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Autore: Denki Garl    10/05/2011    5 recensioni
11. 03. 2011
"Eddai, Aiji! Almeno uno, compramelo! Sto andando in carenza di zuccheri... ommioddio, vedo tutto nero! Mi sent... no, sul serio, potrei svenire!"
"Maya, comprateli da solo!"
"Eddaaaaiiii! Per il mio compleanno! So benissimo che è in luglio eh!, ma posso considerarlo un regalo anticipato e accontentarmi!"
"Seh, certo"
"No, davvero! Eddai, Aijiii! Ti prego, ti prego, ti pregooo!"
"Uff... sei veramente incredibile, sai?!"
Tutti i litigi, tutte le stupidaggini, sembrano cose così insignificanti ora. Tutte le incomprensioni e tutte le espressioni tristi un soffio di vento. Con tutte le lacrime che abbiamo versato potremmo riempire la fonte della giovinezza, farci una pozione della felicità.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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DE's: Non credevo ci sarei mai riuscita.
Il resto a dopo, buona lettura.





Grazie al cielo i fatti narrati non si ispirano a nulla di realmente accaduto. I personaggi non appartengono a nessuno se non a loro stessi.



















E' la prima volta che mi sento così solo, vorrei che qualcuno curasse questo dolore. E' buffo quando pensi che stesse funzionando...


















Sai Maya, è davvero la prima volta che mi sento così solo.

Anche quando non riuscivo a dormire perché tu trovavi divertente chiamarmi alle quattro del mattino, anche quando passavo la notte ad asciugare le tue lacrime e a passarti fazzoletti. Sapevo che il giorno dopo avrei potuto vedere il tuo sorriso ed il brillio tipico dei tuoi occhioni color del miele, e pensandoci ora preferirei fosse di nuovo così. Lo preferirei di gran lunga, non sai cosa darei per sapere che domani ti rivedrò allegro e spensierato aggirarti per i corridoi della Pony Canion, o nasconderti maldestramente dietro alla macchinetta dei caffé pronto per fare il tuo agguato giornaliero a Denki o Hiko o magari proprio a me. Come se niente fosse mai stato.

Non sai cosa darei ora per vedere quel ghigno furbo farsi spazio sulle tue labbra e deformare amabilmente il tuo viso, sentire lo stomaco rivoltarsi sapendo che c'è un tuo tiro mancino ad attendermi dietro l'angolo.

Darei l'anima per poter avere le orecchie riempite delle tue gioiose risate tanto da rischiare la sordità permanente nonostante abbia solo trentasei anni. Riuscirei persino ad esser felice di ricevere una tua telefonata alle tre del mattino solo perché non hai voglia di alzarti ed andare al frigorifero ma stai morendo di fame. Correrei senza nemmeno preoccuparmi di cambiarmi, questa volta. Solo per te, Maya.

E tutti quegli scherzi idioti che mi han sempre fatto saltare i nervi, quei bronci irresistibili con i quali torturavi il mio essere deciso e la mia irremovibilità, li distruggevi. Non potevo non perdonarti all'istante.

Non potevo tenerti il muso, restare arrabbiato. Non potevo.

Ho ancora la casa piena dei tuoi giocattoli, sai? Quelli che dimenticavi qui, o quelli che non sapevi dove mettere perché il tuo appartamento è sommerso di cose inutili. Quante volte ti ho minacciato di buttarli dalla finestra solo per farti tacere due secondi di fila, le ricordi Maya? Ed ora non me ne staccherei più, sono tutto quello che mi resta. Non mi hai lasciato altro.

E qui, nella mia tasca, ci sono ancora i lecca lecca che quella mattina mi hai pregato di comprarti, per il tuo compleanno. Torna a prenderli, ti scongiuro.




"Eddai, Aiji! Almeno uno, compramelo!
Sto andando in carenza di zuccheri... ommioddio, vedo tutto nero! Mi sent... no, sul serio, potrei svenire!"

"Maya, comprateli da solo!"

"Eddaaaaiiii! Per il mio compleanno!
So benissimo che è in luglio eh!, ma posso considerarlo un regalo anticipato e accontentarmi!"

"Seh, certo"

"No, davvero! Eddai, Aijiiiii! Ti prego, ti prego, ti pregooo!"

"Uff... sei veramente incredibile, sai?!"

"Ti voglio bene"




L'hai detto scherzando, per sfottermi; ma eri sincero, lo so. Ed io non te l'ho detto, non ne ho avuto il tempo, l'occasione... nulla, abbiamo riattaccato troppo presto il telefono. Se anche lo dicessi ora, Maya, lo sentiresti? Ti arriverebbe fin lassù?

Tutti i litigi, tutte le stupidaggini, sembrano cose così insignificanti ora. Tutte le incomprensioni e tutte le espressioni tristi un soffio di vento. Con tutte le lacrime che abbiamo versato potremmo riempire la fonte della giovinezza, farci una pozione della felicità.



"Sei la persona più importante che ho, Shinji. Senza te sarei perso"




Il giorno della nascita della piccola Jewelie Aoi. Quanto hai pianto, eh? Ed io non sono stato in grado di far nulla per tirarti su il morale. Sono rimasto lì in silenzio, a carezzarti la testa delicatamente - inutilmente.

Provo a riportare la mente a flash back più felici, cerco di trascinare con forza la mente agli inizi della nostra storia - no, non quella degli LM.C. La nostra amicizia, Maya. Tu ricordi com'è che ci siamo conosciuti? Io l'ho dimenticato, cazzo. Giuro che non vorrei, ma è così. Ormai davo per scontato di averti affianco, come un fratellino sempre tra i piedi.  

Ma è tutto inutile, non riesco a smettere di pensare che da quel maledetto venerdì momenti del genere non li potrò più condividere con te.



"Ti voglio bene"  



E' stata l'ultima cosa che mi hai detto, dopo un mio sbuffo, prima che roteassi gli occhi.



"Ti voglio bene"



Solo ora mi rendo conto di quanto poco te lo dicessi. Di quanto poco te lo dimostrassi.

Ma lo sai, vero? Lo sai che sei l'amico migliore che io abbia mai avuto, no? Lo sai che darei qualunque cosa per riaverti indietro, sì?

Maya, puoi sentirmi?

Ti voglio bene.




























DENKI's:

Seh, vabbe'. Sapete, non sono per nulla soddisfatta di questa fan fiction, in realtà. Più che altro della fine, ma sarà che per motivi ovvi non mi è risultato molto facile scriverla.
Eh, non credevo che ci sarei mai riuscita. A scrivere della morte di Maya, "morte". Non chiedetemi come mi è venuta, perché è stato all'improvviso. E mi sono disperata, vi giuro. Come quel giorno - o forse un po' meno.
Il "what if" è stato messo più per precauzione. Ho sempre problemi a scegliere l'avvertimento XD
La prima frase è tratta da una canzone di Avril Lavigne, e sì, si poteva evitare, ma è da lì che mi è venuto il flash. L'ascoltavo mentre guardavo delle foto e... Mrs. Ispirazione è tornata da me ghignando. E sì, il titolo della fic è pure il titolo di quella canzone, tanto perché ho molta fantasia.
Che poi, per dire il vero, inizialmente volevo far sì che tra Maya e Aiji ci fosse qualcosa, ma non mi è possibile. Loro due sono l'emblema dell'amicizia per eccellenza, ai miei occhi. Non riesco a descriverli come amanti - non più. Quindi ho fatto sì che andasse così e... e non so che dire, davvero.
Se non che spero che l'avrete apprezzata almeno un po'. E che vi ringrazio per aver speso del tempo a leggerla e se ne spenderete un altro po' a lasciarmi una recensione.
Mata nee, minna-san!

De.
   
 
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