Abbaio e, senza esitazione, mi lancio nel furore della battaglia. Compio un balzo e atterro sopra un Genlock. Gli dilanio il viso a morsi; schizzi di sangue mi sporcano completamente. Ululo furiosamente e continuo per la mia strada. Prima di andare il mio padrone mi ah detto di difendere la città dalla Prole Oscura... mi ha detto di rimanere qui, al fianco del nano ubriacone e della barda. Mi ha detto che, forse, non sarebbe tornato. Che, con tutta probabilità, quello era un'addio. Io sono un Mabari. Ho un mio onore... non disubbidirò agli ultimi ordini del padrone. Un Urlock, ne conosco l'odore, rotea l'ascia. Schivo il colpo e lo carico al petto; cade tra la polvere e il nano, con un colpo di ascia, gli stacca la testa.

MI affianco al compagno e lo seguo in battaglia... mordo chiunque abbia odore di Prole Oscura... li respingiamo, li ricacciamo indietro. Li uccidiamo. Poi arriva... è enorme. Più grande di tutti quelli che abbia mai visto... ne sento l'odore... lo chiamano Ogre. Due... tre... ora sono quattro. Ringhio e corro all'attacco. L'enorme creatura, con una possente manata, mi scaglia via. Cado rovinosamente a terra... sono ferito... un Hurlock mi arriva al fianco. Alza l'ascia... mi dispiace solo di non aver potuto tenere fede al padrone... speriamo che non serbi rancore.

Sono morto servendo il mio padrone, seguendo i suoi ordini fino all'ultimo... ho ancora il mio onore di mabari. Non uggiolo... perché farlo? Ringhio in faccia al nemico che mi ucciderà. Un atto di sfida. Perché io non ho perso l'onore... perché non sono come questi mostri corrotti. Vedo l'ascia alzarsi in aria. Il mio ultimo pensiero va al padrone... chissà se ce la farà.