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Autore: Alelea    16/01/2006    6 recensioni
Prende spunto dalla trilogia di Paolini, soprattutto da Eldest. Racconta il breve un pezzo della vita di Brom
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Brom camminava nervosamente seguendo l'intero perimentro della stanza, non riusciva davvero a trovare pace.
Saphira, la sua dragonessa, avrebbe dovuto fare ritorno da un pezzo ma ancora non si era fatta viva e questo un pò lo preoccupava. Sapeva che lei era abbastanza in gamba da cavarsela benissimo da sola ma non si sentiva bene se stavano troppo lontani.
Si lasciò cadere sul letto e guardò pensieroso il soffitto, tutta la città sembrava stranamente immobile come se si fosse fermata momentaneamente.
Il ragazzo sospirò e chiuse momentaneamente gli occhi e ad un tratto sentì una voce che lo chiamava
Brom
Sentì i pensieri della dragonessa scorrere dentro di lui e riempirgli la testa inebriandolo; si alzò a sedere e si avvicinò alla finestra, da lì però non riusciva a vederla anche se doveva essere molto vicina
Saphira
Cercò di chiamarla più volte con il pensiero ma lei non gli rispose.Si alzò immediatamente in piedi e raggiunse la porta, l'aprì e si diresse a grandi passi verso il giardino che, per sua fortuna, non era distante dalla sua stanza.
Quando uscì si guardò intorno, della dragonessa neanche l'ombra, continuò ad avanzare sperando di vederla al più presto.
Alzò gli occhi al cielo e notò che si stava oscurando, probabilmente entro breve avrebbe cominciato a piovere, mentre osservava il cielo sentì nuovamente la voce della dragonessa che lo chiamava a sè
Brom
Il ragazzo camminò più speditamente anche se non sapeva se stava andando nella direzione giusta
Saphira dove sei?
Chiese sperando di ottenere una risposta al più presto, stava iniziando ad innervosirsi sul serio
La dragonessa per rispondergli gli mandò un'immagine del posto nel quale si trovava e Brom capì che era vicina a dove si trovava lui.
Cercò di affrettare nuovamente il passo, voleva raggiungerla a tutti posti.
Schivò qualche arbusto e saltò qualche cespuglio che gli intralciava la strada e alla fine la vide, Saphira era distesa accanto ad un grosso masso, aveva la testa piegata ed il corpo rannicchiato come per proteggersi da qualcosa.
Brom corse da lei ma appena si avvicinò lei si voltò e spalancò le fauci lasciano uscire una nuvoletta di fumo, Brom si fermò di colpo spaventato
Saphira non si curò dei pensieri del ragazzo e abbassò di nuovo la testa
Che cosa succede?
Brom cercò di comunicare nuovamente con lei ma non ci riuscì allora si mise seduto per terra ed attese, stava decisamente scomodo ma non si sarebbe mosso per niente al mondo.
Che stai facendo lì? Vuoi far parte del paesaggio?
Gli chiese la dragonessa alzando il capo
Brom sorrise
Voglio aiutare te
Saphira gli fece segno di avvicinarsi e Brom non se lo fece ripetere
Che è successo?
Gli chiese quando gli fu vicino
Non mi sento all'altezza degli altri draghi
Brom scoppiò a ridere temendo che quello che la dragonessa gli stava dicendo fosse tutto uno scherzo lei però parve turbata dalla sua reazione
Non prenderti gioco di me
ringhiò
Brom la guardò stupito
Non volevo è che mi sembra assurdo considerarti inferiore
Però lo sono
cosa te lo fa pensare?

La dragonessa fece uscire del fumo dalle enormi narici e poi lo guardò con aria afflitta
Ho paura di non essere adatta a te
AL massimo io potrei non essere adatto a te

protestò Brom
Saphira sorrise
E poi pensavo che TU non ti fossi sbagliata a scegliermi
Saphira sorrise nuovamente, ricordava di aver detto a Brom quella frase un sacco di volte quando era stato il suo turno di sentirtsi stupido e debole.
Io ti ho scelto perché tu eri quello giusto
E anche tu sei quella giusta

Saphira lo accarezzò con il muso e lui sorrise divertito
Ti voglio bene Brom
Ti voglio bene anche io Saphira

Alcune lacrime bagnarono il volto del giovane mentre osservava la sua dragonessa, era così bella, così maestosa ed erano così felici insieme
Una voce però lo distrasse
Brom
Si voltò per scoprire chi fosse ma intorno a lui non c'era nessuno, tornò a guardare saphira che sembrava però essersi addormentata
Brom
la voce lo chiamò nuovamente; era una voce maschile che Brom però sembrava non riconoscere
Chi...
Brom continuò a guardarsi intorno, lì non c'era proprio nessuno a parte lui e Saphira, qualcuno stava cercando di comunicare con lui chissà da dove
Brom devi tornare
Ad un certo punto Brom riconobbe la voce, si trattava del maestro Oromis, si alzò in piedi di scatto (temendo, per un attimo di potere essere colpito da Saphira per punizione) e cercò di capire che ore erano
Brom devi tornare alla realtà
il ragazzo sgranò gli occhi "c..cosa?"
Si voltò verso Saphira che sembrava dormire profondamente e cercò di ignorare quella voce
BROM!!!Questa non è la realtà torna indietro
Si avvicinò alla dragonessa e si accucciò intorno a lei e poi senza sapere bene come.. capì
Tutto intorno a lui si vece scuro e vorticante ed iniziò a sparire lentamente.. lentamente
Per un attimo Brom pensò davvero che fosse stata Saphira a dargli un colpo sulla testa e fargli sentire quella sensazione perché nulla sembrava essere cambiato, pensò addirittura di aver sognato la voce.
Aprì distrattamente gli occhi, era ancora abbracciato a Saphira e lei era ancora immobile come se non si fosse accorta di nulla
Brom
Il ragazzo di voltò, questa volta Oromir era di fronte a lui, i lineamente duri sembravano essersi magicamente addolciti, lo guardava come se volesse farsi carico di una pena enorme
Brom si voltò di scatto verso Saphira e capì...

                                                                                          Saphira era morta


Le lacrime cominciarono a scorrergli lungo il viso e lui non riuscì ad arrestarle
Quanto tempo sono stato qui?
Chiese al maestro
L'anziano scosse la tesa "troppo mio giovane allievo, troppo" si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla "è ora di tornare"
Brom scosse la testa e pianse più forte abbracciando il corpo freddo di Saphira convinto che non se ne sarebbe mai andato da lì e tra i suoi singhiozzi gli parve di sentire una dolce voce che gli diceva ancora
Ti voglio bene Brom
 

  
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