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Autore: Cherry pie    08/03/2011    2 recensioni
Sarò lì fin quando le stelle non brilleranno fin quando scoppierà il cielo e le parole smetteranno di rimare e so che quando morirò, sarai nei miei pensieri e ti amerò, sempre.
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sfigati.
-Puttaniere.
Colette sollevò lo sguardo e fissò i quattro ragazzi spaparanzati sulle poltroncine della sala prove.

-Slash!
Sbraitò Axl lanciandogli un’occhiata di odio.

-Non dirmi che non te la fai con una bella puttana come lei.
Scherzò in modo cattivo lui accarezzando il nudo braccio a Col.
Steven tirò una sberla a Slash facendolo girare.

-Stai zitto, testa di cazzo.
Lo rimproverò quest’ultimo mentre Axl prese sotto braccio la sua ragazza e con un gesto galante, la fece sedere sulle sue gambe proprio difronte a tutti gli altri.

-Dunque, iniziamo queste prove?
Chiese scocciato Izzy che sedeva in un angolo della stanza e li osservava in silenzio. Guardava storto Colette, e lei lo percepiva persino senza incrociare gli occhi con lui. Axl annuì e la fece alzare, accarezzandole le labbra con le sue. Colette chiuse gli occhi, ma lui era già lontano, dietro al microfono. Si stava trasformando.
La metamorfosi più spettacolare a cui lei avesse mai potuto assistere. Lei amava il modo in cui William mutava in Axl nel momento preciso in cui afferrava il microfono.
Paradise city inondò le orecchie della ragazza. Incrociò le gambe mentre gocce di sudore inumidivano la pelle di Axl. Amava quando lo sforzo e la passione mescolati creavano quella magnifica fatica che poi si trasformava in sudore sulla pelle del suo ragazzo.
Lui le fece l’occhiolino, facendola sorridere soddisfatta. Non aveva occhi per nessuno, solo per lui.
Anche lui non faceva altro che guardarla, come se stesse cantando a lei, parlando a lei, ma non era il solo. Anche Slash la guardava, la guardava come sempre.
Ormai lei era abituata ad avere non solo due ma addirittura quattro se non sei occhi addosso, specialmente alle prove della band.
Due di Axl, due di Slash e due di Izzy. Già, Izzy. Lui la odiava, per chissà che ragione.
Lei non provava nessun tipo di rancore per quel ragazzo, anzi, le stava simpatico, ma lui non ricambiava. La odiava, e lo si capiva dal suo sguardo. Lo sguardo è lo specchio dell’anima era la frase che il suo professore di psicologia continuava a ripetere, nonostante questo non centrasse con la lezione di ripasso su Freud e l’interpretazione dei sogni.

-Grandi ragazzi!
L’allegra voce di Steven che provenne da dietro la batteria la riportò alla realtà.

-Davvero! Siete stati magnifici. Birra?
Aggiunse Will ansimando. I ragazzi annuirono e guardarono tutti contemporaneamente Col.

-Si, si. Vado io.
Disse con la voce sottile mentre Axl saltava giù dal palchetto per darle un altro bacio.
Sorrise.

-Dovresti smetterla di comprarla con i baci.
Ironizzò Duff mentre faceva scrocchiare le nocche. La stanza si arricchì con le risate gravi dei cinque ragazzi. Col era già giunta in cucina, armeggiando con la scatola delle birre e cercando un modo per prenderle tutte e cinque contemporaneamente.

-Hai bisogno di una mano?
Girò la testa terrorizzata e lasciando cadere le bottiglie sul tavolo. Sorrise, era solo Steven.
Sorrise a sua volta e con un salto, prese al volo una birra che stava cadendo in terra.

-Eh che riflessi.
Si vantò prendendo, per il collo delle bottiglie di vetro, tre birre.
Col rise e prese le ultime due.

-Ehi, perdona Slash per prima. Sai come è fatto, se non fa battute squallide non è contento.
-Tranquillo, non fa niente. Non è la prima volta che lo fa e poi non mi offende.
Steven si girò e guardò Colette sollevando un sopracciglio.
Col distaccò lo sguardo e sorridendo nervosamente aggiunse: -Giuro, non mi da fastidio!
Il ragazzo sorrise scrollando le spalle.

-Senti? Stanno sfondando la sala prove. Meglio portare le birre. Sono come bambini, non appena gli dai il biberon diventano angeli.
Colette scoppiò a ridere cercando di non lasciare la presa. Aveva sempre adorato Steven, prendeva sempre le sue difese. Era un vero amico.

  
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