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Autore: Kate_88    21/03/2011    16 recensioni
Cos'è il Crystal?
É il negozio di dolci più rinomato di tutta Tokyo, al centro della città, con un'insegna che mette appetito.
I suoi dolci sono conosciuti in tutti il Giappone e Usagi, la Co - proprietaria con Makoto, gestisce il locale.
D'altronde tutti sanno che al Crystal ci sono i Dolci d'Amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Makoto/Morea, Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Salve a tutti! Vista la mia Astinenza da Dolci, ho pensato ad una cosa: Makoto vuole diventare nell'Anime una pasticcera e se davvero ci riuscisse, aiutata da Usagi?
In questa Fan Fiction, le protagoniste non saranno solo loro, ma dal prossimo capitolo vedremo delle New Entry.
Ai dolci non si può resistere e se questi sono fatti con l'anima e un pizzico di magia, allora sono davvero speciali.
Il Rating è stato messo come Giallo perchè, sinceramente, non so come verrà sviluppata la storia.
Per ora gustatevi questo capitolo. Spero vi piaccia.
A me, sinceramente, ha messo fame.
Vi do il Benvenuto al Crystal: qui si realizzano sogni d'Amore.


Kate.

 




 

Capitolo I – Mescolando Latte, uova e zucchero: crema.

 

 

 

 

Sulla via centrale di Tokyo, con un'insegna che mette appetito, spiccava il Crystal, il negozio di dolci più rinomato del paese.

Usagi gestiva il locale aiutata dalla sua amica Makoto.

I loro dolci non solo era buoni ma erano intrisi di magia.

Makoto era in grado di creare vere e proprie opere d'arte, mescolando con cura gli ingredienti, annusando gli odore, mettendoci dentro tanto amore.

La passione per i dolci accomunava le due amiche dai tempi del liceo e ancora ricordavano il giorno in cui iniziò tutto.

 

Quattro anni prima

 

 

Makoto e Usagi, diciottenni, erano appena uscite per fare compere ed inviare i loro curriculum, cercando magari qualche colloquio nelle società e aziende giapponesi.

Non era facile trovare un impiego e ancora meno lo era per due giovani ragazze, appena diplomate che seppure carine, avevano deciso di non impegnarsi negli studi universitari.

Camminando, appesantite al ritorno dalle buste della spesa, notarono quel locale con il cartello di messa in vendita.

« Cosa c'era qui? »

« Una vecchia pasticceria. Niente di che. » mormò Usagi poggiando le buste a terra.

« Sicuramente i tuoi dolci sono migliori. Comunque un po' mi dispiace. Il proprietario era simpatico. Chissà cosa diventerà ora questo locale. »

« Sbaglio o di pasticcerie, nelle vicinanze, non ci sono? »

« No, il problema è che il mondo sembra non apprezzare più i dolci. » sbuffò Usagi riprendendo in mano le buste.

« Forse perchè non li mangiano buoni. »

Al ritorno a casa, entrambe pensavano a quel locale, a quanto fosse triste che una delle gioie della vita, fosse cancellata da quella via principale, per fare spazio probabilmente all'ennesimo negozio d'abbigliamento.

Il giorno dopo, le due ragazze s'incontrarono e avendo avuto la stessa idea, decisero di acquistare il locale, chiedendo ai genitori i soldi che con gli anni avevano messo da parte per gli studi Universitari.

È vero, non si trattava di studi, ma era il loro futuro e quel giorno, davanti al locale, giurarono che sarebbe rinato, donando gioia a tutti i clienti.

 

 

I clienti del Crystal non avevano una fascia d'età fissa.

Entravano bambini con i genitori, adulti, anziani, ragazzi. Tutti.

C'erano poi i clienti fissi.

Ami era una cliente assidua che spesso acquistava le crostatine con la crema al limone, spolverata di zucchero a velo e pinoli.

Era il suo dolce preferito e veniva a comprarne due alla volta: una per lei, una per la madre.

Parlava spesso con le proprietarie e confessava che, quando l'acquisto includeva una terza crostatina, era perchè il padre veniva a farle visita.

L'odore che il locale emanava, di certo non aiutava chi stava a dieta.

Entrare in quel luogo voleva dire mettere fine a tutti i conteggi di calorie e aprire il proprio cuore.

La vetrina ospitava sempre la torta del giorno accompagnata dai relativi pasticcini, poi spesso era accompagnata da sculture con il cioccolato, dolci a forma di gelato e soffici nuvole di panna montata su vassoi d'argento.

L'interno era il vero regno.

Non appena si varcava la soglia, si poteva vedere un bel bancone, assortito con tutto ciò che il mondo dei dolci poteva offrire: tartine, crostatine, paste, torte, gelato e molto altro.

Tutto era soffice e delizioso in quel regno.

Alla sala per consumare nel negozio, si accedeva attraverso una porta che aveva raffigurati i vari dolci, poi all'interno della sala c'erano i tavoli con le tovaglie colore pastello che ricordavano le glasse, le gambe del tavolo color pan di spagna e le sedie color cioccolato.

Usagi e Makoto erano le ragazze più ospitali della città e dopo quattri anni, a soli ventidue anni erano riuscite ad avviare un'attività facendola arrivare ai vertici.

Usagi, con dei biondi codini e due odango sul capo, era la vera bellezza di quel posto.
Occhi azzurri, corpo ben delineato, gambe lunghe, un sorriso di speranza e gioia sul volto e due gote rosse che delineavano la dolcezza e la passione per quello che faceva.

Makoto era anch'ella stupenda. I capelli castani e mossi sempre tenuti in una coda di cavallo, il corpo slanciato e tonico e sempre con degli orecchini a forma di rosa.

Le sue creazioni erano rinomate e si riconoscevano sempre: firmava con una rosa di zucchero.

Quando un cliente entrava non poteva di certo ritenersi insoddisfatto.

Alla casa veniva sempre servito un bicchierino colorato con del cioccolato caldo e un po' di panna, se poi c'era fila e bisognava attendere per il proprio turno, venivano serviti dei biscotti omaggio.

Il lavoro non mancava mai, forse però era così tanto da richiedere un aiuto.

Makoto e Usagi, dopo ogni giornata, alla chiusura, usavano consultarsi per parlare dei profitti, di come andava e di eventuali cambiamenti.

« Usa – chan dovremmo cambiare le tende nella sala. Secondo me, con quell'arredamento, possiamo azzardare delle tende color meringa, magari mettendole anche meringa al limone e alla fragola. »

« Direi che è perfetto. Domani chiamo il tappezziere. Domani sera poi, la signorina Ursula vorrebbe una torta per il primo compleanno del figlio. Ha detto che la vorrebbe farcita di crema e cioccolato, ma per l'esterno lascia a te la fantasia, si fida. »

« Bene! La preparo domani all'apertura. Visto che siamo a settembre, direi che potremo anche iniziare a parte dei dolci per Halloween. Avevo pensato a del pan di spagna farcito con diverse creme e rivestito di fondente arancione con le strisce della zucca glassate di cioccolato. »

« Pancia mia fatti capanna. Dovremo poi fare i pipistrelli di cioccolato, le ragnatele di zucchero filato con i ragni gommosi incastrati e fantasmi di zucchero con occhi di cioccolato. »

« Secondo me è perfetto. Avremo un ottimo incasso e tanta gente. »

Makoto segnava tutto su un taccuino, poi il giorno dopo avrebbe battuto tutto al computer, così da avere gli ordini e gli appunti ben ordinati.

Tirò un sospiro di sollievo e notò Usagi sedersi, affaticata.

« Va tutto bene? Oggi abbiamo avuto il pienone. »

« Sai Mako – Chan, pensavo che forse, dopo quattro anni, è il momento di aprire un po' questo nostro mondo. In due gestiamo bene la situazione ma arriviamo a fine giornata davvero esauste. Credo che un aiuto ci farebbe bene. »

« Sai, ci stavo pensando anche io. Un aiuto nel laboratorio mi servirebbe. Mi occuperei io delle cose caratteristiche, tuttavia per le pulizie e le classiche cose base, potrebbe aiutarmi. »

« E a me farebbe comodo un aiutante al banco, così da non impazzire più tra cassa e bancone. »

« L'idea è perfetta ma come troviamo i candidati ideali? »

« Io direi di fare un concorso. Stanotte preparo una specie di volantino e domani mi dirai se ti piace. »

« Trovo quest'idea perfetta! Brava Usa – chan! Bene. Direi che possiamo anche andare a casa ora. Devo pulire il mio appartamento! »

« E io avevo promesso a Sam di aiutarlo. Deve preparare un dolce per la fidanzata, provandogli che è un bravo ragazzo. »

Makoto rise e come ogni sera, le ragazze si lasciavano col sorriso, perchè quel locale era la gioia pura e i dolci d'Amore contagiavano anche loro.

Il Crystal era il locale nel cuore di molta gente ma dal giorno dopo avrebbe subito un cambiamento, perchè un'ottima crema, per essere buona non deve avere solo i giusti ingredienti ma deve essere mescolata con cura, lentamente, fino a che il suo odore non ti sussurra che è pronta.


 

   
 
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