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Autore: telesette    31/03/2011    1 recensioni
Sulle note della canzone di Antonello Venditti, SETTEMBRE, Zelgadis e Amelia alle prese con un momento dolcissimo di amore e di tenerezza, nell'abbraccio di una notte che durerà per sempre...
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Zelgadis Greywords
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
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( intro musicale )

 http://www.youtube.com/watch?v=F30LNpq7utE

 

Zelgadis arrossì vistosamente, quando Amelia appoggiò la testa contro la sua spalla. Non si aspettava certo una cosa del genere ma, prima che potesse fare o dire qualcosa, si rese conto che la giovane principessa di Seillune si era già addormentata profondamente. Sulle prime Zelgadis rimase... di sasso ( niente di strano, in effetti ), ma a poco a poco i morbidi capelli della ragazza scivolarono e lui si ritrovò costretto a sostenerla, per evitare che cadesse. Entrambi rimasero così abbracciati e, dopo un attimo di smarrimento, Zelgadis non poté fare a meno di sorridere.

 

Stai con me

com'è difficile

stringerti a me

con tutta l'anima

restiamo insieme fino a quando gli occhi tuoi

ancora chiusi troveranno gli occhi miei...

 

Mentre la osservava, Zelgadis non poté fare a meno di notare la sua espressione indifesa... così diversa da quella che aveva di solito, quando snocciolava i suoi interminabili monologhi sulla giustizia. Ora che la stringeva a sé, sembrava proprio una dolce fanciulla come tante; eppure la chimera non poté fare a meno di sentire un piacevole calore in fondo al cuore. Senza dubbio Amelia gli era molto cara; non solo perché, insieme a Lina e Gourry, era tra i pochi che non lo vedevano come un mostro; oltre a questo, anche se lui non lo avrebbe mai ammesso, si era sinceramente affezionato a quell'adorabile pasticciona. Amelia mormorò qualcosa nel sonno, Zelgadis la strinse dolcemente, senza svegliarla, e si abbandonò a quella piacevole sensazione.

 

Stai con me

per ogni lacrima

che cade giù

da questa nuvola

Quando la notte piano piano finirà

chissà chi è il primo di noi due che parlerà...

 

Amelia continuava a dormire, sentendosi protetta e al sicuro, nelle forti braccia di Zel. La chimera le sfiorò appena la guancia, così da toglierle una ciocca di capelli che le era scivolata in bocca, e rimase fermo a pensare per qualche istante. Era da tanto tempo ormai che non provava più una simile sensazione eppure, accanto ad Amelia, si sentiva felice... Dopo tutte le avventure trascorse insieme, aveva imparato a conoscerla e ad apprezzarla in un certo senso ( anche se il più delle volte gli faceva perdere la pazienza fino ad esasperarlo ). L'idea di viaggiare solo, come era solito fare il più delle volte, di colpo si faceva più difficile da considerare; non voleva separarsi da lei, non ancora...

 

Settembre poi ci prenderà

coi suoi venti di pioggia vincerà...

 

Improvvisamente si alzò il vento e Amelia rabbrividì di freddo. Tuttavia Zelgadis la strinse a sé e, a contatto con quel piacevole tepore, la ragazza sorrise felice.

 

Adesso no,

ferma il tuo attimo,

stringiti a me

per questo secolo

quando la musica pian piano finirà,

come un miracolo poi l'alba nascerà… 

 

Il respiro di lei era leggero, Zelgadis poteva sentirlo chiaramente anche senza il suo udito particolare. Era come se il tempo si fosse fermato: in quella notte calma e silenziosa, Zelgadis stringeva a sé una delle gioie più belle della sua vita; tante volte aveva visto Amelia felice, arrabbiata, triste, spaventata... ora invece era serena, tra le braccia dell'uomo che amava. Che cosa le avrebbe detto, una volta che si fosse svegliata ? Avrebbe avuto il coraggio di confessarle apertamente i suoi sentimenti ? Forse, o forse no... qualcosa di speciale stava accadendo quella notte, Zelgadis lo sapeva, ma l'importante per lui era restarle accanto.

 

Restiamo insieme

fino a quando gli occhi tuoi

ancora chiusi

troveranno gli occhi miei

Settembre non ci troverà,

coi suoi venti non può,

non vincerà...

 

Le ore trascorsero lente. La notte passò via veloce, così com'era venuta, e le prime luci dell'alba sfiorarono il volto di Amelia ancora addormentata. La ragazza cominciò a muovere appena le sopracciglia; Zelgadis sapeva di doversi staccare ora da lei, onde evitare una situazione alquanto imbarazzante, ma non poteva... non voleva! Ora che Amelia si stava svegliando, voleva che lo guardasse, come soltanto lei sapeva guardarlo: con occhi colmi di affetto, così come lui la stava guardando adesso, gli stessi occhi che si era scoperto ad amare proprio quella notte.

 

Adesso sì

tutto è possibile

farlo così

con tutta l'anima

quando la musica pian piano finirà,

chissà chi è il primo di noi due che parlerà...

Come aprì gli occhi e vide il volto sorridente della chimera, Amelia arrossì ma non disse nulla. In effetti non c'era molto da dire, lo sguardo di entrambi parlava chiaro: Zelgadis era lì accanto a lei, non era un sogno, era reale... Prima che qualcuno o qualcosa potesse rompere il silenzio di quel momento, lui la baciò dolcemente sulle labbra. Amelia lo abbracciò a sua volta, con tutta sé stessa, e Zelgadis capì che non si sarebbero mai più lasciati.

 

   
 
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