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Autore: Fanny Jumping Sparrow    27/04/2011    11 recensioni
Una breve one shot su Jack e Angelica!
Fa un caldo cane, come quasi tutto l’anno ai Caraibi.
O come tutte le volte in cui pochi centimetri d’aria ci separano …
… O come tutte le volte che mi riempio lo stomaco di rum.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelica, Jack Sparrow
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Always have, always will.'
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Salve care lettrici! Anzichè postare un nuovo aggiornamento della mia long fic, oggi voglio proporvi questa breve creazione che mi è stata ispirata da alcune scene dei trailers e delle clip del quarto film di Pirati dei Caraibi! Ovviamente le frasi successive alle prime due sono di mia invenzione.
Non so voi, ma la coppia Jack ed Angelica inizia già a piacermi molto, vi suggerisco anche questo link per vederli insieme in una nuova clip.
http://www.youtube.com/watch?v=2hJfdEodoC8

E ovviamente aspetto i vostri commenti!
Alla prossima!




True love

- Non eri molto appropriato, come mio primo ufficiale …
- Sono stato il primo? – esclamo con evidente ironia, anche se in me c’è anche della sana e sincera curiosità.
Subito tu distogli gli occhi, scuri e misteriosi come il mare di questa notte senza luna.
Poggio un gomito alla ringhiera, mettendomi alla tua destra e, sbirciandoti ancora di sottecchi, butto giù un lungo sorso di rum, deglutendo rumorosamente per poi asciugarmi la bocca con la manica della camicia.
Fa un caldo cane, come quasi tutto l’anno ai Caraibi.
O come tutte le volte in cui pochi centimetri d’aria ci separano …
… O come tutte le volte che mi riempio lo stomaco di rum.
Mi accorgo di colpo che mi stai fissando, un’espressione enigmatica e sorniona, come avessi intuito i miei pensieri confusi, ed un sorriso sottile ti si dipinge sul volto, facendo affiorare parole che mai avrei creduto di sentirti pronunciare con tanta, forse finta, malinconia mista a provocazione: - Ti ho pensato molto in questi anni. E tu?
Riacquisto lucidità e destrezza, spostando lo sguardo sulle assi del ponte, stranamente e sfortunatamente deserto: - Ho avuto così tanti pensieri a cui pensare che … non ci penso se ho pensato anche te – concludo sarcastico, scrollando le spalle.
Con indice e pollice mi tiri improvvisamente le treccine del pizzetto, come ad infliggermi una leggera, dolce minaccia: - Pensieri con le ciglia lunghe? – mi interroghi severa e inutilmente offesa, rilasciandomi.
- La lista è lunga e non intendo tediarti, mia cara – ti rispondo con accento sbruffone – Ma scommetto che neanche tu te ne sarai stata con le mani in mano … - insinuo pungente, dondolando il braccio con la bottiglia di rum, ormai mezza vuota.
Tu, veloce, ti metti in punta di piedi e riesci a sottrarmela: - Ho avuto anche io qualche piacevole distrazione, sì – affermi con quella tua incancellabile inflessione ispanica, che non hai perso con i tanti viaggi e che io trovo di nuovo irrimediabilmente seducente. Avvicini la bocca a quella della bottiglia bevendone una quantità consistente, con una voluttuosità che mi fa tornare l’arsura alla gola.
Ma quando allungo una mano per tentare di riprendere il mio liquore preferito, tu ti volti, scagliandomi un’occhiata provocatoria: - Comunque, sono sicura che nessuna ha avuto significato per te – dichiari camminando lentamente davanti a me.
Con una falcata ti raggiungo, circondandoti con le mie braccia, ma tu muovi le tue allontanando ancora dalla mie mani l’oggetto del nostro contendere, e strusciando la schiena contro il mio petto: - Lo so bene, Jack, che nella tua vita c’è sempre stato un solo, unico, vero amore – mormori con voce soffusa, girando di poco la testa e ammiccando maliziosamente con i tuoi occhi color cioccolato, tanto languidi quanto ingannevoli.
Sciolgo immediatamente l’abbraccio tirandomi indietro, con la fastidiosa sensazione che tu stia tentando con successo di raggirarmi di nuovo, degna figlia di Barbanera.
Mi guardi per qualche secondo con un sorriso trionfante, prima di riprendere il discorso: - Il tuo unico vero amore è lei, la Perla Nera  - chiarisci indifferente, sorseggiando dell’altro liquore ambrato, senza smettere di studiarmi.
Sfoggio la mia migliore faccia di bronzo, per mascherare propositi e pensieri poco prudenti che stanno intaccando la mia determinazione di pirata e uomo integerrimo; ma tu sei tu: - Mi conosci bene, gioia – ammetto puntandoti un dito contro – E infatti farò qualunque cosa per riavere la mia nave – confermo con cipiglio imperioso.
Annuisci seria e compiaciuta e mi offri la bottiglia; la afferro rapido e soddisfatto per scoprire che è ormai vuota.
Tu riduci le distanze gettandomi le braccia al collo, e noto con brama che le ultime gocce della mia amata bevanda sono rimaste sulle tue morbide labbra, inaffidabile e affascinante piratessa.
- Ti ho pensato davvero tanto – sussurri tremendamente attraente; le nostre bandane si sfiorano e un attimo dopo, quasi per istinto, ti metto un braccio attorno alla schiena, intreccio l’altra mano con la tua e …
 … ti faccio piroettare e scivolare sul pavimento.
Sgrani gli occhi, sorpresa e delusa.
- Ho imparato sulla mia pelle che è pericoloso baciarsi su una nave – farfuglio, chinandomi guardingo verso di te.
- Sei il solito egocentrico, Sparrow! Che ti ha fatto pensare che volevo baciarti? – strilli piccata, negando le tue stesse parole attraverso il tuo sguardo frustrato.

Mannaggia! Questo viaggio sarà più pericoloso del previsto!


Jackelica-on-Qar
   
 
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