Prompt: “Senilità” di Rota
Fandom: Vassalord
Personaggi: Charles J. Chrishunds, Johnny Rayflo
Genere: comico
Rating: verde
Avvertimenti: flashfic, shonen ai (nascosto)
Disclaimer: di Nanae Chrono
Note: ...nulla da dichiarare, a parte che floflo è la mia anima gemella (di cretinate...). Grazie a Rota per avermi consigliato il titolo. xD
Riassunto: Cherry non lo sta guardando; è voltato verso la porta socchiusa, e si sta sistemando la camicia con gesti fin troppo misurati. Si sofferma ad osservare quelle spalle, quelle spalle che fino a poco fa stava stringendo con tutto se stesso, mentre il sangue gli veniva portato via da labbra voraci e calde.
Sono belle le spalle di Cherry alla vista, ma deve dire che al tocco sono ancora meglio; decisamente meglio.
Senilità
Si rigira tra le
lenzuola, a fatica,
lasciando che il tessuto leggero gli scivoli sulla pelle nuda, creando
un piacevole contatto dal lontano sapore di una carezza, fino a
trovarsi supino.
Allunga il collo oltre il bordo del materasso, e lascia ciondolare la testa all'ingiù, puntando gli occhi su di lui.
Cherry non lo sta guardando; è voltato verso la porta socchiusa, e si sta sistemando la camicia con gesti fin troppo misurati. Si sofferma ad osservare quelle spalle, quelle spalle che fino a poco fa stava stringendo con tutto se stesso, mentre il sangue gli veniva portato via da labbra voraci e calde.
Sono belle le spalle di Cherry alla vista, ma deve dire che al tocco sono ancora meglio; decisamente meglio.
Decisamente meglio far scorrere su quelle spalle ampie le proprie dita, le proprie mani, e scendere giù giù, lungo i solchi della colonna vertebrale, sempre più giù, fino ad arrivare molto in giù, tanto in giù, giù giù, e la vista non è per niente male.
È a quel punto che Cherry si gira, e lo guarda.
Guarda... lo scruta, gli pianta due pupille nere come la pece più o meno all'altezza del cuore, trasforma quegli occhi in due fessure dalle quali lancia frecce avvelenate che gli trapassano il corpo e lo fanno soffrire di dolore, due occhi maligni, terrificanti, pieni di cose brutte e cattive...
Sì, insomma, quando Cherry lo coglie in fallo assume una faccia spaventevole; Rayflo giurerebbe che sia avvolto da un'aura maligna e spettrale.
E allora non gli rimane che la cosa più sensata da fare, lì, abbandonato sul letto, senza possibilità di scampo e con il dolore che gli attraversa il corpo.
“Cherry! - miagola - Non abbandonarmi qui, al freddo e al gelo! Ho bisogno di te.” Allunga le braccia, e quasi meccanicamente, come mosso da un ordine non detto, Cherry si volta verso di lui, comincia ad avanzare verso di lui.
E Rayflo giurerebbe di aver visto qualcosa cambiare, in quello sguardo prima così duro, e cattivo, e diventare più morbido, più comprensivo, più dolce...
Fino a quando la suola di una scarpa non si avventa sul suo viso, sul suo bellissimo viso, schiacciandogli indecorosamente il naso.
E una voce fredda e cattiva, come solo può essere quella di Cherry, gli arpiona il cuore con crudele verità.
“Ti si è solo bloccata la schiena. Piantala di lamentarti e la prossima volta non fare certe mosse avventate. Sei vecchio.”
E poi lo lascia lì, su quel letto, un'impronta sul viso e la schiena bloccata, incapace di rialzarsi nemmeno fosse una tartaruga alla rovescia.
Come è cattivo Cherry...
Allunga il collo oltre il bordo del materasso, e lascia ciondolare la testa all'ingiù, puntando gli occhi su di lui.
Cherry non lo sta guardando; è voltato verso la porta socchiusa, e si sta sistemando la camicia con gesti fin troppo misurati. Si sofferma ad osservare quelle spalle, quelle spalle che fino a poco fa stava stringendo con tutto se stesso, mentre il sangue gli veniva portato via da labbra voraci e calde.
Sono belle le spalle di Cherry alla vista, ma deve dire che al tocco sono ancora meglio; decisamente meglio.
Decisamente meglio far scorrere su quelle spalle ampie le proprie dita, le proprie mani, e scendere giù giù, lungo i solchi della colonna vertebrale, sempre più giù, fino ad arrivare molto in giù, tanto in giù, giù giù, e la vista non è per niente male.
È a quel punto che Cherry si gira, e lo guarda.
Guarda... lo scruta, gli pianta due pupille nere come la pece più o meno all'altezza del cuore, trasforma quegli occhi in due fessure dalle quali lancia frecce avvelenate che gli trapassano il corpo e lo fanno soffrire di dolore, due occhi maligni, terrificanti, pieni di cose brutte e cattive...
Sì, insomma, quando Cherry lo coglie in fallo assume una faccia spaventevole; Rayflo giurerebbe che sia avvolto da un'aura maligna e spettrale.
E allora non gli rimane che la cosa più sensata da fare, lì, abbandonato sul letto, senza possibilità di scampo e con il dolore che gli attraversa il corpo.
“Cherry! - miagola - Non abbandonarmi qui, al freddo e al gelo! Ho bisogno di te.” Allunga le braccia, e quasi meccanicamente, come mosso da un ordine non detto, Cherry si volta verso di lui, comincia ad avanzare verso di lui.
E Rayflo giurerebbe di aver visto qualcosa cambiare, in quello sguardo prima così duro, e cattivo, e diventare più morbido, più comprensivo, più dolce...
Fino a quando la suola di una scarpa non si avventa sul suo viso, sul suo bellissimo viso, schiacciandogli indecorosamente il naso.
E una voce fredda e cattiva, come solo può essere quella di Cherry, gli arpiona il cuore con crudele verità.
“Ti si è solo bloccata la schiena. Piantala di lamentarti e la prossima volta non fare certe mosse avventate. Sei vecchio.”
E poi lo lascia lì, su quel letto, un'impronta sul viso e la schiena bloccata, incapace di rialzarsi nemmeno fosse una tartaruga alla rovescia.
Come è cattivo Cherry...