14/04/2011
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- XVI -
Contemplation
Contemplation
Sulle note incerte di un
violino i miei occhi contemplano
il nulla, scendendo in
profondissimi abissi di dolore
e disincanto che marciscono il
mio animo di candida rosa solitaria.
Sento ogni nota vibrare in me e
la loro eco risuona nel mio
petto come passi incerti in una
stanza vuota e disadorna
che pur ancora brama la luce e le
danze, il canto e la vita.
Le mie pulsioni combattono fra
loro danzando sulle note di
questo violino, mio solitario
compagno, in questa notte nella
quale i miei occhi non riescono
a vedere nč la luna nč le stelle
ed il mio cuore sembra la
fumante rovina di una cittą data
alle fiamme da un tiranno pur troppo
ben conosciuto e temuto: č colui
che ora con una penna tagliente come
mille spade tormenta il mio animo
facendone fuoriuscire anche queste ultime
tristi gocce nere che dapprima
librandosi in aria come passeri che
fuggono dagl'infuocati colpi del carnefice,
infine cadono mesti e privi di ogni
vigore su questo foglio.
Contemplation sur "Sonata a tre in La maggiore per due violini e basso continuo" de Arcangelo Corelli.
Questa poesia partecipa al The One Hundred Prompt Project con il prompt "05. notte".
