15/05/2011
1 recensioniPairing: ZaziexLag
Rating: Verde- Per tutti
Avvertenze: Shonen'ai - Flashfiction- OOC
Disclaimers: Zazie, Lag Seeing e Letter Bee appartengono unicamente ad Hiroyuki Asada e io non ricavo nulla da questo obbrobbio che ho scritto!
Note: Questa è stat la prima fic che abbia mai scritto, anche se qui ancora non l'avevo postata XD Lo dico sperando che, sapendolo, voi siate clementi XD
Esattamente la prima cosa che ho pensato quando ho finito di vedere la prima serie (dopo una serie di lamenti data la tristezza che mi era rimasta addosso) è stata: "Chissà come reagirà Zazie a tutte quelle lacrime che sta versando Lag?" ed ecco che cavolo ne è uscito fuori.
Allora, sono totalmente incapace di stabilire se i personaggi siano IC o meno, perciò ho messo l'OOC XD quindi chiedo scusa per l'OOC, chiedo scusa se la trama è un pò una schifezza... praticamente chiedo scusa se è una non vi piacerà
ma volevo scriverla per forza dato il mio amore incontenibile per la coppia ^^Don't cry again
Ogni volta che piangeva, ogni singola volta che una lacrima cadeva sul viso di Lag, Zazie era infastidito. Non ci riusciva, proprio non ci riusciva a vedere il più piccolo con gli occhi bagnati dal pianto.Eppure succedeva praticamente sempre: Lag piangeva per le cose tristi e per quelle felici, piangeva per gli altri, per gli amici e per i nemici, piangeva perchè si immedesimava troppo nelle emozioni altrui. Era tutto normale, insomma; piuttosto sarebbe parso strano il contrario.
Ma da quando era successo, da quando Lag aveva ritrovato Goos, che non era più lui, versava lacrime molto più del solito.
Zazie non era capace di sopportare di vederlo in quello stato; con gli occhi perennemente arrossati e gocciolanti, la mente persa in quell'unico, insostenibile pensiero fisso.
Sin dalla prima volta che lo aveva notato così, Zazie aveva giurato vendetta; non avrebbe più permesso a nessuno, che fosse Goos o chiunque altro, di far cadere anche una sola lacrima dagli occhi di Lag.
Non avrebbe più lasciato che il suo Lag fosse ridotto in quel modo; avrebbe distrutto qualsiasi cosa o persona che lo facesse soffrire, nessuna lacrima avrebbe più rigato e sue morbide guance.
E mentre ora lo osservava, con gli occhi asciutti e l'animo apparentemente tranquillo, tutto ciò che gli riuscì di fare fu di avvicinarsi e stringerlo, in un abbraccio possessivo, per proteggerlo da qualunque cosa potesse ferirlo.
"Ti poteggerò..." Due parole sussurrate, a stento udibili anche nella stretta in cui erano uniti i due.
"Zazie...?"
Non appena il più grande si rese conto di averla detta ad alta voce quella frase, si sentì infinitamente stupido. Al sentire pronunciare il proprio nome dall'altro, poi, il viso gli andò in fiamme e stava realmente per fuggire via se Lag -di certo altrettanto rosso in volto- non gli avesse poggiato la testa nell'incavo del collo, e le sue braccia non gli si fossero allacciate attorno ai fianchi, ricambiando l'abbraccio in modo ugualmente intimo.
In quel momento, mentre erano avvinghiati l'uno all'altro, Zazie si ripromise, ancora una volta, che non avrebbe mai più permesso ad una sola lacrima di rigare il viso di Lag; a costo di dovergliele ascigare una a una sarebbe rimasto lì, pronto a leccargliele via per far rimarginare più in fretta la ferita che gliele procurava.