I’m A Belevier
Capitolo Unico
-Stasera si esce!...E non voglio sentire scuse!- Mao sventolò una mano per
aria, facendo ben capire le sue intenzioni riguarda quella serata. Si era messa
in testa di andare ad un karaoke aperto che da pochi giorni,
proprio dietro l’angolo, dove si poteva anche mangiare! E
visto che lei, Kurz e Sousuke erano appena tornati da un’impegnatissima
missione a bordo del De Daanan nell’Oceano Pacifico, aveva proprio voglia di
festeggiare e di divertirsi per riparare a tutti quei giorni passati
sott’acqua! Della stessa idea era, ovviamente, il biondo americano che, con già
la bava alla bocca, pregustava una qualche possibile conquista da concludersi in camera da letto!! L’unico poco convinto era
il giovanissimo sergente Suosuke Sagara che, dalla sua posizione diritta in
balcone, cercava di dissuadere i suo strani amici,
convincendoli ad una serata più tranquilla a casa, magari con la cena ordinata
ed un film preso in noleggio nella videoteca sotto casa. –Sousuke sei sempre il
solito! Mai una volta che ti lasci andare a qualcosa di diverso...Ma
non senti il bisogno di conoscere qualche bella pollastrella da spennare??-
Ammise il sergente Kurz Weber mentre si scolava una birra tutto d’un fiato.
–Negativo,Kurz...Voglio solo starmene tranquillo, a
casa...- -Tu non stai mai tranquillo, Sousuke! Finiscila...- A parlare era
stata Mao,dopo essersi scolata, anche lei, la quarta
birra. Sousuke guardò i suoi due amici, per poi sedersi tranquillamente sul
divano, ed accendere la tv su di un canale satellitare,esclusivamente
che parlava di armi,robot e cose del genere...Sia Mao che Kurz,reagirono con
un’enorme gocciolone sulla testa. –Dobbiamo inventarci qualcosa, altrimenti quell’ orso non si schioda di casa...- -Hai assolutamente
ragione Mao-chan,fammi pensare...Mh...- -Non ti sforzare troppo Kurz, ho già
un’idea in testa!- - E sarebbe??- Mao fissò il suo amico,per poi strizzargli
l’occhio ed andarsi a sedere proprio vicino Sousuke, il quale sembrava molto
preso dal programma militare che ora andava in onda. –E se ti dicessi che ho invitato anche Kaname a venire?!- Il sergente
non la degnò nemmeno di uno sguardo, ma per un impercettibile frazione di
secondo, sgranò gli occhi. –Vedo che ho attirato la tua attenzione...E’ da
molto che non vi vedete, vista la missione che ci ha tenuto occupati per più di
cinque mesi, e ho pensato bene d’invitarla con noi...Allora, vieni??- Kurz se la rideva di gusto dietro la porta, per poi
prendere la rubrica alla lettera C e comporre il numero della ragazza.
–Allora?! Hai forse perso la lingua??- -No! E la mia risposta rimane sempre quella...- -Benissimo,
perfetto...- Ammise una felice Mao, alzandosi dal divano. –Vorrà dire che verrà DA SOLA con noi, e sarà soggetta alle avance
di quel depravato di Kurz per tutta la sera!...Io vado a farmi una doccia...-
La donna uscì sorridendo dalla stanza, per poi dirigersi verso il corridoio,
nel quale vi trovò il biondo ancora attaccato al telefono. –Benissimo
Kana-chan, ci vediamo questa sera...- Riattaccò
compiaciuto. –Immaginò abbia accettato!?- -Già già!-
-Sousuke è proprio una testaccia dura, ma sono sicura che verrà...- -Convinto
al 100%!!- I due sorrisero, molto compiaciuti dell’ottimo lavoro svolto.
Nel frattempo Sousuke,
rimaneva composto sul divano completamente assorto nei suoi pensieri. Quel
programma alla tv non lo avevo coinvolto come avrebbe
sperato, visto che un documentario del genere avrebbe potuto benissimo farlo
lui! Sperava, per lo meno, che presentassero dei nuovi
modelli di pistole fresche di fabbrica, o qualche nuovo pezzo da aggiungere
alle sue sofisticate apparecchiature...O insomma qualcosa, che lo distogliesse
da quel pensiero fisso che Mao gli aveva messo in testa, quasi a forza. L’idea
che Kurz rimanesse tutta la sera in compagnia di
Kaname, gli dava non poco fastidio, ma sapeva perfettamente che la ragazza
sapeva difendersi da sola dal biondo americano, e che la sua intromissione
avrebbe solo peggiorato la situazione già precaria. A parte questo, dal momento che probabilmente anche Kaname sarebbe venuta,
forse avrebbe avuto piacere di rivederla dopo quella lunghissima
assenza...Perché gli era mancata! Molto spesso, la sera, si ritrovava a fissare
il cielo, quelle poche volte che risalivano in superficie, e nel vedere quelle
stelle luminose, il viso della ragazza gli ritornava veloce alla mente, facendo
sì che il suo cuore s’agitasse ed aumentasse i battiti. Ma a parte quelle rare
volte, la missione lo aveva tenuto talmente occupato (sia fisicamente che psicologicamente) che tempo per lasciarsi andare a delle
stupide emozioni ne aveva molto poco! Si rilassò meglio sul divano, poggiando
stancamente la schiena ad un bracciolo ed allungando le gambe...Sentiva il
rumore dell’acqua scendere nel bagno, e la musica a tutto volume provenire
dalla camera dell’americano. Nonostante anche loro
avessero partecipato attivamente alla missione, proprio come lui, non
sembravamo molto intenzionati nel rimanere a casa a rilassarsi! E le parole di Kurz, gli rimbombavano nel cervello... Sousuke
sei sempre il solito! Mai una volta che ti lasci andare a qualcosa di diverso...Ma non senti il bisogno di conoscere qualche bella
pollastrella da spennare?? Non avvertiva lo stesso repellente bisogno del
biondino di "spennare una pollastrella", ma
per quanto riguardava il fatto di uscire...Bè, forse non gli avrebbe fatto poi
tanto male! Un po’ di svago lo avrebbe sicuramente ricaricato per la prossima
missione che, sentiva, non li avrebbe fatti attendere per molto!...Quindi, tanto valeva approfittare del tempo libero per
divertirsi quel tanto da farlo stare bene e in armonia...E soprattutto, per
zittire quei rompiscatole di Mao e Kurz! Quando sentì
la porta del bagno aprirsi, si diresse subito in camera sua per prendere
qualche abito pulito ed andarsi a preparare. Mao gli strizzò l’occhio nel
vederlo entrare in bagno, soddisfatta. –Sono riuscita a convincerti, a quanto
pare...- -Non ti montare la testa! Ho solo ritenuto opportuno svagarmi un po’
prima di tornare a lavoro...- -Si si, come ti pare Souske!- La donna, con un
minuscolo asciugamano che le copriva le forme esagerate, entrò
urlando nella stanza di Kurz avvertendolo di prepararsi! Il biondo, tentò di
trascinarla nella stanza, ma lei lo spiaccicò a terra con un bel pugno in
testa. "Siamo alle solite!" Pensò Sousuke...
Dopo una bella doccia
calda, il sergente si vestì di un paio di jeans, un
canottiera senza maniche, ed una camicia sbottonata. Uscì
dal bagno giusto per vedere i suoi coinquilini litigare per l’ennesima
volta...Kurz indossava un paio di jeans, una maglietta e sopra una
giacca, mentre Mao un paio di short ed una maglietta molto corta smanicata. I
tre uscirono, richiudendo a chiave la porta dietro le loro spalle, per poi
dirigersi al centro della città, dove avevano appuntamento con Kaname. Per la
strada, Mao e Sousuke dovettero più volte andare a recuperare Kurz che seguiva
qualche bella ragazza, facendogli perdere un sacco di tempo! Per fortuna,
arrivare giusto in orario... –Sei sicuro di aver detto BENE a Kaname l’ora ed
il luogo dell’appuntamento??- -Ma certo Mao-chan! Che
domande...- -Sono preoccupato...Potrebbe essere stata importunata per strada; o
fermata e scippata; o forse fatta entrare a forza in qualche vicolo e rapita!-
Ammise il sergente pensieroso -Sousuke calmati, per l’amor del cielo!!- Disse Mao portandosi una mano alla fronte, mentre con
l’altra tentava di bloccare Kurz ogni qualche volta
tentava di scappare dietro qualcuna! Dopo pochi minuti, sentirono una voce
conosciuta attirare la loro attenzione. –EHI! RAGAZZI!!-
I tre si voltarono, e subito notarono una ragazza slanciata, con dei lunghi
capelli legati con un fiocco rosso da formare una coda di cavallo, correre loro
incontro. –Kana-chan!!- Sbraitò il biondo correndo
incontro alla ragazza. Ma lei lo evitò abilmente,
facendo sì che il povero sbattesse fortemente la faccia per terra. –Kaname, che gioia rivederti!- -Sono felice di vedere che stati
tutti bene...E che certa gente non cambia mai!- Ammise guardando di traverso
Kurz, ancora spiaccicato per terra. –Ciao Chidori...- La ragazza spostò
i suoi occhi color del cioccolato, verso quelli più simili al colore del mare
dell’altro. –Ciao Souske...E’ una gioia rivederti!- I due si fissarono per
degli attimi infiniti, fin quando fu la voce di
qualcun altro a distogliere la loro attenzione! –Piccola Kana, aspettami!-
Trafelata, la povera Kyoko raggiunse il gruppetto. –Non vi dispiace se ho portato anche Kyoko, vero?!- -Ma certo che no,anzi...-
Disse Kurz, tornato come nuovo. –Molto bene! Coraggio, andiamo...- I cinque
ragazzi si diressero all’angolo della via, per poi entrare in un locale e
sedersi ad un tavolo, proprio davanti una grande
finestra che dava sul parco lì dietro. Un cameriere portò loro alcuni menù,
scrivendo, poi, su di un blocchetto le loro ordinazioni, per poi sparire dietro
il bancone. –Di cosa si trattava, questa volta, la vostra missione, Mao?- -Mah,
le solite cosette...Dovevamo fermare una banda di
terroristi che avevano una base sottomarina nel Pacifico, e recuperare alcune
testate nucleari che avevano rubato! Nulla di che...- Disse la donna, quasi
scocciata dalla facilità della missione! –Ovviamente, ero io
l’uomo punta di tutta la missione!- Ammise sorridendo il biondo,
abbracciando Kaname ad un fianco. –Ne sono convinta,Kurz!-
Rispose Kaname, con un bel cazzotto in testa!
Poco
più tardi,
poterono finalmente mangiare, per poi spostarsi nella sala adiacente, quella
dedicata al karaoke. Per fortuna, quella sera non era pieno, quindi poterono
scegliere comodamente dove andarsi a sedere e cantare. Inutile dire, che dopo
nemmeno un ora, Mao e Kurz erano già belli ubriachi,
mentre intonavano delle strambe melodie inventate da loro sul momento su basi
musicali diverse..Gli altri tre, tentavano di tenerli il più possibile calmi e
seduti, ma alla fine si arresero. Nel locale incominciava ad esserci un
fortissimo odore di fumo mischiato ad alcool, così che Kaname fu costretta ad
uscire qualche minuto per riprendere aria. –Credo che me ne andrò
a casa, Sousuke...Si è fatto tardi!- -Mi dispiace molto,Kyoko...Non è stata una
bella serata!- -Ma dai! Mi sono divertita moltissimo...E poi, avevo già avuto
modo di conoscere la signorina Mao e il signor Kurz, quindi non
mi hanno sorpreso affatto...- Ammise la ragazza sorridendo. –Uscendo
avvertirò la piccola Kana, buona notte Sousuke!- -Buona notte...- Kyoko fece
cenno con la mano anche ai due improvvisati cantanti, i quali le urlarono un
poderoso –Ciao!- Al microfono, facendo si che i vetri
della sala vibrassero. Una volta fuori, vide subito la sua amica, seduta su di
una panchina, pensierosa. –Piccola Kana...- -Eh!? Oh,
sei tu Kyoko...- -Speravi fosse Sousuke?- -Ma che vai dicendo...Piuttosto, come
vanno le cose là dentro?- Disse indicando con la testa
il locale. –E’ un gran macello, e Sousuke non sa più a che santo votarsi!-
-Immagino...- Disse Kaname sorridendo divertita. –Non vi siete
ancora parlati, perché?- La ragazza dai lunghi capelli, abbassò per un
attimo lo sguardo. –Bè...Credo, non ce ne sia stata
l’occasione... – Kyoko alzò gli occhi al cielo. –Bè, io sto andando a
casa, si è fatto tardi...E quei due sono molto più che ubriachi Ora, nessuno vi
disturberà...Buona notte!- Così dicendo, Kyoko salutò
con la mano la sua amica, per poi correre via, non lasciando a Kaname nemmeno
il tempo per ribattere.
-Avanti Sousuke!! Canta con noi!!- Kurz aveva trascinato
il povero sergente sul palco, costrigendolo a cantare qualcosa. –Kurz lasciami
subito!- -Ma dai, non fare il difficile!!- -De-devo
andare a cercare Chidori, è molto che è uscita...- Mao guardò un istante il suo
amico, per poi liberarlo dalla stretta di Kurz. –Coraggio, va Sousuke! E questa volta, cerca di arrivare a qualcosa di concreto!-
Così dicendo, lo spinse giù dal palco, facendolo quasi inciampare.
Sousuke uscì di filata dal locale, respirando a pieni polmoni l’aria
buona che sapeva d’estate. Vide subito la sua ex protetta seduta su quella
panchina. –Chidori...- -Oh, Sousuke...- -Tutto bene?- -Si certo, e te?- -Mai
stato meglio...- Calò un’ imbarazzante silenzio ra i
due, rotto solo da qualche cicala e dal rumore di foglie che venivano mosse dal
caldo vento estivo.
Non si vedevano da una
vita, e l’unica cosa che gli veniva da chiedere era "come stai"?! Sousuke sapeva bene di avere una montagna di domande da
porre alla ragazza, come del resto Kaname, ma qualcosa faceva sì che le loro
bocche rimanessero immobili. Un urlò indemoniato
provenì dal locale...E la voce era facilmente riconoscibile! –Kurz sta davvero
esagerando questa sera, non trovi anche tu?- Il sergente
mosse lo sguardo verso la ragazza. –Già...Ma era da molto che non
avevamo un po’ tempo a nostra disposizione per fare quello che volevamo, e sia
Kurz che Mao non vedevano l’ora di potersi sfogare!-
-Da quello che Mao mi ha detto, non è stata una missione molto difficile...-
-Lei tende sempre a minimizzare la situazione...In realtà, la missione ha
richiesto tutta il nostro impegno e coraggio...-
-Ti sarai sicuramente
fatto valere fra gli altri, come al solito...- -Faccio
solo il mio dovere! Né più, né meno...- Kaname era
felice di poter finalmente scambiare qualche parola con il suo amico che non
vedeva da un’infinità di tempo...A scuola si era sentita la sua mancanza, e
spesso le veniva quasi un po’ di paura a girare per la strada di notte,
consapevole che non vi fosse Sousuke pronto a soccorrerla anche per la minima
stupidaggine! E poi, con la lontananza del ragazzo, aveva sentito un profondo
sconforto crescere in lei...Come se una parte della sua anima si fosse staccata
e andata lontano...Avevo spesso il bisogno di
riposarsi, anche se non aveva fatto proprio nulla...Per fortuna che c’era stata
sempre, vicino a lei, la sua amica Kyoko, altrimenti sarebbe sprofondata in un
abisso scuro... –Non mi hai mai scritto nemmeno una lettera...- Il suo tono
sembrava rotto dal pianto. –Mi sarebbe stato molto difficile potertela inviare
da un punto imprecisato nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico...- -Già...Che
sciocca sono stata nel chiedertelo...- Sentiva che da un momento avrebbe
incominciato a piangere...Ma da quando era diventata così sentimentale, e
proprio davanti a lui?! Girò la testa dalla parte
opposta, sperando che Sousuke non si fosse accorto della sua espressione
triste. –Ma ti posso assicurare, che lo avrei fatto se
ne avessi avuto la possibilità...- Era normale che vi credesse, ma non aveva
voglia di rispondergli.
-Avanti Kurz, questa è l’ultima
canzone e poi ce ne andiamo a casa...Che non mi reggo
proprio in piedi e mi gira la testa da morire!- Il biondino era seduto su di un
divanetto, circondato da una decina di ragazze, tutte avvinghiate a lui. –Va bene, va bene Mao...- Salì traballando sul palco,
prendendo il microfono e portandoselo vicino la bocca. –Questa...Questa canzone hic la dedico ai miei hic amici
Sousuke e Kaname hic!- Si guardò attorno. –Ma a
quanto pare hic non ci sono hic...Bè, fa lo stesso!-
Dalla panchina di fuori,
i due ragazzi avevano sentito tutto quanto, visto che Kurz, più che parlare,
aveva urlato! Ed entrambi era un po’ arrossiti...
–Chissà che avrà in testa quel matto di Kurz...- Disse lei, cercando di
sdrammatizzare! Sousuke non rispose. La base musicale partì.
Come on ya'll
Then I saw her face
(HaHa)
Now I'm a believer*
(Listen)
Not a trace of doubt in my mind
I'm in love
(OoooohAaaaah)
I'm a believer
I couldn't leave her if I tried
Then I saw her faaaaace
Now I'm a believer
(Hey)
Not a trace of doubt in my mind
(One more time)
I'm in loooooove
I'm a believer
(Come on)
I believe
I believe
I believe
(I'm a believer)
(Hey)
(Come on, ya'll sing it with me)
I believe (I'm a believer)
Parti un tifo
sconsiderato da tutto il locale, mentre i due ragazzi fuori, cercavano
di capire il motivo per il quale il biondo avesse dedicato loro la canzone!
-BRAVO KURZ!!!- Sbraitò Mao, battendo forte le mani.
–HEY SOUSUKE, HIA CAPITO??? OVUNQUE TU SIA,
SVEGLIATI!!!!! IO CI CREDO E TU???- Dalla panchina, il
povero sergente cominciò a sudare freddo...Ma che cavolo si era messo in testa
quel cretino di Kurz?! In cosa doveva credere? –Sousuke, ma che succede?- Il ragazzo si girò versò di lei...Ecco! Ora, aveva
capito tutto quanto...Quel deficiente di Kurz...Aveva commesso l’errore di aver
parlato troppo dei suoi sentimenti all’americano...Di essersi aperto proprio
con la persona meno indicata di tutte! Per fortuna che era molto riservato,
LUI! Ma quanto gli aveva detto, doveva essere bastato al biondo per capire la
situazione e la realtà dei fatti!...Già, si vergognava
ad ammetterlo, ma si era innamorato di lei! Proprio di quella ragazza che ora
gli sedeva accanto, e lo guardava interrogativa. –N-non succede niente,
Chidori...- -Mhhh...E allora perché Kurz ci ha dedicato quella canzone?- -Che
ne posso sapere io!? Ci tengo a ricordarti che è
ubriaco!- -Sarà...- Poco dopo, ecco uscire Mao e Kurz, traballando da una parte
all’altra, che pian piano si avvcinarono ai due... –Hai
sentito hic Sousuke?? hic Secondo
me dovresti dirglielo hic...- Mao si appoggiò al suo amico, facendosi
che perdessero l’equilibrio insieme e cadessero sull’erba, per addormentarsi
quasi subito! Kaname e Sousuke, non ebbero nemmeno il tempo di poterli
aiutarli, che si ritrovarono due perfetti ubriachi sdraiati per terra da
portare a casa! E per fortuna che l’appartamento distava poco!...
–Che cosa dovresti dirmi, eh?!- "Merda, merda, merda..." –Kurz è...-
-Ubriaco! Si lo so...Ma a me sembrava abbastanza
lucido quando ti ha detto quella cosa!- "Giuro che quando si sveglia lo
uccido a quel deficiente!!" Sousuke si caricò sulla schiena l’americano, e
prese in braccio Mao. –Dai andiamo a casa...- Kaname aiutò il sergente a
trasportare i due, fin quando li distesero ognuno sul
loro letto. –Uff...Mamma mia quanto pesano!- -Mi
dispiace Chidori...- -Ma figurati, Sousuke! Mi ci voleva
proprio una serata diversa dalle altre...- Ammise sorridendo Kaname.
–Puoi rimanere a dormire qui, questa notte...- -Ma no,
casa mia non è mica lontana!- -Si lo so, ma è molto tardi...- -Va bene, va
bene...Rimarrò qui!- La ragazza andò nella camera di Mao, e le rubò un pigiama
dal comodino, andandosi a cambiare in bagno. –Perché hai messo tutte quelle
coperte per terra?- -Vuoi forse che dorma sul pavimento??-
-Non capisco...- Se tu dormi sul divano, che sarebbe il mio letto, io dove
dormo?- -Ma io non sapevo che il divano fosse il tuo letto!- -Bè ora lo sai!-
-Guarda ce sei stato tu ad obbligarmi a rimanere a dormire qui!- -L’ho fatto
solo per proteggerti!- -Ma finiscila Sousuke! Non sei in missione, calmati...-
Si era innamorato proprio di una vipera!...Ma il
fatto, era che quando lei si arrabbiava, era ancora più carina... –Buona
notte!- -‘Notte...- Entrambi si distesero nei loro rispettivi
"letti", cercando di dormire. Inutile dire, che fosse impossibile! A
parte il fatto che sia Kurz che Mao russassero come
degli orsi, la vicinanza dell’uno e dell’altra, impediva ai due giovani di
calmarsi. Nella testa di Kaname rimbombava ancora quella maledetta domanda: che
cosa aveva voluto dire Kurz, quella sera?? Doveva
saperlo! Assolutamente! –Sousuke...- -Dimmi Chidori?- Ma perché la chiamava
sempre per cognome?! –Cosa voleva
dire, Kurz, prima?- "Merda, merda,merda!!" –Ma lo vuoi capire che era
ubriaco!?- -Non prendermi in giro...- Ammise seria la ragazza, girandosi verso
di lui. –I-io...- Doverle mentire, guardandola in faccia, era la cosa che più
odiava dover fare! Allora...Forse...Avrebbe potuto provare a dirle
tutta la verità! Il sergente si mise a sedere, incrociando le braccia al petto.
–Quando eravamo ancora sul De Daanan, io e Kurz parlavamo
di moltissime cose per cercare di passare il tempo...Ma i suoi argomenti,
convergevano sempre sulle ragazze, e spesso mi metteva in difficoltà, visto che
sono una frana con l’altro sesso... "Su questo non ci sono dubbi!"
Pensò Kaname, ma evitò di dirlo ad alta voce! –Poi...- Ecco che arrivava la
parte più difficile! – Poi??- Chiese curiosa Kaname.
–Bè...Lu-lui, cominciò a parlare di te...- -Di me??-
-Si...E mi chiedeva delle cose strane,che sarebbe meglio tu non sapessi,
Chidori, per il bene di tutti...Ed io, ovviamente, non sapevo che cosa
rispondergli...- Ammise il ragazzo, con un leggero rossore in viso.
"Conoscendo Kurz, posso immaginare che razza di domande fossero!!" Pensò lei. –Però quelle strane domande, mi fecero
riflettere moltissimo...Su di noi...- -Mh!?- -Si,
insomma, noi abbiamo passato moltissimo tempo insieme, e non solo perché mi era
stata affidata la missione di proteggerti,Chidori, ma pian piano siamo
diventati amici, anche per il fatto che andavamo insieme a scuola, e dovunque
tu andavi, anch’io ero costretto a seguirti! Ed in questo modo, ho imparato a
conoscerti, come anche tu hai avuto modo di conoscere meglio me...E so bene
quanto i miei strani comportamenti ti diano fastidio, ma sono fatto in questo
modo, e conosco le cose così come me le hanno spiegate quado ero piccolo, e
soprattutto, su come ogni giorno vedevo la realtà...- Era la prima volta che
Sousuke le parlava così tanto... –All’età di sette
anni, mi misero un fucile in mano, dicendomi solo che se volevo sopravvivere
dovevo imparare ad usarlo! Non conobbi mai la bellezza di un fiore in
primavera, o di un abbracciò materno...Io non
conoscevo nulla che andasse al di là delle tecniche di sopravvivenza, di
attacco e di difesa!...E sei stato proprio tu, a presentarmi il mondo sotto
occhi diversi, Chidori...A tua insaputa, mi hai insegnato molto...Ma
soprattutto, ho capito che esiste dell’altro oltre alla guerra...Qualcosa che è
il suo opposto, e che ti scalda il cuore al solo pensiero...Ed ogni volta che
io ti penso, ritrovo la forza per combattere, per non arrendermi, perché SO’
che ci sei ad aspettarmi, ed è proprio la consapevolezza di sapere che qualcuno
mi aspetta a scaldarmi il cuore e a darmi un motivo in più per non morire!- Il
sergente fece una pausa. In viso non trapelava alcuna emozione,
lo sguardo era sempre serio e fisso. Mentre Kaname,
sentiva le lacrime agli occhi, per quelle parole...Il cuore le tamburellava nel
petto, forte... –Io...Sousuke...- -No! Aspetta fammi
finire!- Kaname annuì. –Una sera, dissì a Kurz non proprio queste parole, ma
gli rivelai qualcosa che aveva appena conosciuto e che m’impauriva...Ma
lui si limitò a dirmi che, finalmente, aveva incominciato a vivere! Io capìì
perfettamente quello che voleva dirmi, ma oltre a questo, mi disse anche che
dovevo trovare il coraggio di parlare e di potermi liberare di questi
sentimenti che mi rendevano molto nervoso, anche se non è nel mio temperamento
esserlo...Comunque, ora mi sono finalmente deciso a
tirare fuori tutto quanto, indipendentemente dalle conseguenze che potranno
verificarsi dopo!- Sousuke si avvicinò meglio alla ragazza, prendendole una
mano. "Oddio...Ma che vuole fare??" –Kaname,
io...- "Mi ha chiamata per nome!!" –Ehi Sousuke, non mi sento tanto
bene...- Un’ assonnata e traballante Mao, uscì dalla sua stanza reggendosi la
muro, per poi cadere per terra e...Bè, "rigettare" fuori tutto quello
che aveva mangiato e bevuto quella sera! –Mao!!-
-Chidori, portala in bagno! Io penso a pulire questo macello!- Per fortuna, dopo
poco, il silenzio tornò sovrano in quella
cosa...Sousuke uscì fuori sul balcone a prendere una boccata d’aria, seguito,
poco dopo, da Kaname...- Mao sta meglio?- -Si, ma domani mattina avrà un bel
mal di testa!- Entrambi fissarono il cielo pieno di stelle, e il mezzo spicchio
di luna che risaltava luminoso in quell’assoluta oscurità. Ascoltami bene
Sousuke e fai tesoro dei miei consigli! Se vieni
interrotto mentre ti stai dichiarando ad una ragazza, sarà molto difficile,
dopo, riprendere il discorso...Quindi, passa subito all’azione, hai capito cosa
intendo? Certo che aveva capito! Mica era stupido...E
forse, quel "consiglio", gli sarebbe potuto tornare utile proprio in
quell’occasione! Era già molto vicino a lei... –Kaname...- "Prima mi
chiama per nome, poi per cognome, e poi ancora per nome...Ha sbalzi di
personalità questo ragazzo!" Sousuke la prese per i polsi, facendo sì che
si voltasse verso di lui e lo guardasse diritto negli occhi...Kaname era
completamente scioccata dallo strano comportamento di quella sera di Sousuke,
ma non le dispiaceva affatto che lui si fosse aperto
con lei, dicendole quelle cose, e che ora la tenesse...Per i polsi?!?
–Sousuke...Ma che vuoi fare??- La voce della ragazza
tremava nel pronunciare quelle parole, e questo non mancò di notarlo il
sergente, che subito la rassicurò. –Non voglio farti alcun male,Kaname! Hai forse paura di me?- -N-no...-
Sousuke poggiò le mani della ragazza sul suo petto, per poi cingerle la vita e
attirarla a sé, in modo che i loro corpi fossero completamente a contatto.
Kaname era paralizzata...Non sapeva che cosa fare, cosa dire...Era come se
anche il suo cervello si fosse bloccato in quell’istante, e non poteva fare
altro che attendere la fine di tutto questo...Era curiosa
di vedere, fino a che sarebbe arrivato Sousuke! Ma dalla posizione nella quale
si trovavano ora...Non ebbe il tempo di concludere il
suo pensiero, che il ragazzo le accarezzò una guancia con una mano, facendo sì
che lei si ritraesse appena, ma Sousuke la teneva ben salda fra le sue braccia.
Si avvicinò di più, e concluse quella piccolissima
distanza che li aveva separati fino a quel momento. Il sergente assaporò il
dolce sapore e la delicatezza di quelle labbra che desiderava da troppo
tempo...E solo ora si accorgeva, di quanto tempo avesse sprecato! Avrebbe
potuto fare una cosa del genere molto prima, senza dover rodersi dentro per
tutto quel tempo, maledicendosi di non averci mai provato! Strinse ancora più
la ragazza a sé, premendo di più su quelle labbra...Kaname tremava come una
foglia, per l’intensità di quei sentimenti che la stavano travolgendo...Per
quella vocina dentro di lei, che le urlava di rispondere a quel bacio con tutta
la passione di cui disponeva! Mentre un’altra vocina,
le diceva di andarsene, di allontanarsi da quell’amore impossibile! Perché lui, l’avrebbe fatta solo soffrire e stare in ansia,
nella speranza che ritorni sano e salvo da un’altra missione...E lei, avrebbe
trovato il coraggio di dividerlo con la guerra? Avrebbe trovato la calma per
aspettarlo ogni volta?...Più quella vocina continuava
a parlare, e più lei si convinceva di quello che diceva... Io non conoscevo
nulla che andasse al di là delle tecniche di sopravvivenza, di attacco e di
difesa!...E sei stato proprio tu, a presentarmi il mondo sotto occhi diversi,
Chidori...A tua insaputa, mi hai insegnato molto...Ma soprattutto, ho capito
che esiste dell’altro oltre alla guerra...Qualcosa che è il suo opposto, e che
ti scalda il cuore al solo pensiero...Ed ogni volta che io ti penso, ritrovo la
forza per combattere, per non arrendermi, perché SO’ che ci sei ad aspettarmi,
ed è proprio la consapevolezza di sapere che qualcuno mi aspetta a scaldarmi il
cuore e a darmi un motivo in più per non morire! Quelle parole, però...Lui
trovava la forza per sopravvivere per tornare da lei! Lui, pensava a lei
durante una missione! Lui...Lui le era sempre
piaciuto, fin dal primo momento che lo aveva visto...Ed amava tutti i suoi
inguaribili difetti...Già, perché lei lo amava! Si lo
amava, da una vita intera...E se ne era accorta, forse troppo tardi! Perché
lui, poi, era stato chiamato per un’altra missione...Ma
era anche tornato! Per lei...Ed ora, lui la stava baciando...E lei si stava facendo veramente troppi problemi! Scacciò quella
vocina che le diceva di abbandonarlo per sempre, e buttò le braccia al collo
del sergente, rispondendo al bacio ed accogliendo la sua lingua nella sua bocca.
Per Sousuke fu una
completa sorpresa! Perché non immaginava che anche
Kaname provasse i suoi stessi sentimenti...Rimasero lì, sul balcone, per quasi
tutta la notte, continuando a baciarsi e a guardarsi negli occhi, senza dire
nulla...Ma per riuscire Sousuke, devi anche crederci! Altrimenti è
inutile... "Visto Kurz!? Ciò creduto, e ci
sono riuscito...!"
Da dietro una porta, due
mezzi sobri tiravano un bel sospiro di sollievo!
–Finalmente ci sono riusciti!- -E tutto grazie ai miei consigli!- Ammise un
sorridente Kurz –Si si certo, come no...Io me ne torno
a letto!- -Ma guarda che è vero, Mao...- -Basta che ne sei convinto tu...- Poi,
il silenzio tornò sovrano. -Torniamo dentro,Sousuke...Ho
un po’ freddo...- -Certo,Kaname...-
Fine
* believer:
intenso come " uno che crede nell’amore"
Eccomi qua,
a conclusione della mia primissima fic su FMP! Spero vi sia piaciuta, e mi raccomando commentate! La canzone è "I’m
Believer", colonna sonora del film di Shrek, cantata alla fine del film da
quel pazzo di Ciuchino! Kiss a tutti dalla vostra kagome ^^
Sono Un Che Ci
Crede*
Forza tutti insieme
Allora hai visto la sua faccia
(Haha)
Sono uno che ci crede
(Ascolta)
Nessun dubbio c'è nella mia testa
Sono innamorato
(Ooooohaaaah)
Sono uno che ci crede
Non posso lasciarla anche se provo
Allora hai visto la sua faccia
Sono uno che ci crede
(Forza)
Ci credo
(Sono uno che ci crede)
(Hey)
(Forza, cantate tutti insieme con me)
Ci credo (Sono uno che ci crede)