Faceva paura.
Quel nero che avvolgeva tutto, e la faceva sentire sola e indifesa nel mondo, dove non aveva più nessuno.
Singhiozzò silenziosamente. Non chiamò nessuno, non si lamentò. Non aveva voce per farlo, non poteva.
Dopo quella notte, non voleva più vedere le stelle.
Dopo ciò che aveva visto, la luna aveva perso ogni luce, ogni dolcezza.
Dopo quella notte, aveva paura della notte. Perché era sola, perché aveva visto sangue e morte coi suoi occhi di bimba.
Rin piangeva.
Nella notte risentiva le grida di sua madre, che la notte prima aveva perso.
(100 parole)
Ehm, ciao, ragazze…
Non sorrido perché c’è poco da sorridere, in questa drabble su Rin. Naturalmente siamo prima dell’incontro con Sesshomaru, parecchio, anche. La ripetizione della parola “notte” è voluta, mi sembrava il modo giusto per esprimere la confusione nella testa di una bambina che pensa a cose tanto orribili, e che di certo non si fa problemi a ripetere una parola.
Ok, dai, sorridiamo un pochino ^^ dedico questa drabble a eien91, Lorenz_123, Hana Angel, Alys93, Ellis_chan, My Pride, fmr18_onepiece e Miss Adler per le recensioni a “Discorsi da letto”, a eien91 e Hana Angel per averla messa nelle preferite e ad Alys93 per le ricordate!
Spero vi sia piaciuta, anche se è così angst ^^
Visbs88