Quando il fandom ti chiama non puoi non rispondere! The Fandom Show, è un'idea del « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
Tipologia:Drabble Shot
Genere: Angst
Rainting: PG_13 (Parental Guide Suggested)
Warning: POV
Paring: Canon
Personaggi: Migliore amico del protagonista
Random: Narratore esterno onnisciente
N/A
Amo alla follia Orgoglio e Pregiudizio e speravo di avere l’occasione di poter scrivere su Elisabeth e il Darcy, ma mi piace molto anche questa coppia. Charles e Jane sono adorabili <3
Quando l’amore fa male
L’Hertfordshire, ad ogni iarda di terreno guadagnata dai cavalli, si trasformava in un ricordo, di riccioli chiari e sguardi cristallini.
Con malinconia il giovane osservava il paesaggio, coperto da un leggero e impalpabile velo di pioggia. Il cielo plumbeo stonava con l’intenso verde smeraldo della brughiera, ci faceva a pugni e gli ricordava il suo stesso stato d’animo.
«Charles, un po‘ di contegno, per cortesia.», ruppe il silenzio sua sorella, tornando subito dopo al suo libro.
Ma il giovane neanche l’ascoltò e, in maniera per niente elegante, sprofondò ancora di più sul sedile. La consapevolezza che molto probabilmente non avrebbe mai più rivisto Jane Bennet gli appesantiva cuore e membra.
Il cielo di Londra era di un cupo grigio e a guardarlo Charles vi ritrovò, ancora una volta, il suo umore.
In molti gli avevano chiesto cosa fosse successo: l’ultima volta che era stato nella capitale era allegro e affabile, ora invece sembrava privo di quella scintilla vitale che tanto lo caratterizzava. Pareva svuotato della sua consueta felicità e pieno di una nuova, pesante e opprimente tristezza.
Dove aveva lasciato il suo sorriso?, questo si chiedevano.
«Colpa dell’Hertfordshire», rispondeva per lui sua sorella, con voce annoiata e vagamente seccata. Già, colpa dell’Hertfordshire. Era lì che aveva lasciato tutta la sua felicità. E ormai ne era certo, anche il suo cuore.
Jane Bennet era tutto ciò che in quel momento desiderava - di cui aveva bisogno - e che però non poteva avere. Avrebbe voluto sfiorarle la mano candida e avvicinarsi a lei, per sussurrare al suo orecchio due parole che l’laverebbe fatta arrossire: allora lui l’avrebbe guardata e l’avrebbe trovata ancora più bella, terribilmente attraente con quel tenue porpora a colorarle le gote.
Avrebbe voluto dirle che era splendida, come nessun’altra donna al mondo. Più bella di Georgiana. Più amorevole e dolce. Delicata e forte allo stesso tempo. Unica. Speciale.
«Ti amo.», sussurrò al vento con voce strozzata, «Ti amo.», ripeté soffocando le lacrime.
Ma nessuno rispose.
Charles amava troppo Jane per sperare, fosse solo per un istante, che anche lei provasse lo stesso struggimento che lo rendeva solo una pallida e sbiadita copia del bel giovanotto che era.
Disposto a sopportare il suo dolore, non sarebbe stato in grado di reggere la consapevolezza che era fonte di dolore per l’amata primogenita dei Bennet.
Anche a costo di aumentare il suo tormento, sperava che Jane in quel momento stesse sorridendo felice. Si sarebbe odiato ancora di più se avesse saputo il bel viso della giovane arrossato da infelici lacrime.
Certo, non poteva sapere che il domani sarebbe stato molto più roseo di quanto il presente faceva presagire.