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Autore: Sakurina    05/04/2011    2 recensioni
Un anno dopo la battaglia finale dei Cybodies, i componenti dell'ex brigata Kiraboshi Juuji e il Bel Ragazzo Galattico si ritrovano a dover affrontare il futuro e la loro giovinezza.
Ma sarà difficile affrontare i fantasmi del passato, i dolori del presente e le incertezze del futuro.
Cap #1: Filament.
Cap #2: Adult Bank.
Cap #3: Bougainvilleae.
Cap #4: Science Guild.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Prologo

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Mau yuki wa, hoshi no kakera.

[The fluttering snowflakes are pieces of the stars.]

tentai ni te wo nobashite

[If you reach out to the skies.]

ikigau negai kanjiteiru ne

[You feel wishes come and go.]

subete wa ima monocrome no naka.

[All caught in a Monochrome.]

 

Le note di quella canzone si disperdevano nel cielo, bruciando nel rossore del tramonto, annegando nel mare tinto del color del sangue, confondendosi fra le risate risonanti della gioventù risplendente della scuola.

Ma che cos’era una semplice canzone, cantata al vento, coperta dal frastuono delle onde, in una piccola isola accesa a festa? A chi sarebbe potuto importare di quel canto malinconico che si innalzava dal porticciolo dell’isola? Chi si sarebbe fermato a prestare attenzione a quell’umile voce che cercava di farsi spazio nel cuore egoistico della gente?

Eppure un pittore su un promontorio fermò la sua mano dal dipingere la sua opera.

Eppure un giovane sprizzante di vita sospese la sua attiva voglia di aiutare per la festa.

Eppure una silenziosa studentessa seduta fra le colonne di un antico santuario abbandonò il suo libro.

Eppure una ragazza dai lunghi capelli rosati appena scesa dal battello arrestò la sua camminata leggiadra per voltarsi verso quella graziosa signorina che, seduta sul molo, intonava con grazia quella canzone che in quella calda sera primaverile riusciva a toccare il cuore di alcuni eletti che vivevano la loro giovinezza su quell’isola illuminata dalle stelle.

 

«««

 

«Filament«

 

Certo era che quel grazioso canto non riuscì a giungere alle orecchie dell’ormai ex-rappresentante degli studenti. Del resto come avrebbe potuto?

Quella sera, la sua ultima sera, Benio Shinada era troppo presa dal suo mondo, dai suoi pensieri, dalle sue mille cose da organizzare per poter sprecare preziosi minuti di vitalità nel fermarsi ad ascoltare una stupida canzone cantata da chissà chi.

Quella era la sua dannatissima ultima sera.

Un anno era passato dallo scioglimento della Brigata Kiraboshi Juuji.

E lei – che non sapeva che farsene del tempo morto nella sua vita – aveva cercato in ogni modo di colmare quel vuoto creato dall’assenza di missioni segrete extrascolastiche impegnandosi al massimo e dedicando tutta se stessa al ruoto di rappresentante – diventando il peggior incubo di tutti gli studenti – e al club di kendo.

E quel dannato anno era passato più in fretta di quanto potesse rendersene conto.

La primavera era arrivata, portando con sé la festa dei diplomi.

Festa dei diplomi. Niente più scuola. Niente più posto al dormitorio. Iniziare a vivere una vita adulta al di fuori del contesto scolastico.

Ergo, iniziare una nuova vita.

Benio trasse un lungo sospiro, nascondendosi nella penombra degli alberi creata dal tramonto.

Si appoggiò ad un tronco con la schiena, lasciandosi scivolare verso il basso con aria esausta. E in effetti, lo era per davvero.

Aveva organizzato tutto alla perfezione: tutti gli studenti dell’ultimo anno sarebbero stati entusiasti di quel party d’addio. Addio. Come suonava male, quella parola.

Tutti ne sarebbero stati entusiasti, tranne lei. Ecco cosa le diceva il suo cuore, che le palpitava debole in petto, e ogni battito non era altro che una spina che le si ficcava sempre più in profondità, spezzandole il respiro e lasciandole uno strano senso di bruciore negli occhi.

Avrebbe voluto piangere. Ma a che scopo?

Fare la bambina per sempre non le sarebbe servito a nulla.

Doveva crescere, lasciarsi alle spalle i dolci ricordi scolastici e affacciarsi ad una nuova avventura.

Ma quanto era doloroso abbandonare quella vecchia.

Era la fine, l’ora degli addii, l’inizio di una nuova vita.

Chiamatela come volete…

“…ma per me è solo un grande vuoto senza senso.” Singhiozzò infine Benio, liberandosi ad un pianto solitario in quel buio angolino di giardino dimenticato da tutti.

Forse non proprio tutti.

“E io che credevo che volessi completare la tua collezione di baci in gran bellezza, questa sera.

All’udire quella voce roca, profonda, canzonarla all’improvviso alle sue spalle, la ragazzina balzò in piedi di scatto, senza però voltarsi.

“Che cavolo vuoi, Tetsuya?!”

“Mi scusi rappresentante, non volevo irritarla. Cantilenò lui, appoggiandosi al tronco di profilo e incrociando le braccia al petto, gli occhi chiusi quasi a finger indifferenza.

“Non dovresti esser ad aiutare George con i preparativi per la festa?”

“Sai benissimo anche tu che è tutto pronto in ogni minimo particolare. Al massimo io e George potremmo aver piazzato qualche scherzetto in giro per rovinare la tua festa a dir poco maniacale.”

Mpf, fate come vi pare. Se poi rischierete di morire per mano mia… beh, siete coscienti di esservela cercata. Benio ringhiò contrariata, tornando a sedersi ai piedi dell’albero, percependo la rassicurante presenza dell’amico d’infanzia alle sue spalle.

“In realtà George è andato a parlare a quella ragazza del primo anno con cui usciva recentemente per salutarla… visto che abbiamo fissato la partenza per domani pomeriggio, sai. Le spiegò il ragazzo, e l’iniziale ironia dalla sua voce svanì per lasciar spazio ad una serietà velata da una leggera malinconia.

“Oh, capisco.”

“Sai… essendo l’ultimo giorno di scuola per noi… pensavo fossi andata a cercare il tuo amato Sugata-kun per strappargli un ultimo bacio per la lunga collezione di Scarlet Kiss.

Un sorrisino amaro si spaziò sulle labbra di Benio.

“Ormai la collezione di Scarlet Kiss è finita da molto tempo. E credo che da oggi, finirà per sempre. Non posso certo continuare a baciare ragazzi come hobby per tutta la mia vita. Potrei perdere credibilità…!”ridacchiò la ragazza, eppure non riusciva a mascherare la sua voce ancora un po’ tremante.

“Capisco.” Sussurrò Tetsuya, impassibile.

A quel punto, un pesante silenzio calò fra i due. Cosa che accadeva assai raramente, soprattutto fra loro due, la cui loquacità non lasciava mai spazio a momenti vuoti. Eppure, ora… era chiaramente la fine. Era anche la loro fine.

La mattina seguente George e Tetsuya se ne sarebbero andati – anche loro – su quel maledetto battello, alla conquista di una vita indipendente e del successo sulla terraferma. Lontano dall’isola. Lontano da lei.

Addio.

“E tu non avevi niente di meglio da fare che venir qui? Non hai nessuna cara ragazza del tuo cuore da andare a salutare nel tuo ultimo giorno sull’isola?!” sbottò Benio improvvisamente, straziata da quella situazione che la tormentava dentro.

Tetsuya aprì finalmente gli occhi, per posarli sulla piccola sagoma della ragazzina rannicchiata ai suoi piedi. Piccola, graziosa, tremante, risplendente di vita e di luce proprie. Come il primo giorno, sebbene quello fosse l’ultimo.

“Beh, ma è quello che sto facendo.”

Il cuore di Benio, avvolto dalle tenebre solitarie, ebbe un sussulto. E i suoi occhi ripresero a piangere, come se non lo facessero da molti anni anziché pochi minuti. Quell’idiota patentato aveva davvero intenzione di abbindolarla sfoderando le sue migliori frasi da cascamorto?!

“Tetsuya, razza di idiota, si può sapere cosa vai dic—“

Ma le parole non riuscirono più ad uscire dalle sue labbra tinte di rosa dal lucidalabbra alla – Tetsuya lo stava ben scoprendo – ciliegia.

Benio rimase paralizzata, trovandosi inaspettatamente tra le braccia del suo amico, rapita in un bacio che era quanto di più elettrizzante e travolgente avesse provato prima di allora – anche più della loro prima volta.

Avrebbe voluto picchiarlo, sfondarlo di sberle e calci, torturarlo in ogni maniera possibile. Ma in realtà non fece altro che abbandonarsi completamente a lui, e lasciare che quella strana passione le bruciasse da dentro, infiammando come il tramonto ogni sentimento negativo che la pervadeva in quell’ultima notte.

Fu quasi agghiacciante interrompere quel contatto così intenso che aveva creato una specie di connessione fra le loro due anime – entrambe sofferenti, malinconiche, sole.

“Tetsuya, ma che cavolo hai…”

Sai qual è il tuo problema, Benio? Che hai sempre voluto far tutto tu: decidere tu, scegliere tu, fare come volevi tu. Ma è ora che Scarlet Kiss impari a farsi baciare, piuttosto che continuare a prendere l’iniziativa da sola.

“Tu sei scemo. Perché diavolo tiri fuori queste cose l’ultimo giorno?!” ringhiò Benio, sollevandosi e tirando su Tetsuya per il colletto, sbattendolo contro il tronco “A te mancano le due ruote motrici del cervello. Tu… tu sei un maledetto egoista! Domani te ne andrai, ve ne andrete e mi lascerete qui da sola… e io sto facendo di tutto per non farvi pesare la vostra scelta, eppure voi… tu… che diavolo ti passa per il cervello, eh, Tetsuya?! Perché vuoi distruggermi in questo modo?!

“Strano, non avevi mai fatto tutte queste storie per un bacio. La punzecchiò lui, ricevendo per risposta un bello schiaffo in volto, senza troppa cortesia. 

“Vai al diavolo, cretino!” sbottò Benio con voce rotta dall’ennesima crisi di pianto nervoso in arrivo.

Si voltò di scatto, allontanandosi dall’amico d’infanzia senza dire una parola in più.

“Benio… lo sai che se solo volessi potresti venire via con noi.”

“Non mi pare di esser stata invitata da nessuno dei due. E comunque non se ne parla nemmeno, cosa verrei a fare sulla terraferma?!”

E perché, restando sull’isola che cosa faresti?”

Benio non rispose. Lanciò un ultimo sguardo ricolmo di un triste risentimento verso l’amico, per poi voltarsi e correre via verso l’interno della scuola.

Mpf, stavolta sapeva di ciliegia e lacrime.

 

«««

 

 

« Coming next: Adult Bank «

 

 

 

Grazie a tutti coloro che vorranno commentare o che semplicemente leggeranno ^.^

La passione per Star Driver è stata veloce, intensa e sconvolgente, e dopo l’ultima puntata lasciata così in sospeso la mia mente non è riuscita a star tranquilla e ha dovuto elaborare una fine integrativa per la vita dei nostri adorati personaggi sull’isola. ç_ç

E non potevo non dedicare il primo capitolo di questa breve raccolta alla mia coppia preferita – anche se non molto considerata, ahimè ç_ç - la BenioxTetsuya <3

Al prossimo capitolo!

Luly

  
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