Film > Coraline e la Porta Magica
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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    10/03/2011    4 recensioni
«Sono stato, beh, insomma, proprio un idiota.»
«Sì, proprio.» Annuisce compunta. «Ma non hai deluso alcuna aspettativa, sta’ tranquillo. Ho saputo che eri un idiota fin dall’inizio.»

{Wybie/Coraline ♥ accenni Altro Wybie/Coraline}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Coraline Jones, Gatto, Wybie Lovat
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La quinta notte ~

prompt: #055, impulse

 

 

 

«Uh... Coraline

Coraline si ferma. È curioso, no, stranissimo sentirsi chiamare finalmente col nome giusto, qui nel mondo, da questa parte della porta. Solo i suoi la chiamano Coraline. Quando la chiamano. Beh, è un inizio. Ed è davvero una piacevole sorpresa quell’intonazione incerta, quella sequenza di suoni esitanti, la pronuncia quasi cauta e timorosa di sbagliare. Questa è proprio una cosa nuova.

«Senti, mi... Mi spiace. Ok? Mi spiace davvero per averti dato della pazza. E di averti dato quella bambola. E anche di averti spaventata il primo giorno, adesso che ci penso.» Wybie sbuffa, si schiarisce la voce, si gratta la nuca ricciuta. Non che sia mai stato l’interlocutore ideale, ma ora il nervosismo lo sta portando pericolosamente vicino alla dislessia... «Sono stato, beh, insomma, proprio un idiota.»

«Sì, proprio.» Annuisce compunta. «Ma non hai deluso alcuna aspettativa, sta’ tranquillo. Ho saputo che eri un idiota fin dall’inizio.»

Wybie inclina la testa – quasi a novanta gradi! – e sorride per metà. Dev’essere il suo modo di farsi perdonare. Ed è così fastidioso quanto, alla debole luce della mezzanotte, i suoi occhi sembrino lucidi e neri – come quelli dell’Altro, dell’Altro che non le ha mai parlato ma l’ha salvata, dell’Altro che non l’ha mai guardata ma l’ha vista. Fastidioso, sì. Glielo ricorda troppo, dannazione.

«Allora siamo amici?»

Oh, quanto vorrebbe avvelenarlo con una frecciatina ben mirata! Dirgli di stare coi piedi per terra, che per lui è già fin troppo l’accettazione del gatto – che lui, da ragazzino scemo qual è, scambia per amicizia. Ma è impossibile, vero? Non si può condividere con qualcuno un’avventura ai limiti del paranormale – e scaraventare in fondo a un pozzo la mano affilata di una strega cucibottoni e mangia-anime – senza sentirsi alla fine uniti. Persino quando l’unica condivisione si riduce a un rocambolesco salvataggio dell’ultimo secondo. Dopo che per giorni quel cosiddetto ‘amico’ non ha creduto alla storia della strega.

Perciò, ecco, non dipende da lei, quell’impulso assurdo che la muove. È più naturale che voluta, quella cosa che la porta a pensare l’impensabile e a fare l’inconcepibile. E certo non l’ha programmato di avvicinarsi al naso di Wybie e stamparci un bacio su.

È solo che è Wybie, ecco tutto. E Wybie, in qualche modo, è lo stesso che l’ha salvata dall’altra parte della porta.

Si ritrae bruscamente; lo sguardo stupefatto del ragazzo non fa che accrescere il suo disappunto. Non ha intenzione di stare a spiegargli niente, proprio no. Gli dovranno bastare uno sbuffo di sufficienza e una stizzosa voltata di spalle.

«Andiamo, Why-born

S’incammina decisa verso il Pink Palace, lasciandosi alle spalle un pozzo ben chiuso, seguita [ma solo dopo qualche secondo] dai passi incespicanti di un falso teppista.

Il gatto è già in cima al sentiero ad aspettarli. Abbassa il muso come per annuire e, nonostante la distanza, Coraline ha la certezza matematica che stia ridendo sotto i baffi.

 

 

 

[ 478 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: Letto il romanzo di Gaiman, devo ammettere che la versione originale e letteraria di Coraline è infinitamente migliore e più foriera di ispirazione. Ma c’è una cosa che nel romanzo non c’è e su cui io avevo la necessità di scrivere: e cioè Wybie Lovat. Che all’inizio è petulante, infantile, così simile agli adulti da scoraggiare subito lo spettatore nei suoi confronti; ma che, dalla comparsa dell’Altro Wybie in poi, diventa una figura adorabile. Il mio personaggio preferito subito dopo il gatto <3

Se non si fosse capito, il momento descritto in questa flash è posteriore alla caduta nel pozzo della mano dell’Altra Madre, prima che Coraline e Wybie tornino a casa. Il titolo si rifà al fatto che ci troviamo proprio nella quinta notte da quando Coraline è arrivata al Pink Palace.

   
 
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