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Autore: giocacolvento    20/04/2011    3 recensioni
l'ho scritta in un giorno di sole, mentre ero stesa su di un prato e il vento mi accarezzava i capelli, è più che altro la rappresentazione di quello che provavo in quel momento, ma potrebbe essere anche un mito antico che parla della dea Inoe, lo spirito del vento.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Scopo del Vento



C'era una volta Inoe, lo spirito del vento, lei volava libera sul mondo, vagando tra le montagne e sui prati, accolta con sollievo e gioia dai contadini quando portava per mano Lept, la pioggia, temuta quando manifestava la sua collera e si tramutava in Eol, distruttrice invisibile.
Inoe era colei che muoveva il creato, senza di lei i capelli delle amanti sarebbero stati fermi, piatti e pesanti, e gli uccelli non avrebbero giocato nel cielo rallegrando i cuori, e i cappelli delle dame non sarebbero volati via fornendo un'impresa cavalleresca ai gentiluomini. Senza di lei non avrebbero respirato così profondamente i sognatori e non sarebbero nati i loro sogni, senza di lei il sole non sarebbe stato un sollievo ma un fastidio e l'autunno non sarebbe stato altro che la morte delle piante, mentre era la danza delle foglie.

Ma questo Inoe non lo sapeva, lei vagava per noia, per solitudine e perché non sapeva fare altro che esistere.
Un giorno Sepi, custode e scrittrice del libro del fatto, colei che abita il giardino senza tempo, mentre scriveva un'altra pagina dell'infinita storia della vita, fu baciata dal suo amante, Kamps, l'ispirazione, il bacio fu talmente intenso e passionale che Sepi, stringendo i libro del fatto, ne strappò una pagina che, mentre cadeva, fu raccolta da Inoe.
Nel suo vagare Inoe decise di alleviare la noia esaminando la nuova cosa perduta che aveva raccolto nel suo mantello, ne aveva molte con se, la prese e iniziò a leggere:

C'era una volta Inoe, lo spirito del vento...

Gli occhi si riempirono di stupore e grande fu la sua gioia nel trovare il suo scopo, si guardò attorno come mai aveva fatto prima e vide l'erba sotto di sé ondeggiare, i bambini giocare con gli aquiloni e le nuvole aggrappate al suo manto.
Nessuno si accorse del cambiamento, perché nulla era cambiato, ma qualcosa si, anche se solo per lei.
E continuò vagare per l'eternità, muovendo i capelli delle amanti e dando sogni ai sognatori.

  
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