sono jasmine romero, sono passati due anni da quel maledetto giorno in cui ho perso la mia migliore amica, tutti dicono che è morta, ma io non so perché sento che non è così, noi due eravamo molto legate e sono sicuro che se le fosse successo qualcosa, se fosse veramente morta, io l’avrei saputo all’istante, con certezza, ora, problemi in città ce ne sono di meno e io posso svolgere a pieno il mio lavoro di mamma, mia figlia alai a 5 anni, e ora sto andando a prenderla con mio marito alla stazione, già, mio marito, da quando thiago è scomparso non è più lo stesso, loro erano come fratelli e ora lui è diverso, come se ne mancasse una parte, fortunatamente però quando è con sua figlia quella parte ritorna momentaneamente. Arrivo all’asilo per prendere mia figlia, entro dentro la scuola e vado dalla sua insegnante
-salve tina, sono venuta a prendere alai!-
-si ecco, ora viene- dice l’insegnante tornando in classe
-mammaaaaa- dice lei correndomi in braccio con il suo sorrisino stupendo
-amore, come è andata oggi a scuola? Ti sei divertita?- le dico mentre ci dirgiamo verso la macchina, la metto nel seggiolino e poi vado al volante
-allora tesoro?- dico io prima di partire
-bene, mammina, mi sono fatta male, però poi mi sono curata-
-ah, ..tesoro, se non in caso di emergenza non usare i tuoi poteri in pubblico per favore
-si mammina- dice prima di sbadigliare e addormentarsi
Sto per arrivare a casa, che è ormai il quartier generale del nostro gruppo, è un palazzo, io e tacho abitiamo al primo piano, vale e rama al secondo, la sala dove ci riuniamo per discutere è al quarto piano e al terzo c’è la casa di mar e thiago, nella quale non entriamo da due anni.
Giro in una via e mi trovo di fronte a uno strano essere, un ‘oilos (ho usato le prime lettere che ho premuto sulla tastiera XD), uno scagnozzo del nostro nemico, conosciuto come l’angelo caduto, pargheggio la macchina scendo e inizio a combattere, prima di farlo tocco mia figlia per prenderne temporaneamente i poteri e attivo il cerca persone e chiamo gli altri, devono sbrigarsi a venire nel caso in cui ne arrivassero altri
Bene, uno contro uno , io contro lui, inizio ad avvicinarmi, tiro un pugno da lontano provocando uno spostamento d’aria che appena tocca l’oilos lo ferisce, poi inizio a corrergli in contro, lo sfioro e , muore, pieno di ferite, poi mi giro verso la macchina, e vedo un altro oilos dirigersi verso la mia macchina, verso mia figlia, come ho fatto a non accorgermene, inizio a correre, ma lui e più vicino di me, arriva allo sportello poi all’improvviso vedo che viene lanciato in aria, è mio marito, il mio tacho, che arriva giusto in tempo per salvare sua figlia
-non osare toccarla- dice urlando, io poi corro vicino all’oilos atterrato vicino a me, lo tocco e grazie ai poteri di mia figlia uccido anche quello, poi torno alla macchina,abbraccio tacho
-grazie amore, questa volta ho davvero temuto di non farcela- dico io iniziando a piangere
-non ti preoccupare, io sono qui a proteggervi entrambe- poi mi stacco
-come hanno fatto a trovarti?- mi chiede
-penso che mi seguano da scuola, dove la piccola ha usato i suoi poteri- dico io preoccupata – e se è così vuol dire che sono diventati più forti, che hanno imparato a sentire i poteri degli altri, come solo mar sapeva fare-
Saliamo in macchina e torniamo a casa