Ed ecco il secondo capitolo!
Grazie a chi legge e a Lily97
Giuggi_89
Capitolo
2: Resta con me
Come
Around
Ed eccoci pronti ad uscire. Non so bene perché non sia
voluta andare in
macchina,penso sia stata la prima cosa da dire che mi è
venuta in mente per
evitare il silenzio imbarazzante e doloroso.
Stiamo camminando fianco a fianco, fa freddo, vorrei camminare
abbracciata a
Luke o almeno prendergli la mano,ma non si può
più. Dai Becky, improvvisa, di
qualcosa.
«
Brr…che freddo … » dico con
l’intenzione di smuovere
l’atmosfera . Due estranei, sembriamo solo due estranei , con
una figlia però.
Non può andare avanti così!
« Si. L’avevo detto che era meglio la
macchina.»
« Minnie sarà felice che il suo papà
sia venuto a prenderla. » cambio discorso
immediatamente.
« Certo, tutto per la mia piccola. »
E
per me invece più niente. OK, è sua figlia,
è ovvio
che tenga a lei come a nessun altro; ma prima nei suoi e pensieri
c’ero in
egual misura io, ora non più. E le guance scottano di nuovo,
gli occhi si
gonfiano, ma io non voglio piangere.
«
Sai, ieri Minnie mi ha chiesto perché sei arrabbiato
con me, ha capito qualcosa, e io non sapevo cosa dirle» dico
con tono
distrutto.
« Si. Hai ragione dobbiamo dirle tutto, e mi pare che adesso
sia il momento
opportuno. Hai fatto bene a convincermi a venire con te. »
NO!
Cazzo no! Non doveva andare così. Non doveva
essere quello il motivo. Io volevo che Luke capisse quanto amore
può ancora
dare e ricevere dalla sua famiglia non che dovesse sfasciarla proprio
ora.
Forza Becky, pensa. Cosa si può fare?
Non può finire davvero così, e soprattutto Minnie
non deve sapere nulla. Lei,
la nostra vita, la nostra bambina non deve sapere niente, deve solo
essere
amata e vestita bene. Ho visto un completino D&G J perfetto per
lei! Ok,
ora non è il momento ma lo sarà quando saremo
sole e abbandonate. Che fare ora?
«
Sai Luke, non mi sembra il caso ora. Stavo pensando
che sai… ecco…nostra figlia non ha un caratterino
così facile … ecco... non mi
sembra molto il caso di spiattellarle tutto così in mezzo
alla gente… non
sarebbe “salutare” per nessuno dei tre»
adesso arriva il bello, sto
gesticolando , ho il viso rosso in fiamme ma devo dirlo, o ora o mai
più.
« Che ne dici ….beh…se la portassimo
questo fine settimana a
Eurodisney a Parigi e le diciamo tutto tra Topolino e Paperino. Ho
letto su un
libro per l’infanzia che è la soluzione migliore
per evitarle traumi da
separazioni.» dico tutto d’un fiato senza
guardarlo. Dai Luke di di si!!!!!! Un
viaggio in tre insieme e non potrai più lasciarci.
« Becky, primo noi siamo separati , non mi sembra il caso di
viaggiare insieme;
secondo è giovedì, come diavolo puoi pensare che
possa lasciare il lavoro così
su due piedi? »
« Beh…hai sempre detto che per te Minnie
è tutto, l’hai sempre messa anche
prima del lavoro » sto per piangere , quelle parole mi hanno
fatto troppo male,
ma continuo« e io sarei solo li per lei quando sicuramente
avrà bisogno della
mamma, non è un viaggio con me, è un viaggio per
Minnie. »
Dai
Luke lo sento, lo so che lo
vuoi anche tu!
«Vedo
cosa riesco a fare,
dai!Chiamo subito l’ufficio.»
Arriviamo davanti all’asilo, Luke è ancora al telefono e gli faccio segno di entrare con me. Entrati la vedo, la luce dei miei occhi, bella come sempre , ma nostra piccola. Perfetta, il grembiulino che Danny ha rivisitato solo per lei le sta d’incanto abbinata agli Ugg minuscoli rosa. Sta giocando e non sa ancora quale delusione le daranno i suoi genitori, mi sento una fallita, una persona inutile. Nel gioco sta dirigendo i suoi compagnetti, ha il fare del capo, ora prende il telefono . Li guardo , sono così uguali , così fieri nei loro atteggiamenti. Una lacrima scende e non riesco ne voglio fermarla, le ho trattenute troppo. Luke non può voler davvero mettere fine a questa magia, non può voler interrompere la nostra avventura. Le lacrime scendono. E Luke si accorge di me, chiude la conversazione e mi viene incontro. Mi guarda , guarda Minnie e si accorge anche lui di cosa mi ha commosso. Vede sua figlia,nostra figlia in atteggiamenti così simili ai suoi, lo stesso sguardo in un corpicino così minuscolo ma dai tratti simile a me, anche la sua corazza comincia a crollare. Da quando ha deciso di rompere non ha versato una lacrima ne si è fatto vedere in difficoltà, ma oggi qualcosa è cambiato. Il suo occhio diventa lucido, le guance si colorano, ecco la lacrima che scorre sul suo viso, ora guarda di nuovo me, perché dobbiamo farci tutto questo male.
Viene da me, mi pulisce il viso della lacrime. Il suo tocco con le miei lacrime brucia ancora di più,chiudo gli occhio e mi lascio andare a quel contatto così importante. Lo sento, i suoi occhi sono su di me, vorrebbe parlarmi ma anche lui non sa sicuramente cosa dire.
Luke Brandon in completo sbando.
Ma dopo pochissimo mi accorgo che la velatura nei suoi occhi sparisce, torna lo sguardo assente, torna il Luke Brandon che ha deciso di mettere fine al nostro matrimonio, un Luke spossato, stanco distrutto quasi quanto me.
Mi sposto ed è allora che Minnie si accorge di noi. Eccola mentre , saltellando, ci raggiunge. Salta in braccio al suo papà e mi manda uno sguardo di assoluta felicità.
«Ciao amore mio!!!» dice Luke baciandole una guancia , è lei per ora la più fortunata dei tre , ma sarà anche la più sofferente povera bambina; si lancia al collo del papà prendendo tutti i baci che sono ormai solo per lei.
«Minnie, vai a prendere il tuo zainetto e andiamo, papà deve andare a lavoro»la esorto con la voce rotta dall’emozione.
La peste scende e corre verso gli armadietti, prende la sua borsettina di Trilli, saluta la maestra e corre di nuovo verso di noi. Non riesco a dire niente. Sono bloccata , vorrei urlare e piangere , ma non lo farò, solo per Minnie. Luke se ne è accorto e mi guarda fissa. Si sente in colpa lo so,ed è colpa sua. NO. La colpa è di tutti e due.
Ci interrompe Minnie che urla, perché vuole la merenda, tiro fuori dalla borsa un biscotto che lei addenta, piena di felicità. E Luke ancora mi guarda, guarda la mia borsa e la sciarpa tutti regali suoi.
«Minnie , ti andrebbe di andare a trovare la vera Minnie domani??»
Cosa sto sentendo?? Vuole davvero andare a Parigi? Ok. Non è una grande cosa infondo, li parlerà alla bimba e finirà davvero tutto, ma non riesco a non sorridere. Luke se ne accorge e mi sorride a sua volta.
«Siiii..namoooo»
«Ok, piccola. Andiamo!»
Non ci posso credere. Luke mi sta regalando l’ultima possibilità per salvare il nostro matrimonio. NON devo e non posso sbagliare niente.
«Becky, allora, organizzi tu? Sia chiaro che puoi usare per le spese la carta del conto casa.»
Appena aveva detto che era finita gli avevo ridato la carta, lui aveva detto che potevo tenerla ugualmente ma io testarda come sono ho insistito perché la tenesse, ma lui la ha rimessa al suo posto in casa e io non la ho davvero più usata se non per quel top da “The Look” . SI sono sempre io, la solita Becky. Ma questa volta sarà la mia svolta.
La vuota e stupida Becky non c’è più; diventerà quella che dici di diventare ma non succede mai..ma questa volta ho troppo in ballo: la felicità delle persone che amo di più al mondo, e ora di diventare una persona seria.
«Ok. Faccio tutto io! » dico raggiante« vai alla Brandon Communications ora? Vuoi compagnia? Io e Minnie momentaneamente siamo libere» aggiungo sorridendo. Guardo la bimba e le strizzo l’occhio, lei che è furba quanto sua madre se non di più capisce tutto e sa che è il momento per insistere se vuole stare ancora un po’ con il suo papà.
«Ci papi…. daiiiiiiii»
Luke ci guarda interdetto, non sa cosa dire,ma non vuole dirci di no.
«Ok donne. Andiamo»
Sarà la vacanza più bella, molto più ancora dell’anno in giro per il mondo della luna di miele. Solo tre giorni a disposizione. Uno per fargli capire che sbaglia, uno per farlo innamorare di me e uno per divertirci con la nostra bimba.
Tornerai ad amarmi Luke Brandon.
Parola di Becky Brandon,la ragazza che salverà il suo matrimonio.