Serie TV > I liceali
Ricorda la storia  |      
Autore: Tangled    31/05/2011    3 recensioni
So che siamo solo alla seconda puntata, ma ho provato ad immaginare come potrebbe andare a finire ed è venuta fuori questa lettera in cui Lorenzo chiede perdono a Cami... A voi scoprire se riuscirà ad ottenerlo o meno...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao Cami,

 

se potessi vedere la mia stanza in questo momento ti metteresti a ridere: ogni superficie è ricoperta da fogli accartocciati... sono talmente tanti che sembra che ci sia stata una nevicata fuori stagione.

Sì, lo so che non è certo l’esordio più brillante dell’anno, ma mi sono ripromesso che questa sarebbe stata la redazione definitiva così eccomi qua.

Ci sono un sacco di cose che vorrei e soprattutto dovrei dirti, ma la verità è che l’unica cosa a cui riesco a pensare è che... TI AMO...

In questo momento riesco quasi a vederti... con questi fogli in  mano e la tremenda voglia di farli a pezzettini per la rabbia. So che ne avresti tutte le ragioni, ma ti prego di aspettare... lasciami finire e poi potrai decidere il destino di questa lettera senza ulteriori intromissioni.

Innanzi tutto sono assolutamente consapevole del fatto che nulla di quello che farò o dirò potrà mai cancellare tutto il male che ti ho fatto... sono stato stupido… ero così arrabbiato per la tua mancanza di fiducia da decidere di darti finalmente ragione e stare con Alice.

Volevo farti male come tu ne avevi fatto a me. E questo è stato il mio errore più grande, perché non avevo capito che in quel modo stavo solo facendo del male a me stesso.

Sai mi capita continuamente di ripensare al nostro primo bacio e ogni volta mi viene in mente la canzone di Daniele Silvestri “... e poi l’emozione di quel primo bacio, le labbra precise, perfette, incollate...” anzi la realtà è che ti ritrovo praticamente in ogni canzone che ascolto. Tutto sembra parlare di te, di noi e della nostra storia.

O forse sono io che non riesco a pensare ad altro.

Non ci riuscivo ne mentre stavo con Alice ne con tutte le altre ragazze di cui non ricordo nemmeno i volti e con cui ho cercato disperatamente di cancellarti dalla mia testa.

Beh, ti comunico ufficialmente che il “chiodo schiaccia chiodo” con me non funziona o forse sei tu il problema.

Già, perché da quel primo sguardo mi sei entrata nel sangue e non ne sei più uscita.

Tu, al contrario, non facevi altro che cercare di convincermi che quella giusta per me fosse Alice... per carità era impossibile negare che fosse una bella ragazza, ma ogni volta che la guardavo mi veniva in mente un soprammobile.

Invece con te era diverso... anche se rimanevi nell’ombra, se cercavi di passare inosservata c’era qualcosa in te che mi attraeva. Irrimediabilmente.

Avvicinarmi a te è stata un’impresa difficile e penso che se non fosse stato per il tuo braccialetto, probabilmente sarei ancora qui ad aspettare un tuo sì. Sei sempre stata una persona leale e so quanto ti è costato dover mentire così a lungo per stare con me, ma io ero troppo egoista per permettermi di lasciarti in pace e così ho finito con il creare i presupposti che ci hanno condotti fina a dove siamo ora.

Piuttosto che arrabbiarmi a causa delle tue insicurezze, avrei dovuto capire che non era colpa tua se eri stata cresciuta da persone che non ti consideravano mai all’altezza. Avrei dovuto dedicare ogni momento al cercare di farti scoprire la fantastica persona che sei e invece ho trasformato in realtà le tue paure più grandi.

Non mi perdonerò mai ne per quello che ti ho fatto ne per il non averti saputo capire.

Dopo di te la mia vita è diventata un inferno, soprattutto nel momento in cui ti sei messa con quel cretino... Vedervi insieme, vederlo baciarti, vederlo toccarti mi ha quasi ucciso. Ho passato notti intere sveglio a chiedermi se eri con lui, se eri nel suo letto.

Ti sognavo... sia di giorno che di notte, sia con gli occhi chiusi che ad occhi aperti. I miei sensi erano saturi di te: mi sentivo incollato addosso il tuo profumo, vedevo il tuo volto in quello di ogni passante, sentivo il tuo sapore fisso sulle mie labbra, le tue dita intrecciate alle mie  e la tua voce ogni volta che mi addormentavo.

Più capivo che non sarei mai stato in grado di dimenticarti e più mi comportavo da stronzo.

Non sai quante volte mi sono ritrovato con il motorino sotto casa tua cercando il coraggio di venire a parlarti per implorarti di tornare con me. Una volta ho persino suonato il campanello, ma quando hai risposto sono scappato via.

Sono stato un codardo. Almeno fino a quella notte a Berlino durante la gita scolastica.

Credo di non aver mai avuto così tanta paura come nel momento in cui ho visto quell’ubriaco puntarti il coltello alla gola per convincere noi altri a consegnargli cellulari e portafogli.

Mi ricordo ancora il rivolo di sangue che era improvvisamente comparso sul tuo collo a causa della maldestria di quell’uomo. Quando tuo zio è finalmente riuscito a disarmarlo, l’unica cosa che sono riuscito a pensare era che ti aveva ferita e che per questo doveva pagare. E se non fosse stato per gli altri forse l’avrei davvero ucciso.

Poi quella stessa notte sono venuto in camera tua. Ti ho baciata senza darti il tempo di pensare e abbiamo fatto l’amore.

Sapere di essere stato il tuo primo, mi ha reso euforico, ma la mattina successiva tu hai liquidato il tutto come un errore che non si sarebbe ripetuto e io sono ripiombato all’inferno.

Quelle settimane sono state anche peggiori delle precedenti perché ora conoscevo il tuo corpo, i tuoi respiri, la tua pelle.

Avrei dato la vita per poter riprovare quelle sensazioni almeno una volta.

Ho cercato di seppellire il tuo ricordo con quello di decine di altri corpi, ma non ci sono mai riuscito e così alla fine ho preso la decisione di andarmene. Abbiamo cambiato casa così tante volta a causa del lavoro dei miei in ambasciata che oramai ci sono abituato, inoltre questa volta è stata una mia precisa richiesta che loro hanno assecondato senza fare domande... anche perché in fondo non c’era niente da chiedere, non dopo tutti questi mesi.

Così mentre tu leggerai questa lettera io starò per imbarcarmi su un volo per la Russia sperando che sia abbastanza lontana da permettermi di rimettermi in piedi.

L’ho già detto, ma te lo ripeto: ti amo. Ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre.

Spero che un giorno tu possa perdonarmi.

 

Lorenzo

I fogli scivolano per terra, ma lei deve andare, ci sarà tempo dopo per raccoglierli e riporli accuratamente come meritano.
Corre fino all’ingresso dove trova suo zio con in mano due caschi e le chiavi del motorino.
Sembra un’inutile corsa contro il tempo, ma lei non sa che un particolare volo quel giorno ritarderà perché uno strano ragazzo ha chiamato pochi minuti prima segnalando la possibilità di una bomba su quel suddetto aereo.
Avrà tempo di ringraziarlo, ma a lui per ora basta l’amore che legge negli occhi verdi che lo guardano rischiare così tanto per salvare la felicità del suo migliore amico.
Corre, Cammilla, aggrappata a quello che per lei è diventato un padre, per le via di Roma, tra incidenti sfiorati e manovre spericolate.
Corre, in un aeroporto affollato, mentre un’amica ritrovata le indica la giusta strada.
Corre, mentre le guardie la inseguono per aver violato il perimetro di sicurezza.
Corre, corre, corre e poi si ferma. Si ferma perché lui è di nuovo di fronte a lei e lei ritorna a quel loro primo incontro.
Lo sguardo è lo stesso di allora.
Ma la linea, quel tratto di gessetto da cui è iniziato tutto, questa volta non si interromperà.
Mai.

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I liceali / Vai alla pagina dell'autore: Tangled