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Autore: yolima90    26/03/2011    0 recensioni
la fine di un fuorilegge che amava troppo la libertà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno..due..tre..quattro..cinque..passi..al patibolo.

Uno..due..tre..quattro..cinque..passi..al patibolo.

Così pensava John Linger mentre la folla lo lasciava passare e gli mostrava quello che c’era davanti a lui..
Uno..due..tre..quattro..cinque ..passi..al patibolo.
Ormai quelle parole sputtate lentamente dalle labbra secche divennero come una cantilena..una filastroca..una canzone..una ballata triste.
Uno..due..tre..quattro ..cinque..passi..al patibolo.
Il sole era alto quel giorno ,il cielo pulito senza neanche una piccola piccola nuvola che passava di lì..e come sempre era silenzioso e incombeva sulle loro teste..sulla sua testa.
Uno..due..tre..quattro..cinque ..passi..al patibolo.
Il patibolo si faceva sempre più vicino insieme al silenzio che veniva dalla folla, qulacunò sputtò per terra al suo passo, qualcuno non trovò la forza di guardarlo e cercò rifugio nello sguardo di altri, qualcuno invece lo guardò,eccome se lo guardò! Lo guardò con orgoglio e senza vergogna, signori miei ma rimase offeso quando John sorrise verso di lui con quel suo solito ghigno da sporca canaglia prima di continuare il suo lungo cammino verso la morte.
Uno..due..tre..quattro..cinque..passi..al patibolo.
Il condannato diversamente dalla folla vedeva benissimo la signora morte che l’aspettava sul patibolo, silenziosa e sorridente ..era venuta per lui. Ovviamente. Quel giorno avrebbe portato via solo lui, si doveva sentire onorato per questo suo gesto. Ma era anche lì per studiare i volti dei prossimi defunti in quella folla che non vedeva l’ora di vedere John Linger penzolare da una corda di due soldi.
Uno..due..tre..quattro..cinque..passi..al patibolo.
Ecco ci siamo, disse tra sé il fuorilegge e mentre saliva quei pochi scalini ripensò alla vita che stava lasciando dietro di sé..aveva vissuto la libertà, poteva ben dire a tutti che lui era stato davvero un uomo libero..con L maiuscola. Diversamente da loro che erano schiavi e sarebbero morti schiavi senza conoscere la Felicità per davvero come l’aveva conosciuta lui.
Uno..due..tre..quattro..cinque..passi..al patibolo.
Guardò ancora di nuovo la folla, questa volta la guardò dall’alto..com’erano piccoli e fragili quei uomini che erano venuti a vederlo morire..com’erano inutili, com’èrano ignoranti e bigotti, com’erano falsi tra di loro ..com’erano morti.
Chiuse gli occhi, un’altra avventura lo stava aspettando..sarebbe ritornato a cavalcare con gli indiani nelle praterie mentre il sole gli bruciava la testa e la gola urlava la sua voglia di acqua. Alla fine la morte non era male se dopo c’era tutto questo.

Uno..due..tre..quattro..cinque..passi ..al patibolo.

   
 
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