Comunque ^^”…
Spero vi piaccia questo prologo!
Le 6.00 di mattina. Domenica.
Fubuki, ovviamente, è ancora a letto e dorme tranquillo. Nessun suono nella stanza, tranne il ronfare tranquillo del ragazzo; nessun suono fuori, tranne il dolce canto degli uccellini.
“Che giornata noiosa” penserete voi. Ehm… bheee… vi sbagliate, ma comunque non è mio dovere decidere ^^.
Ad un tratto, il suono del campanello irruppe nella stanza a interrompere la monotonia di quella mattinata.
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiin! Driiiiiiiiiiiiiiiiin!
<< Uffi… ma chi è a quest’ora? >>.
Si alzò svogliatamente e si diresse verso la porta d’ingresso. La aprì.
<< Si? Oh… ciao, Gouenji. Che ci fai qui? >>
<< No, niente, mi chiedevo se volevi allenarti un po’ con me >> (Ma che scusa originale… N.d.Me)
<< Allenarmi con te? Mmh… si, va bene. Aspetta che mi cambio. Prego, entra >>.
Gouenji entrò. << Carina casa tua >>. In effetti, era davvero carina: tenuta bene, in ordine e arredata decisamente con buon gusto.
<< Grazie. Bhe, puoi sederti un attimo sul divano, mentre aspetti >>.
Gouenji si accomodò sul divano bianco; Fubuki andò in camera sua a cambiarsi.
Arrivato a metà “dell’opera”, con addosso in pratica solo dei pantaloncini, indovinate chi entrò?
Si, esatto. Proprio Gouenji.
<< Oh, scusa Fubuki >> si scusò leggermente imbarazzato
<< No, fa niente. Comunque, cosa c’è? >>
<< No, volevo solo chiederti se per te andava bene, anche perché se non ti va bene fa niente. Torno dopo >>
<< No, no. Non ti preoccupare. A me va bene, davvero >> e con questo iniziò ad infilarsi la maglietta. Quando uscì con la testa dalla maglia, però, con un improvviso strattone, fu scaraventato sul letto.
<< G-Gouenji, ma che… >>
<< Scusa, Fubuki… >> si scusò debolmente Gouenji, << N-Non ho saputo resistere… >> ed iniziò a ritirarsi.
(Ma Gouenji! Lasci un’opera a metà?! N.d.Me)(Ma si capiva da lontano un miglio che non voleva! N.d.Gouenji)(Bheee… *inizia a camminare con fare misterioso* Vedrai… N.d.Me)(!?! N.d.Gouenji)
<< N-No, fa niente. Può capitare ^///^” >> (Certo… come no N.d.Me)
<< No… scusa >>
<< Va bene, ma… ora scendi dal mio letto? >>
<< Oh… certo >> e iniziò a scendere, imbarazzatissimo.
<< Un attimo! >> esclamò Fubuki, prima che l’altro se ne andasse, << G-Gouenji… io… ti piaccio? >>
La domanda improvvisa lasciò spiazzato il ragazzo. Gli piaceva, gli era sempre piaciuto, sin dalla prima volta. Ma non aveva mai trovato il coraggio di dirglielo e non poteva… non doveva aspettare oltre.
<< Si, Fubuki. Tu mi piaci >>
Bhe, è un po’ cortino come prologo e non l’ho nemmeno scritto benissimo, ma i prossimi capitoli li scriverò meglio, promesso! ^^
Kiss,
Evilangel98