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Autore: Sunday_Rose    03/05/2011    1 recensioni
"anche se sono passati quasi dieci anni da quel terribile giorno e mio figlio, ora ha quindici anni, non ha cambiato idea e come un tempo vuole ancora essere come il suo papà!"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Miranda Schubert e ho quarant’anni. Mio marito era un pompiere, non era in servizio quel giorno quando le torri gemelle furono attaccate ma appena vide la notizia al telegiornale speciale non esitò un minuto di più. Chiamo la centrale e disse solo “Sto arrivando, vengo ad aiutarvi.” alla sua famiglia disse semplicemente “Loro hanno bisogno anche di me, torno presto amore.” dentro di me, nel profondo, sapevo che sarebbe potuto morire ma cercai di scacciare via quella sensazione.
-“Vai tesoro, rendimi fiera di mio marito.” Arrivò mio figlio e dopo aver abbracciato Mike disse “Papà da grande voglio fare il pompiere come te!” Furono le nostre ultime parole. Solo in seguito seppi precisamente cosa accadde, ma di quelle ore ricordo solo che rimanemmo ad aspettare con ansia che Mike tornasse a casa sano e salvo. Poi arrivò una telefonata.
-“Mike?Mike, amore come stai?”
-“Miranda… Non sono Mike, sono John.”
Il mondo mi crollo addosso, avevo capito che Mike non sarebbe più tornato a casa, dopo un lungo silenzio riuscii a riprendere la capacità della parola.
-“Ah…Sei tu John e Mike? Come sta Mike?”
No, non volevo credere che questa mattina fosse stata l’ultima volta in cui vedevo mio marito, non volevo crederlo e non dovevo!
-“Miranda… Senti… Mike è… Mike è…”
A quel punto non riuscii a trattenere più la disperazione, il dolore e urlai –“ Cos’è successo a Mike? Dimmi cosa cavolo è successo a mio marito!”
Ci furono altri interminabili minuti di silenzio poi le crude parole.
-“Mike è rimasto sotto le macerie, non ce l’ha fatto.”
Le lacrime fino ad ora trattenute uscirono copiosamente dagli occhi e infine crollai a terra. Non riuscivo neanche a stare in piedi, il dolore mi stava togliendo tutte le forze.
-“Miranda? Miranda dove sei?”
Il telefono continuava a farmi sentire la voce disperata di John.
-“Mamma perché piangi? Dov’è papà?”
In piedi di fronte a me c’era mio figlio con l’orsacchiotto stretto tra le braccia.
“Tesoro ascolta papà…”
-“Ha salvato tante vite mamma?”
-“Si amore, ne ha salvate tante!”
-“Allora questo è l’importante! Mamma, papà sa che sono fiero di lui?”
-“Si amore, certo che lo sa!”
-“Mamma io gli volevo tanto bene sai?”
-“Si lo so e lo sapeva anche lui.”
Strinsi mio figlio a me e insieme ci consolammo per quel marito, per quel padre che non sarebbe più tornato a casa. Seppi solo dopo qualche giorno quando John venne a trovarci, che Mike sapeva di morire, aveva visto che la torre nord stava per crollare ma entrò comunque in un estremo gesto di speranza e amore verso gli altri. Aveva visto a una finestra del terzo piano un bambino che si sbracciava per chiedere aiuto, lui tentò di entrare, alcuni provarono a fermarlo, ma lui replicò “ Quel bambino potrebbe avere l’età di mio figlio, potrebbe avere dei sogni, è spaventato e ha il diritto di vivere tanto quanto noi e io non sono nessuno per impedirgli di vivere facendolo morire tra quelle macerie, perché presto queste due torri crolleranno, non resisteranno ancora a lungo. Dobbiamo tentare fino alla fine per riuscire a salvare quei poveretti dentro quell’inferno!” poi si buttò in mezzo al caos. John disse che passarono minuti che sembravano ore poi Mike uscì con in braccio il bambino, lui gli corse incontro ma quando sentirono una richiesta d’aiuto Mike lasciò il bambino tra le sue braccia e corse di nuovo dentro la torre. Pochi istanti dopo la torre con tutti coloro che erano rimasti dentro crollò. Il bambino salvato da Mike sopravisse nonostante le gravi ferite, e riuscì per fortuna a trovare entrambi i genitori. Io sono fiera di mio marito e di quello che ha fatto anche se ora non c’è più, e sono sicura che sarò fiera anche di mio figlio un giorno, perché anche se sono passati quasi dieci anni da quel terribile giorno e mio figlio, ora ha quindici anni, non ha cambiato idea e come un tempo vuole ancora essere come il suo papà! 

   
 
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