31/05/2011
4 recensioni♥ Prologo ♥
Sailor Venus, guerriera dell’amore.
Amore un corno!
Attualmente si godeva il panorama notturno di Tokyo, seduta sulla cima della Tokyo Tower. A casa non le andava di stare, non con Artemis che si esercitava a miagolare come un gatto vero. Era uscita da casa di nascosto, saltando dalla finestra. Cosa facile per le Sailor Senshi. Le bastava trasformarsi nel suo alter ego sailor e con un semplice balzo, grazie ai tacchi magici dei suoi stivali bianchi, era capace di saltare altezze sovrannaturali e atterrare indenne al suolo. Nonostante vigeva la pace, grazie a Usagi, Minako apprezzava tornare ogni tanto nei panni di Eternal Sailor Venus.
Non era la prima volta che sgattaiolava via da casa in quella settimana. L’ultima volta era stato lunedì, quando era tornata a casa, esausta per via degli esami finali. Era all’ultimo anno delle superiori e ogni giorno dopo la scuola si ritrova al tempio Hikawa con le altre per studiare, sotto la supervisione di Ami. Lei e Usagi erano le uniche che necessitavano dei tutoraggi addizionali, che tenevano occupata la povera Ami fino alle otto di sera. Usagi almeno era fortunata perché Mamoru veniva sempre a prenderla. Il massimo che spettava a Minako era un Artemis che si lamentava sempre del poco tempo che aveva con Luna.
Almeno lui l’ha trovato l’amore. Quanto piacerebbe anche a me lamentarmi del poco tempo goduto assieme al mio amore…
Ricordava di aver visto un ragazzo alto dai lunghi capelli argentati…
Quella notte tirava una leggera brezza invernale e Minako era intenta a saltare da un tetto all’altro nel distretto di Shibuya. A un certo punto si era fermata per osservare delle coppie che uscivano da un locale chic. Adorava osservare le coppiette. Tutti felici e innamorati che si tenevano per mano e si bisbigliavano dolci parole d’amore. Quelle cose lei se le sognava la notte, sempre in compagnia di un ragazzo dal volto celato. Temeva il momento del risveglio, perché le portava via quel ragazzo dolce.
Una voce profonda aveva attirato la sua attenzione. Cercò con lo sguardo il proprietario della voce nella folla che usciva dal locale. Lo trovò accanto ad una vetrina di un negozio, accompagnato da altri tre uomini. Era un ragazzo molto alto e portava i capelli argentati, un colore insolito per un giapponese, legati. Indossava un cappotto color beige sopra un completo di giacca e cravatta molto elegante. Non riusciva a vedergli il volto, perché il ragazzo le stava di spalle ed era intento a chiacchierare con i suoi amici. Era tentata di scendere dal tetto e avvicinarsi per scoprire il volto del ragazzo. Ma non era il caso visto che indossava le vesti di Sailor Venus e se invertiva la trasformazione aveva addosso solo il pigiama.
Si tolse l’unica soddisfazione che le rimaneva: lo osservò finché lui non sparì in una delle tante viuzze di Shibuya, sempre con i suoi amici.