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Autore: ClaireTheSnitch    27/03/2011    22 recensioni
...umido e scintillante alla luce di quel sole nuovo.
Una James/Lily inaspettata per il compleanno di James. *___*
Buona lettura.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il giglio bianco.






Il sole ricopriva ogni cosa, per la prima volta da mesi.

Era
morbido, dolce, picchiettava sulle finestre con discrezione, per poi irrompere con tutta la sua forza, colpire gli occhi e accecare di felicità.
Il dormitorio era completamente deserto e aveva l'odore denso e penetrante della stoffa colpita dal sole; tutti gli studenti erano fuggiti nel parco a godersi la primavera.

Tutti tranne James.

Dopo un estenuante allenamento di Quidditch, che gli aveva lasciato sulla pelle il fresco del volo selvaggio e il profumo di una giornata che lo avrebbe sedotto, James Potter non aveva neppure la forza di muoversi dalla poltrona su cui era accasciato.

Sirius sarebbe tornato dopo qualche ora da uno dei suoi appuntamenti, anche se non si era vantato - come al suo solito - sbandierando ai quattro venti il nome della ragazza che aveva appena acchiappato al lazo.
Remus era svanito in infermeria senza alcuna motivazione apparente, dato che il plenilunio era già passato.
Peter l'aveva seguito senza fiatare.

James ridacchiò tra sé; nessuno di loro sapeva bene cosa fosse una vera sorpresa e non era certo difficile capire che avevano in mente qualcosa, qualcosa su cui avevano rimuginato e discusso durante tutta la settimana, qualcosa che aveva acceso Sirius di sorrisi inspiegabili e reso James sempre più euforico.
Nulla di troppo strano, forse: era comunque il suo compleanno.
-Auguri a me.- sussurrò, pregustando i festeggiamenti di quella sera. Diciassette anni significavano tutto, per lui, e sperava davvero che Sirius fosse riuscito a rimediare qualcosa che assomigliasse al Whisky Incendiario.

Con un tintinnio di vetro, leggero e sommesso come un soffio di vento, qualcosa apparve sul tavolo di fronte a James.
Era un bicchiere pieno d'acqua.
Un bicchiere in cui era immerso un giglio bianco, umido e scintillante alla luce di quel sole nuovo.
-Buon compleanno.- mormorò una voce dietro di lui.
Non si trattava di una voce. Era la voce.
-Evans?
Lei rise. -No, Potter. Sono Lily, e questo giglio è per te.


Il tramonto stava avvolgendo il castello nella sua luce color albicocca; le risate di Sirius raggiunsero le orecchie di James ancor prima che il ritratto si spalancasse.

-Buon compleanno, James!- gridò Remus, per primo, entrando nella Sala Comune.
-Auguri, fratello! Vedrai cosa ti abbiamo preparato per stasera...- ghignò Sirius, abbracciandolo.
-Sì, auguri!- gli fece eco Peter, il volto rallegrato da un sorriso pieno di ammirazione.

Ma James non capiva più nulla.

-Stasera?- borbottò, confuso.
-Esatto.- rispose Sirius, un braccio passato attorno alle sue spalle. -Prova ad immaginare: valanghe di cibo dalle cucine, una scorrazzata fino alla Stamberga, un paio di bottiglie di Whisky...-
-Pensavo... credevo che...-
-Ehi, Prongs, mi hai sentito? Ho detto Whisky! Credevo ne volessi un po'...-
-Io... sì, certo che ne voglio, ma... Non ho già avuto il mio regalo?

-Scherzi?- intervenne Remus.
-Lily! Credevo che tu - e puntò il dito verso Moony, - fossi andato a parlarle, a chiederle di...-
Di fronte allo sguardo scombussolato dell'amico, perse la parola e poi il fiato.
-Cos'è questo, uno scherzo? La Evans è venuta da me! E mi ha regalato un fiore!

Sirius boccheggiò. -Senza che nessuno la minacciasse di morte?

-Be', no! Se non sei stato tu, o Remus, o Peter... Lei è...- James non fu più in grado di continuare.
Sirius scoppiò a ridere e fischiò. -Mi sa che ce l'hai fatta, sai. Finalmente la Evans si è piegata al fascino di James!
E anche lui non poté trattenere una risata.


Continuarono a ridere, a festeggiare, a prendersi in giro fino a notte fonda.
James e Sirius si ubriacarono, ma Prongs non poteva fare a meno di ritornare incredibilmente lucido tutte le volte che i suoi occhi si posavano su quel giglio bianco che sembrava osservarlo e sorridergli.

   
 
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