CAPITOLO
N * 2
Appena
il funerale fu finito, Jeb, guardando lo
stormo, disse:”Andiamo, ragazzi. Dovete prepararvi per
l'incontro.”
“Perchè
è così importante questo incontro, Jeb
?”
gli chiese Max diffidente seguendo l'uomo attraverso il bosco.
“Non
avevi detto che c'entrava qualcosa il Governo
?”, gli chiese Nancy.
“Sì,
infatti. Le persone che incontrerete sono
dalla nostra parte. Hanno tutti i mezzi per aiutarvi. Però
quelle persone
vogliono vedervi di persona.”, rispose loro l'uomo.
“Sono
impazienti di conoscervi. Vogliono vedere
con i loro occhi i ragazzi prodigiosi.”, proseguì
Jeb guardando lo stormo al
completo.
“Se
con ragazzi prodigiosi intendi bambini
innocenti, il cui DNA è stato modificato con il due per
cento di geni
aviari...allora siamo proprio noi.”, gli disse Max acida, poi
aggiunse:”E' un
miracolo se non siamo disastri mutanti completamente pazzi.”
Jeb,
ferito da quelle parole, ma riconoscendo la
verità in esse, annuì, poi disse:” Io e
la dottoressa Martinez vi consigliamo
di andare a questo incontro, ragazzi.”
I
ragazzi continuarono a seguire silenziosamente
Jeb fino al limitare del bosco dove c'era un piccolo jet che attendeva lo stormo.
A
pochi metri di distanza dal jet, i ragazzi si
fermarono per captare eventuali pericoli.
“Mi
sembra strano che non ci sia nessuno a
infilarmi un cappuccio
in testa...”,
disse Max diffidente guardando il jet.
“Max,
ne abbiamo già parlato. Questo jet è sicuro
e vi porterà a Washington molto più velocemente
di quanto potreste fare voi
volando.”, le disse Jeb seriamente.
“Dobbiamo
proprio andarci su quel coso fino a
Washington ?”, chiese Nancy non troppo entusiasta.
Jeb
guardò tutti i ragazzi e domandò
loro:”Non vi
fidate di me ?”
Tutto
lo stormo guardò l'uomo con espressione
scettica.
“Ti
dobbiamo rispondere ?”, gli chiese Nancy
sarcastica.
Gli
altri ragazzi sorrisero a quella battuta.
“No,
Jeb. Però mi fido di mia madre, che a quanto
pare si fida di te.... quindi saliamo.”, gli rispose Max
avviandosi verso il
jet.
Gli
altri ragazzi lo seguirono.
“Non
mi piace questa storia...Solo al
pensiero di stare chiusa in quel jet,mi mette addosso l'agitazione.”,
pensò Nancy nervosamente avvicinandosi all'avioggetto.
“Tranquilla,
Nancy. Andrà tutto bene.”,
le disse Angel telepaticamente.
Nancy
guardò la bambina, che, a sua volta la stava
fissando sorridendo.
“Hai
ragione, Ange...fino a quando saremo
tutti insieme, andrà tutto bene.”,
pensò Nancy sorridendo e guardando
la bambina.
Appena
i ragazzi salirono a bordo videro dei
tavolini e molti agenti vestiti in nero e con gli auricolari alle
orecchie.
“Sembra
di essere in un film di James
Bond...”, pensò Nancy
diffidente guardando gli agenti.
Nancy,
vedendo gli uomini in nero, si agitò e
disse a Kevin: “Perchè ci sono anche questi qua
?!”
Kevin
guardò prima gli agenti e poi Nancy,
sorridendo.
“Sono
qui per scortarci e proteggerci.”, le
rispose tranquillamente il ragazzo.
“Sarà...come
se avessimo bisogno della loro
protezione !”, disse Nancy non del tutto convinta e guardando
diffidente gli
agenti.
Kevin
scosse la testa e, sorridendo le disse:”Dai,
vieni.”
Il
ragazzo, prendendo Nancy per mano, la guidò
fino a un divanetto
e lì, i due ragazzi
si sedettero.
Nancy
si mise vicino al finestrino e guardò fuori
nervosamente.
A
Nancy tornò in mente che l'ultima volta che era
salita su un jet, era quando sua madre l'aveva portata via dalla Scuola.
Pensando
a sua madre, la ragazza si ricordò che da
due giorni non le aveva fatto avere sue notizie, così
tirò fuori il computer
portatile dallo zaino e lo accese.
“Scrivi
a tua madre ?”, le chiese Kevin
guardandola.
“Sì,
è da due giorni che non mi faccio sentire.
Sarà un po' in ansia.”, gli rispose Nancy entrando
nella posta elettronica.
“E
il cellulare ? Non ti è arrivato qualche
messaggio ?”, le chiese Kevin.
“Non
lo so. E' completamente scarico e non ho
ancora avuto il tempo di caricarlo.”, gli rispose Nancy
prendendo il cellulare
che le aveva regalato sua madre.
“Caricalo
ora.”, le disse il ragazzo indicandole
una presa di corrente accanto al sedile.
“Sì,
è meglio.”, concordò Nancy prendendo il
carica batterie e attaccandolo alla presa, poi ci attaccò il
cellulare.
Dopodichè,
Nancy controllò le e-mail e vide che ce
n'erano una di Kessy e sei di Anne.
“Ops...”,
disse Nancy divertita vedendo tutte le
e-mail della madre.
La
prima e mail di Anne era vecchia di due giorni
e diceva:
“Ciao,
tesoro !
Come
va ? Spero tutto bene.
Qui
la situazione è sotto controllo: il lavoro va
come al solito, nessuna novità.
Voi
state tutti bene ?
Fatti
sentire !
A
presto !
Mamma”
Dopo
quella e-mail, la donna, non avendo ricevuto
risposta, ne aveva mandate delle altre sempre più
preoccupate, ad esempio:
“Nancy,
come mai non rispondi ?
State
bene ?
Fammi
sapere !”
E
l'ultima arrivata diceva:
“Perchè
non rispondi ? E' successo qualcosa ?
Siete nei guai ?
Accendi
il cellulare e perchè è sempre
irraggiungibile ?
Cos'è
successo ?!
Rispondi
!!!”
“Forse
è meglio se le rispondi sai ? Almeno sta
tranquilla.”, le disse Kevin leggendo l'ultima e-mail con
aria divertita.
“Sì,
hai ragione. Sembra un po' preoccupata.”, gli
rispose la ragazza sorridendo.
“Un
po' ?”,le domandò lui sarcastico alzando un
sopracciglio.
“Okay,
un po' tanto !”, esclamò Nancy divertita
guardando il ragazzo.
Poi,
Nancy, rispondendo a una delle e-mail della
madre, scrisse:
“Ciao,
mamma.
Qui
stiamo tutti bene, non preoccuparti.
Non
mi sono fatta sentire perchè siamo stati un
po' presi con il funerale di Ari.
Il
mio cellulare si è scaricato completamente, ma
adesso l'ho messo in carica.
Siamo
in viaggio per Washington.
Dobbiamo
andare a un incontro con dei pezzi
grossi del Governo.
Ti
saprò dire di più dopo l'incontro.
Non
cos'altro dirti a parte che io e Kevin stiamo
guardando le e-mail, Max e Fang si guardano attorno nervosi, Angel e
Total
stanno dormendo, Iggy sta ascoltando la musica con un I-Pod e Nudge e
Gazzy
stanno giocando a poker.
Mi
ha scritto anche Kessy, ma non ho ancora letto
la sua e-mail.
Ti
voglio bene.
Nancy”
“Aspetta.
Vorrei scrivere anch'io a tua madre.”,
le disse Kevin.
Nancy
lo guardò perplessa, ma poi gli passò il
computer e gli disse: “Okay,ma non metterla in agitazione
più quanto già non
sia.”
Kevin
sorrise e cominciò a scrivere aggiungendo un
messaggio sotto quello di Nancy:
“Ciao,
Anne.
Non
preoccuparti, stiamo tutti bene.
Ci
penserò io a proteggere Nancy, non ti
preoccupare.
Kevin”
“Cancella
subito !”, esclamò Nancy imbarazzata
vedendo cos'aveva scritto Kevin.
“No.
Tua madre è preoccupata per te e io voglio
rassicurarla.”, le rispose il ragazzo divertito guardando
Nancy.
“Lo
so ! Ma non c'è bisogno di scrivere che mi
proteggi, perchè so farlo benissimo da sola !”,
gli disse Nancy imbronciata.
“E'
vero, ma ho promesso a tua madre che ti avrei
protetta sempre.”, le rispose lui prima di inviare il
messaggio.
“No
!”, esclamò Nancy cercando di prendere il pc
dalle mani dell'amico.
Kevin
lo allontanò dalla ragazza e le disse
sorridendo: “Troppo tardi ! L'e-mail è
già andata !”
Nancy
lo guardò imbronciata per qualche secondo,
poi, incrociando le braccia, gli disse: “Sei insopportabile
quando ti ci metti
! Dai, dammi il pc che devo rispondere
a
Kessy.”
Kevin
le restituì il pc e Nancy lesse l'e-mail
dell'amica:
“Ciao,
Nancy !
Come
va ? State bene ?
Salutami
tutti !
Qui
è tutto ok,a parte la scuola !
Non
ne posso più !
E'
così noiosa da quando te ne sei andata !
Adesso
ho come compagno di banco un ragazzo
timido,ma moooolto carino !
Si
chiama Shon,è alto,magro...tipo Iggy.
Solo
che ha i capelli castano chiaro e due occhi
azzurri come il ghiaccio...
ma
che non spiccica una parola !
Come
posso fare con lui ?
Tu
come hai fatto con quel figo di Kevin ?” , e
qui Nancy arrossì,
mentre Kevin sorrideva divertito, perchè anche lui stava
leggendo l'e-mail.
“Ehi
! Non leggere ! Sono cose private !”, lo
rimproverò Nancy guardandolo.
“Ah
sì ? Pazienza, ormai ho già letto...e poi mi
piace il commento della tua amica !”, gli rispose Kevin
sorridendo divertito.
Nancy
sospirò e gli disse:”Sei un caso disperato !
Basta che ti facciano un complimento e ti monti la testa !”,
poi tornò a
leggere l'e-mail.
Kevin
sorrise divertito.
“Comunque,
sto costruendo una specie di Stormo Fan
Club a scuola, sai ?
Sto
dicendo di voi ragazzi, della Itex e del
pianeta.
Per
ora gli iscritti (me compresa !!!) sono circa
venticinque, cioè meno della metà della scuola,
ma ho intenzione di ampliare il
numero.
Pensa
che Shon è stata la seconda persona a
iscriversi al club dopo di me !
Ora
ti saluto e spero di ricevere presto tue
notizie e magari qualche dritta su come comportarmi con Shon.
Grazie
e a presto !
Kessy”
Nancy
finì di leggere l'e-mail sorridendo e pensò:
“Questa volta
Kessy si è davvero
innamorata...”
“Non
rispondi ?”, le domandò Kevin.
Nancy,
riprendendosi dalle sue riflessioni, gli
rispose: “Ma certo.”, e, subito dopo
cominciò a scrivere una risposta
all'amica.
“Ciao,
Kessy.
Noi
stiamo tutti bene, grazie.
E
spero anche tu.
Per
quanto riguarda la rottura della scuola,
posso darti solo un consiglio: tieni duro !!!
Ho
visto che mi hai scritto di Shon e da come lo
descrivi, deve essere molto carino.
L'unico
consiglio che posso darti per
conquistarlo è che devi essere te stessa, niente di
più.
Se
è timido, cerca di non bombardarlo di domande,
lasciagli i suoi spazi.
Ma
non mollare la presa se ti piace così
tanto...”
“Già,
è il consiglio migliore per conquistare
qualcuno...E tu lo sai bene, vero ?”, le disse Kevin
guardandola negli occhi
dolcemente dopo aver letto l'e-mail di Nancy.
Nancy
annuì, guardando rapita gli intensi occhi
azzurri di Kevin.
Il
ragazzo la baciò dolcemente, cingendole la vita
con un braccio.
“Ti
amo.”, le disse Kevin seriamente fissandola
quando si staccarono.
“Anch'io...ma
ora fammi finire di rispondere
all'e-mail.”, gli rispose Nancy sorridendo e guardandolo
dolcemente.
“Okay,
fai pure.”, le disse il ragazzo continuando
a guardarla.
Nancy
sorrise e riprese a scrivere.
“Per
quanto riguarda il Fan Club dello Stormo, hai
avuto un'ottima idea !
Più
gente sa cosa sta succedendo e più
possibilità avremo di salvare il pianeta !”,
poi, rivolgendosi agli amici disse:
“Ragazzi !”
I
presenti si voltarono verso di lei e la
guardarono con aria interrogativa, tranne Angel e Total che stavano
ancora
dormendo.
“Vi
saluta Kessy e dice di aver costruito un Club
in nostro sostegno a scuola.”, disse loro Nancy.
“Salutala
anche tu da parte nostra.”, le disse
Fang.
“Certo.”,
rispose Nancy.
“E
falle i complimenti per il Club.”, aggiunse
Nudge.
“E
dille di non cacciarsi nei guai, soprattutto.”,
disse Max.
“Questo
credo che lo stia già facendo...”, le
rispose Nancy sorridendo e tornò a scrivere l'e-mail.
“Ti
salutano anche gli altri ragazzi e ti
ringraziano per il Fan Club che hai fondato per noi e Max ti dice di
non
cacciarti nei guai.
Per
ora non posso dirti di più...
Fammi
sapere come va con Shon.
Ciao
!
Nancy”
Poi,
la ragazza inviò l'e-mail e, appena fu
partita spense il pc e lo mise nello zaino.
“Hai
finito di rispondere alle e-mail dei
tuoi ammiratori ?”, le domandò Kevin
scherzando.
“Direi
di sì...sai, ce ne sarebbero ancora molte
altre, ma per ora basta...”, gli rispose la ragazza stando
allo scherzo.
Max e
Fang, che avevano guardato la scena, si cambiarono
un'occhiata perplessa.
Nancy
e Kevin risero divertiti vedendo le
espressioni stranite di Max e di Fang.
Subito
dopo, arrivò lo steward di bordo che offrì
ai ragazzi delle bevande.
“Io
una coca cola.”, gli disse Kevin.
“Io
un succo di arancia.”, disse Nancy.
“Una
diet coke per me.”, aggiunse Max.
“C'è
la Barq's ? E' una bevanda di New Orleans ed
è strepitosa !”, esclamò Nudge.
“No,
non abbiamo la Barq's.”, le rispose l'uomo.
“E
la Jolt ?”, gli chiese Nudge speranzosa.
“Sì,
ma contiene molta caffeina...”, le rispose
l'uomo perplesso.
“In
effetti, dopo tutto quello che abbiamo
passato, non credo che un po' di caffeina ti faccia male, vero Nudge
?”, le
chiese Max divertita.
“Già.”,
concordò Nudge sorridendo.
Così,
l'uomo diede la bibita a Nudge, Max, Kevin,
poi si avviò verso la mini cucina per preparare la spremuta
di arancia a Nancy
e prendere altre due coca cola per Fang e Iggy.
La
lattina di Nudge scivolò velocemente verso la
mano della ragazzina.
Max,
Nancy, Kevin e Fang guardarono la scena
increduli.
“Sì
è inclinato l'aereo.”, si difese Nudge,
facendo finta di nulla.
“Sì,
certo. Vediamo se lo fa anche con me.”, disse
Max prendendo la lattina di Nudge e rimettendola al centro del tavolo.
La
lattina non si mosse.
Quando
ritentò Nudge e tese la mano, la lattina le
arrivò dritta nel palmo.
Max,
Fang, Kevin e Nancy si guardarono con occhi
sgranati.
“L'aereo
si è inclinato di nuovo.”, disse Nudge.
Max
tolse di nuovo la lattina dalla mano di Nudge
e la mise in un altro posto.
Subito
dopo, la lattina sfrecciò per la terza
volta fino alla mano tesa di Nudge.
“Wow
! Forse sono magnetica !”, esclamò Nudge
felice.
“Non
cominciare a combinare pasticci con gli
elettrodomestici, allora.”, le disse Max tranquillamente.
Intanto
arrivò Gazzy, che si sedette accanto a Nudge
e le chiese: “Che succede ?”
“Sono
Magnetic girl !”, gli rispose Nudge
sorridendo.
Gazzy
fece un'espressione perplessa guardando
prima Nudge e poi gli altri ragazzi.
Fang
prese una penna e l'avvicinò al braccio di
Nudge.
La
penna cadde per terra e quando la ragazza si
chinò per raccoglierla, l'oggetto le sfrecciò
velocemente in mano.
“Wow
! Sei forte !”, esclamò Gazzy ammirato.
“Credo
che tu possa attirare il metallo, ma solo
se lo vuoi.”, ipotizzò Fang pensieroso.
Da
quel momento, Nudge cominciò a usare il suo
nuovo potere e ad attirare qualsiasi oggetto di metallo presente nel
jet.
Il
resto del viaggio trascorse velocemente.
Quando
si stavano avvicinando a Washington, Jeb li
raggiunse e gli chiese sospettoso: “Cosa state combinando
?”
“Posso
attirare il metallo !”, esclamò Nudge
entusiasta.
Dopodichè,
la ragazzina diede subito una
dimostrazione pratica del suo nuovo potere
a Jeb.
“Non
so perchè riesci a farlo...”, disse
pensieroso Jeb, poi riprese, guardando tutti i ragazzi: “Ma
può darsi che ognuno
di voi stia mutando spontaneamente.”
“Forse...Comunque
sia, è una figata !!!”, esclamò
Nudge sorridendo.
FINE
CAPITOLO N * 2