Passeggiava tranquillamente per le tranquille vie di Tokyo.Le strade erano affollate a causa delle persone che attendevano il loro turno nei bar per comprare un gelato oppure che correvano verso i grandi magazzini per accapparrarsi il miglior prodotto in saldo
Ma Morea Kino non faceva parte di questi due gruppi,no.Lei era compresa in quel restante gruppo di persone che s'incamminavano distrattamente verso casa,con la testa fra le nuvole,preda di chissà quali pensieri.Ed anche la castana era immersa nei suoi.Le mancavano tutte le sue amiche,le sue compagne di liceo.
E si rattristò ripensando a tutte loro,come le succedeva ogni volta.Pensava a Bunny,sposatasi con Marzio e trasferitasi a Shibuya.Le mancavano le insostituibili lezioni di matematica di Amy,divenuta insegnante alla prestigiosa Harvard.Pensava a Rea,che girava il Giappone in lungo e largo per praticare esorcismi.Si chiedeva molto spesso come si sentissero Heles e Milena,felicemente sposate e madri di due gemelli,Haru ed Aqua,nella loro villa delle Maldive.Provava ad immaginarsi Sidia e Ottavia nello spazio,dedite allo studio di asteroidi,meteoriti,comete e quant'altro.E non smetteva mai,nemmeno per un minuto,di pensare a colei che tanto amava.Marta,la Guerriera dell'Amore,la sola persona che abbia rubato il cuore della Guerriera dei Fulmini,che si trovava in Germania a specializzarsi sulla lingua e la cultura del posto.
La biondina le mancava da morire.Le aveva portato via una metà del suo cuore quando si era imbarcata su quel dannato boeing.E quel dolore lacerante causato dalla mancata dichiarazione le lacerava ogni antro,vena e arteria del muscolo cardiaco.E si fermò.
Ma fermandosi non aveva notato che una persona si era fermata proprio innanzi a lei,a circa mezzo metro di distanza.Sollevò piano lo sguardo.
Scarpe eleganti col tacco arancioni....pura casualità
Gambe lunghe e snelle da modella....molto belle
Gonnellina corta con le frange e camicetta gialla sbracciata,annodata sopra l'ombelico....simili al suo completo preferito
E dulcis in fundo il girocollo arancio con un piccolo pendente a forma di cuoricino e quel viso che tanto amava,che non avrebbe mai smesso di amare,gli occhi azzurri come il cielo,le rosee labbra e quell'immancabile fiocco rosso che le teneva in ordine i lunghi capelli biondi....lei era lì.Lì davanti a lei.
MOREA:"Marta....!quando sei tornata?avresti potuto chiamarmi e sarei venuta a prenderti!"
MARTA:"lo so ma dovevo pensare"
MOREA:"pensare....?"
MARTA:"a noi.Io sono tornata perchè non smettevo di pensare a te,mi mancavi terribilmente!"
MOREA:"anche tu!"ribadì,poi si presero per mano e s'incamminarono verso il parco
Lì c'era una zona isolata ed avrebbero potuto parlare in pace.
Ed arrivarono a destinazione.Si sedettero su una delle bianche panchine poste accanto alla fontana.E si guardarono negli occhi per istanti interminabili.Secondi.Minuti.Forse ore.
MARTA:"io non provavo semplice amicizia per te...."
MOREA:"anch'io!sei sempre stata importante per me e non smetterai mai di esserlo!"
MARTA:"sono una sciocca sai?"
MOREA:"perchè dici questo?"
MARTA:"credevo che la lontananza ci avrebbe separate....".Poggiò la testa sulla spalla della castana.Morea le circondò le spalle con un braccio.
MOREA:"perchè abbiamo perduto tutto quel tempo?"
MARTA:"non lo so ma i fulmini e l'amore hanno giocato un ruolo fondamentale in tutto questo!"
MOREA:"tu dici?".Le sorrise maliziosamente.Malizia che di rado veniva mostrata a qualcuno.
MARTA:"certo!l'amore nasce quando scocca la scintilla della passione ed i fulmini mandano potenti scariche al cuore quando ci si innamora!".Teoria inattaccabile.
MOREA:"non è mai troppo tardi per amarsi!"
MARTA:"hai ragione!andiamo a casa mia tanto è di strada!".Proposta da accettare e così fu.S'avviarono verso la casa della biondina.Quando furono a destinazione puntarono subito la camera da letto,sedendosi sopra esso.Ed il tempo perduto stava per essere recuperato.Poco a poco.Attimo dopo attimo.Goccia dopo goccia.Respiro dopo respiro.Battito dopo battito.
Le due ragazze si avvicinarono l'una all'altra.Le mani di Morea si posarono sul petto della biondina e quelle di Marta le presero dolcemente il viso.Le loro labbra si cercarono e trovarono,quasi fossero attratte da due calamite.La passione divorò subito le loro anime che si lasciarono andare senza opporre resistenza.
Gli abiti furono lanciati in ogni dove.La voglia ed il desiderio di amarsi erano enormi.Ma finalmente esplosero senza restrizioni.
E in quella giornata i due elementi si riunirono.I fulmini e l'amore si unirono per sempre.