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Autore: MissBlackRose    30/05/2011    1 recensioni
“Lasciami andare Eric,non è divertente!”
-Dissi arrabiata.-“Invece è divertentissimo Ruby,vederti qui tutta rossa che mi supplichi di lasciarti andare via da me”.
Mi accarezzò il viso e si avvicinò sempre di più al mio viso fino a lasciare qualche centimetro di distanza fra le nostre labbra,sentivo il suo respiro sulla pelle e le sue labbra sfiorarono le mie."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Passami il profumo o si sentirà l’odore della sigaretta!”Mi misi il profumo e presi una gomma da masticare.”Ricordati di scaricare o le cicche rimarranno nel bagno e se ci scoprono siamo fottute,non è permesso portarle nella scuola”-mi disse Alice-“Lo so,lo so!”Scaricai e uscii di corsa dal bagno della scuola aggiustandomi i capelli. ”1..2..3”Suonò la campanella,anche oggi l’avevo scampata niente interrogazione con quello stronzo di biologia.”Signorina"-disse il professore uscendo dalla classe-"anche oggi niente interrogazione? L’aspetto la prossima settimana”-Ci conti-pensai con una faccia che esprimeva a pieno il mio disprezzo per lui e la sua materia,aprì l’armadietto quasi sbattendoglielo in faccia e mi sistemai i capelli biondi,tirai fuori la mia copia di cime tempestose e con un sorriso beffardo chiusi lo sportellino.-”E’ ancora qui?”-Sorrisi di nuovo e mi voltai dirigendomi verso  la porta dove una massa di ragazzini del primo anno,evidentemente stavano per impazzire,si accalcavano per uscire-Io non mi ricordo di essere stata così,ero timida volevo solo che nessuno mi guardasse e che il mio primo anno passasse in fretta e invece sono finita in punizione per tutta l’estate con lui,Eric.

Riuscì ad uscire dalla porta del retro,di solito i bidelli la chiudevano a chiave per evitare che i ragazzi la usassero per scappare -Ah si il mio è un bellissimo istituto correttivo per ragazzi-mi sedetti sui gradini della cappella e aprì il mio libro,accarezzai le pagine ingiallite,era una vecchia copia buttata nella cantina della biblioteca, era con me sin dal primo giorno in quest’inferno,avevo iniziato a lavorare lì per stare alla larga dai casini progetto miseramente fallito,-Ero solo una bambina quando arrivai qui,avevo i capelli lunghi a boccoli e non avevo  mai osato usare dei vestiti come quelli che indosso ora-mi guardai rapidamente le converse nere con i lacci bianchi consumati e sporchi,i leggings dello stesso colore e una maglia larga con un un “FUCK OFF” stampato sopra e una canotta verde fosforescente sotto,mi passai una mano nei capelli e mi scompigliai il ciuffo che mi nascondeva la fronte e lasciava intravedere gli occhi azzurri.-Vestivo come quelle ragazzine viziate dei film che passano le loro giornate davanti ad uno specchio a mettersi rossetti rosa confetto e ombretti azzurro cielo per assomigliare alla loro barbie,lo ero!Andavo in giro con le più popolari della scuola ed ero una cheerleader,che sfotteva le “secchione”-a ripensarci mi faccio schifo da sola-E questo mi aveva portato qui,le mie “amiche” mi avevano incolpato della morte di quella ragazza-mi portai le ginocchia al petto e posai la copia del libro a terra-Pensarci mi faceva male,non era colpa mia,perché ero qui allora?Nessuno mi aveva creduto,la polizia diceva che era la mia parola contro quella di 6 ragazze la mia difesa non avrebbe retto e così fu 3 anni in un istituto per ragazzi con “problemi”.”Io però non ho fatto niente,non è stata colpa mia”-iniziai a piangere nascondendomi il viso fra le mani,le lacrime cadevano così come la pioggia-Quella sera era stata la più brutta di tutta la mia vita,era la sua iniziazione per entrare nelle cheerleader,come era successo a tutte la sera di halloween a mezzanotte e si portavano le probabili nuove reclute nel bosco dove  dovevano passare la notte nella vecchia sede della confraternita,ormai abbandonata da quasi 50 anni,solo che lei era uscita per cercarci,non voleva più sostenere la prova,trovò me,ma io le dissi che doveva tornare nella casa e che non poteva ritirarsi,poi tutto era confuso non ricordavo nulla solo le sue urla e l’arrivo di Sarah e le altre che mi dicevano-”E’ colpa tua l’hai uccisa”-Mi alzai non volevo pensarci più,corsi sotto la pioggia fino al dormitorio,entrai con i capelli che gocciolavano e le scarpe sporche di fango,la signorina Spencer,che a me sembrava più un uomo che una donna,stava “accogliendo”i nuovi arrivati.La cassetta dei cellulari era sul tavolo vicino a quella degli oggetti personali,era possibile tenerne solo uno con se durante la permanenza al “Thomas Iron Corrective Istitute”,io avevo scelto il mio set da disegno che era gelosamente conservato nel 5 cassetto della scrivania nella mia stanza.-“Scusi il ritardo signore”-disse un ragazzo entrando dalla porta principale.-Una risata di gruppo si udì dalle scale dove tutti i ragazzi assistevano alla scena.-“Ogni anno arriva uno che fa sta sparata!”-Il ragazzo li guardò e scrollò le spalle per poi tornare a guardare la guardia o meglio la signorina-“Sono una donna e mettiti in fila!”-Disse alterata causando un’altra risata di gruppo,io rimasi a guardare la scena dall’altra parte della sala sorridendo divertita dalla figuraccia del nuovo ragazzo-Nessuno d’interessante-pensai-Solo una massa di cretini che avranno al massimo rubato un pacco di caramelle gommose dal supermercato.
Mi spostai e salì sopra nella stanza camminando sotto le luci bianche che facevano risaltare il verde scuro delle pareti,facendo apparire tutto più cupo e triste.Aprì la porta della stanza e mi buttai sul letto,cercai automaticamente il mio libro,ma non lo trovai,mi alzai di scatto e lo cercai ovunque,senza risultati-“Vaffanculo devo averlo lasciato sui gradini della cappella”-Scesi di corsa le scale e andai verso la porta-“E no!Le porte sono chiuse,le consiglio di tornare nella sua stanza.”-disse acida la guardia,curvai la bocca in una smorfia-“Bhe le consiglio di guardarsi le spalle”-alzai il braccio e  le feci vedere il tatuaggio che veniva fatto  ai ragazzi accusati dei crimini peggiori.-“Furto con scasso,a mano armata,spaccio e OMICIDIO”-dissi l’ultima parola con un sorrisetto,era un buon modo per spaventare e tenere alla larga i rompi scatole,con quell’espressione lasciai la guardia con una faccia da:”Perfetto sono morto”.
“Sempre la solita stronza e in vena di minacce Ruby!”-Mi voltai sbuffando,quella voce-“Eric”-dissi seccata la sua presenza era irritante-“I cazzi tuoi mai?”-Si avvicinò a me sorridendo beffardo e gli occhi socchiusi-“Direi di no”-Mi allontanai da lui creando un po’ di spazio fra di noi,ma a lui la cosa pareva non piacere,si avvicinò di nuovo fino a condurmi con le spalle al muro,mi sbarrò la strada con un braccio in modo da potermi bloccare con l’altro nel caso avessi tentato di scappare.-“Lasciami andare Eric,non è divertente!”-Dissi arrabiata.-“Invece è divertentissimo Ruby,vederti qui tutta rossa che mi supplichi di lasciarti andare via da me”-Mi accarezzò il viso e si avvicinò sempre di più ad esso fino a lasciare qualche centimetro di distanza fra le nostre labbra,sentivo il suo respiro sulla pelle,le sue labbra sfiorarono le mie,gli diedi uno schiaffo e mi liberai da lui correndo verso la porta della stanza.”Va all’inferno Eric!”.
C
hiusi  la porta alle mie spalle,mi passai  una mano fra i capelli e andai nel bagno,aprì l’acqua calda;Volevo levarmi il suo profumo di dosso,il ricordo delle sue labbra sulle mie anche se solo per un secondo il mio corpo aveva reagito al suo.-Se prima mi facevo schifo ora mi odio-pensai.
Uscì dalla doccia e mi misi l’accappatoio,mi piazzai di fronte allo specchio e iniziai a pettinarmi i capelli,l’immagine di quel semi bacio era impressa nella mia mente-“Cazzo Ruby non era un bacio e lui è Eric,dovresti lavarti la bocca con la candeggina e magari infilartene un po’ in testa per eliminare questo ricordo!”-Parlo da sola perfetto!-pensai-meglio andare a cena-.

Mi vestì in fretta,mettendo un jeans grigio e una felpa verde chiaro,scesi nella sala mensa,Eric non era in giro,meglio così!Presi un vassoio e mi misi in fila.-“Prenderei l’insalata,la carne stasera è orribile”-Mi voltai e lo vidi lì con un sorriso bellissimo sul volto che automaticamente fece scattare anche il mio,infondo avevo sperato di incontrarlo.

   
 
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