !!!
Zelgadis si affrettò a indossare un'elegante camicia bianca col colletto inamidato e, tirando e chiudendo velocemente la tenda, uscì fuori dal camerino con gli occhi chiusi per l'imbarazzo.
- Che ne dici ? - mormorò sottovoce.
Amelia si voltò a fissarlo ammirata.
- Oh, stai benissimo Zel - esclamò sincera. - Aspetta, il colletto va chiuso e...
- Fai piano - protestò la chimera, sollevando il mento. - Mi fai il solletico!
- Oh - fece Amelia stupita. - Tu... soffri il solletico ?!?
Per tutta risposta, Zel chinò il capo e divenne scuro in viso. - Per tua informazione, la mia parte demoniaca aumenta notevolmente la mia sensibilità tattile, di conseguenza ANCH'IO sono suscettibile al... Ma che stai facendo ?!? Ferma!
- Ghiri-ghiri-ghiri !!!
- No-ferma-basta... ahahahahahah! Ti-prego, non-lo-sopporto... ahahahahahah! Smettila-smettila-subito... ahahahahahah
Malgrado le suppliche di Zel, la tentazione di "solleticarlo" era troppo forte. Alla fine però quest'ultimo era furibondo.
- Ops - provò a scusarsi Amelia inutilmente. - Scusa, non ho resistito...
- Grrr !!!
Poco dopo, vestito di tutto punto, Zelgadis si guardò allo specchio: la giacca smocking color porpora, camicia bianca e cravatta a farfalla; spiccavano abbastanza elegantemente sulla sua carnagione grigio/cenere.
- Uhm, sì non male - mormorò soddisfatto. - E tu Amelia, sei pronta ?
- Eccomi qua!
- Gh - a Zel per poco non gli si mozzò il fiato.
Il vestito che Amelia aveva scelto era indubbiamente elegante, di raso e seta con sfumature tra il bianco e il rosa, ma il succinto corpetto ricamato metteva ancora più in evidenza l'abbondante seno della ragazza; lo stesso dicasi per la gonna aperta sul davanti che lasciava scoperte le gambe.
- Beh, non mi dici niente - esclamò lei, delusa. - Ho capito, non ti piace...
- No, non è questo - si affrettò a dire Zel. - Non fraintendermi, stai benissimo, è solo che... Non sono abituato a vederti così!
Amelia sorrise, facendo una piroetta.
- Anche tu stai benissimo così, credimi!
La chimera distolse velocemente lo sguardo, cercando di non dare a vedere che era arrossito.
- A proposito, dove sono Rina e Guido ?
- Voilà, che ve ne pare ?!?
Subito comparve una Rina con i capelli elegantemente pettinati, le labbra rosso ciliegia, e avvolta in un meraviglioso abito lungo color blu elettrico, le spalle nude e lunghi guanti da nobildonna a coprire le braccia.
- Non male, vero ?
- Stai benissimo, Rina - sospirò Amelia.
- Eccomi, ci sono anch'io!
Nello stesso momento arrivò anche Guido, con indosso uno splendido frac nero e fazzoletti in tinta a taschino; per non parlare dei gemelli d'oro e del cappello a cilindro.
- Il solito esagerato - lo rimproverò Zelgadis.
- Non dargli retta Guido, sei perfetto!
- Grazie Amelia e... Hm, Rina ?!?
La maga si passò la mano sui capelli sciolti, con fare malizioso.
- Lo so, lo so - esclamò raggiante. - Non esagerare con i complimenti, però!
- Oh no, certo - rispose Guido candidamente. - Solo... non ti sembra un po' troppo "audace" per la tua età ?
- Eh ?!?
- Ho capito, non c'erano più le taglie per bambini, giusto ? Strano però, sembra un negozio così ben fornito...
- Grrr... RAZZA-DI-DEFICIENTE !!!
Il pugno di Rina si abbatté micidiale sul biondo malcapitato.
- Te la sei cercata, Guido - sussurrò Zelgadis con noncuranza.
- Ma... Che ho detto di male ? Ahio...
- Ci conviene muoverci allora - ricordò loro Amelia. - Il matrimonio comincia tra meno di un'ora!
- D'accordo allora - tagliò corto Rina, afferrando Guido per un orecchio e trascinandolo fuori dal negozio.
- Mi offri il braccio, Zel ? - domandò Amelia speranzosa.
Sulle prime Zelgadis esitò, tuttavia non poteva certo rifiutare di comportarsi da gentiluomo.Una volta ringraziata la proprietaria, i quattro si avviarono verso il luogo ove si sarebbero celebrate le nozze della contessa Corneille.
( continua )