Giovane vita smarrita...
Il vento accarezza piano il tuo corpo esanime.
La pelle chiara e diafana del viso riluce nel buio della notte.
Giovane vita smarrita...
Quanto hai detesato quel bel corpo
che ora giace in terra, avvolto in un leggero abito
bianco e rosso.
Rosso del sangue scivolato via dal tuo petto.
Intorno ai tuo occhi brillano ancora le scie di lacrime ormai asciugate,
simbolo del dolore che provavi nel tuo cuore
ferito, ma non da quella lama argentea e sanguigna
che ora, abbandonata sul terreno, riflette la luce eterea
di quella luna che fu unica testimone del tuo strazio.
Giovane vita smarrita...
Quante lacrime verranno versate per te
quando il tuo corpo ormai gelido verrà ritrovato.
Per sfuggire ai tuoi dolori
ne donerai altri a quelli che,
anche se non te ne sei mai accorta,
ti amavano.
Avrebbero dovuto proteggerti.
Non ci sono riusciti, e il Tuo Sangue Versato è la loro punizione.
Giovane vita smarrita...
Ma nemmeno tu hai adempito al tuo dovere:
sei nata per vivere
ma non sei riuscita ad affrontare le sofferenze
che questo compito implicava.
E per tua scelta il Non Aver Vissuto è la tua condanna.
Non è forse più terribile dei piccoli grandi tormenti che ti angosciavano?