26/03/2011
1 recensioniCi ho messo un pò a scriverla, non riuscivo a decidermi come iniziarla, e alla fine non ne sono neanche troppo convinta ma vabbè XD
Non ricordo esattamente se Sunny gli scrive apertamente che lo ama, ma vabbè (di nuovo XD)
Potete considerarlo come un piccolo omaggio a Connor, che nel manga ancora non si fa vivo, e che si è rivisto da poco nell'anime ^^ Ah! Si tratta di Spoiler! se non avete ancora letto il volume otto del manga o se non seguite l'anime ^^
Cracks And Broken
Connor aveva sempre amato i biscotti e quelli, in particolare, erano i più buoni che avesse mai mangiato. Erano semplicemente perfetti. Non c'era nulla che non andasse in loro, Connor non poteva fare a meno di prenderne ogni giorno.
Persino chi li preparava era buonissimo.
Connor restava lì, nel villaggio di Lamento, non solo per quello; per poter vedere almeno ancora una volta la ragazza di cui era certo si fosse innamorato.
Eppure in tutto quello c'era sempre qualcosa che non andava.
Ogni qual volta il povero Bee pensava a lei, alla persona che la prima volta gli aveva servito quei biscotti, inevitabilmente un'altra immagine, prepotente, si sostituiva all'altra, imprimendosi sulla sua retina come un marchio indelebile.
L'immagine di Sunny si stampava così nitida nella sua mente che gli pareva che la ragazzina fosse proprio davanti a lui.
Vedendola comparire così, subitanea e insapettata, Connor si limitava a scuotere la testa per tagliar via i pensieri contrastanti.
E la faccenda andava avanti così, con lui che mangiava biscotti uno dietro l'altro ad ogni ora del giorno e Sunny che glieli preparava ogni sera.
L'equilibrio che si era venuto a creare era però così fragile che, crepa dopo crepa, tutto andò in frantumi. Solo che Connor non era neanche stato avvertito da quelle minuscole crepe, ogni cosa si era solo dissolta con quella lettera.
Le dolci parole che Sunny gli aveva scritto erano state per lui null'altro che delle fredde lame che lo avevano colpito, con un'infinita precisione, dritto al cuore.
Erano lame fatte di rimorso, di consapevolezza di non poterla salvare e della nolontà di lasciarla andare via.
Ti amo, Connor-san...
Nel tenerla in braccio, nello stringere quel corpo ormai diventato freddo, quelle lame andavano più a fondo e le lacrime che tanto avevano premuto per uscire, finalmente cadevano, finendo sulle gote pallide della ragazza che mai più sarebbero potute essere solcate dal pianto nè increspate in un dolce sorriso.
Connor non avrebbe mai più potuto mangiare quei biscotti, lo sapeva, ma il loro sapore sarebbe sempre rimasto vivo dentro di lui.