17/05/2011
2 recensioni
A Flynn93,
Che mi è sempre vicina e dà forma alle mie idee con le sue mani.
Prologo
Tutto era pronto.
La popolazione era tutta intorno alla piazza, pronta ad assistere alla scena. Tirava un’aria di tensione mista a paura e rabbia. Erano stanchi, snervati dall’ennesimo ingiusto spargimento di sangue.
Alla fine arrivano le due guardie del corpo, due quindicenni dalla faccia furbetta. Gemelli, un maschio e una femmina, entrambi con i capelli rosso fuoco e dagli occhi blu notte, lei con il caschetto e lui con un taglio a spazzola. Lei portava del pantaloncini neri lunghi fino al ginocchio, aderenti, lui un pantalone lungo, stretto alle caviglie. Indossavano entrambi la divisa dei Jonin dell’Ombra, un gilet viola scuro, e il copri fronte del Villaggio, lei lo portava al collo, lui in testa. Sulla targhetta era inciso una specie di goccia nera, simbolo del Villaggio dell’Ombra.
Dietro di loro arrivò, alla fine, Haruko, chiamata anche “La Dama Ragno”, soprannome legato alla sua passione per questi insetti. Haruko era la Taiyokage, colei che decideva tutto, anche la fine delle persone.
Per quell’occasione aveva indossato la sua tunica più bella, lungha e viola decorata con del ghirigori neri.
Arrivò anche il condannato, un povero mercante, portato al centro della piazza da dei Ninja Ombra, ombre dall’aspetto umano, create dalla Taiyokage stessa.
Sparite le ombre, il pover’uomo cominciò a piangere, disperato, ma consapevole del suo destino. La folla comincio a farfugliare.
La Taiyokage alzò la mano, incitando la popolazione testimone al silenzio, poi parlò:
«Popolo del Villaggio dell’Ombra! Io, in veste di Taiyokage, nonché capo del Villaggio, dichiaro a morte quest’uomo, colpevole di aver abbassato il prezzo della sua merce senza mia consulenza e permesso!»
La popolazione commentò, sprezzante.
«Ma perché? Lo ha fatto per il bene dei più poveri!»
«Lei non ha diritto su queste cose!! Il negozio è di proprietà del mercante, non del capo del Villaggio!»
«Che essere sadico e meschino…»
«SILENZIO!» urlò Haruko, mettendo a tacere le voci «Questa è la mia volontà! Chiunque non la rispetti farà la stessa fine di quest’uomo!»
Il popolo, in silenzio, commentò con la sola espressione delle facce, chi rabbiosa, chi di dolore, chi spaventata.
In quel momento i due gemelli, su volere della Taiyokage, in coro dichiararono: «Si dia iniziò alla condanna!»
In quel momento Haruko fece tre passi avanti, si mise in posizione e si concentrò per un minuto che per il mercante era lunghissimo.
«Arte del Buio: Tecnica del Furto dell’Ombra!»
In quel momento intorno al mercante si creo una macabra aura e la sua ombra si sollevò dalla terra, prese forma e molto lentamente si staccò dal corpo dell’uomo, venendo risucchiata dalla bocca della ragazza, che la inghiottì. L’aura svanì e l’uomo cadde a terra esanime, gli occhi bianchi senza vita.
Un minuto di silenzio tombale, poi il dolore della popolazione si manifestò in tutto il suo fragore.
«Assassina!!»
«Devi fare la sua stessa fine, bastarda!!»
«Persone come te non dovrebbero proprio nascere!»
Haruko non parve neanche sentirle e, con un ghigno malefico sul volto, si girò e si diresse al palazzo accompagnata dai due gemelli, mentre la salma del povero mercante veniva risucchiata da un buco nero.
Da fuori il villaggio una giovane, dopo aver assistito alla scena, sdegnata, strinse i pugni. I suoi occhi dalla pupilla a forma di sole nero dai raggi curvi, sull’azzurro dell’iride, volevano porre fine a questo eterno dolore.
NOTE DELL’AUTRICE
Sì, come capitolo è un po’ cortino, ma abbiate pazienza, sono appena all’inizio u.u vedrete che il discorso di farà più interessante :3
Spero di avervi incuriosito almeno un pochino. Alla prossima!
_Lud
Disegno © Flynn93