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Autore: reilin    16/03/2011    3 recensioni
Brevissima One-shot scritta in occasione del cento cinquantenario dell’unità d’Italia. Nonno Roma scrive una lettera ai suoi due adorati nipoti Veneziano e Romano…
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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17 marzo 2011 Italia Brothers Pictures, Images and Photos

17 marzo 2011

Nipoti miei,

nell’occasione dei centocinquanta anni della vostra unione voglio scrivervi due righe per farvi sentire quanto, nonostante la mia scomparsa, vi sia vicino.

Vi ho lasciati soli al vostro destino che eravate troppo piccoli e privi della forza necessaria per difendere la vostra individualità, così siete presto diventati oggetto di attenzioni di Nazioni più grandi e potenti di voi.

I miei adorati nipoti, i successori del grandioso Impero Romano, hanno così vissuto gran parte della loro infanzia e della loro adolescenza separati gli uni dagli altri, costretti ad essere i servi di coloro che un tempo erano stati totalmente assoggettati al mio dominio. Quante umiliazioni, quante privazioni avete dovuto sopportare, miei cari! Eravate solo dei bambini inseriti vostro malgrado in un gioco più grande di voi, privati della vostra reciproca presenza e sostegno, non potevate contare né sulla mia protezione né su quella di nessun altro: ciò  nonostante non avete mai perso la vostra individualità, le vostre passioni e la speranza che un futuro migliore vi aspettasse dietro l’angolo.

Siete così cresciuti e, seppur lontani, avete mantenuto quell’ identità culturale che io stesso vi ho inculcato quando eravate ancora dei piccoli che faticavano a camminare con le loro gambe: questa è stata la vostra forza! Proprio questo comune sentire vi ha permesso, una volta cresciuti, di desiderare e di fare qualunque cosa pur di tornare ad essere uniti!

La vostra lotta per l’unificazione è stata lunga e irta di difficoltà, ma tanti e tanti uomini e donne di ogni età si sono battuti per questo grande sogno sacrificando ogni cosa, persino la loro vita.

Quanto mi avete reso orgoglioso di voi,quel giorno di marzo di centocinquanta anni fa, quando siete riusciti entrambi ad affrancarvi dal dominio delle Nazioni che tanto a lungo vi hanno tenuto sotto il loro giogo, diventando finalmente un’unica realtà geografica e politica! Ho scorto finalmente nel vostro sguardo il cipiglio dei legionari romani: vi siete infine riappropriati del posto che il destino vi aveva riservato nel corso della storia mondiale!

Certo, i secoli che avete trascorso vivendo separati non si possono cancellare da un giorno all’altro:  fra voi ci sono delle differenze che sono nate proprio nel corso del tempo passato accanto a Nazioni che hanno avuto nei vostri confronti atteggiamenti diversi. Così, ad esempio, accade che, Veneziano, tu dica a tuo fratello maggiore che sia un pigrone e che voglia vivere alle tue spalle, mentre tu, Romano, lo rimproveri di voler accentrare nelle sue mani tutto il potere economico e di non voler condividere il progresso tecnologico con te … Queste diversità non devono separarvi, vanificando il sacrificio di migliaia di giovani vite che hanno immolato il fiore dei loro anni pur di lasciare ai loro figli un unico grande Paese: l’ITALIA! Invece di focalizzare la vostra attenzione su ciò che vi divide, pensate intensamente a tutto ciò che vi accomuna: le arti, i bei paesaggi, il gran cuore e l’alto intelletto degli italiani, di tutti gli abitanti della vostra bella penisola, dalle Alpi all’Etna!

Centocinquanta anni di unione sono davvero pochi, se confrontati con la durata vitale delle Nazioni: miei carissimi nipoti, avete ancora così tanti anni davanti a voi! Spero con tutto il mio cuore che il tempo a venire vi gioverà per rafforzare sempre di più la vostra unione, affinché possiate diventare un giorno il grande Paese che gli italiani meritano, il degno successore dell’augusto Impero Romano.

Con immutato affetto,

Vostro

Nonno Roma

N/A: Questo è il mio personalissimo omaggio  al centocinquantenario dell'unità d'Italia, fatto alla "Hetalia's way". È la prima volta che mi cimento con questo fandom quindi abbiate pazienza con me e fatemi sapere come vi è sembrata questa one-shot! :3
    PS: Ho tradotto questa fic anche in inglese : se sieti curiosi, potete leggerla qui!
   
 
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