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Autore: Crown Clown    02/06/2011    2 recensioni
Una one-shot dedicata ai fratelli Elric. E' malinconica, anche un po' triste, dai.
Spero vi piaccia. Ci ho messo poco a scriverla, basandomi su una douj. di cui non ricordo il nome, gomen!
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The heat of despair
Titolo del capitolo: The heat of despair
Generi: Malinconico, Slice of life, Triste
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments, One-shot
Introduzione/Presentazione
Una one-shot dedicata ai fratelli Elric. E' malinconica, anche un po' triste, dai.
Spero vi piaccia. Ci ho messo poco a scriverla, basandomi su una douj. di cui non ricordo il nome, gomen!





Quei giorni caldi.. quei giorni felici con la nostra amata mamma.
A quei tempi era sempre una gran festa. Ma la mamma morì.
E noi due rimanemmo soli.. soli per tanto, tantissimo tempo.
Quel tempo dove ci facevamo forza a vicenda, dove facevamo incubi e sognavamo la mamma, dove la tristezza ci assaliva a secchiate e non potevamo far nulla, così piccoli, così soli.
Ma ogni notte ci facevamo forza a vicenda con le nostre stesse braccia, ci abbracciavamo, ci confortavamo, ci volevamo ogni giorno sempre più bene.
“Non piangere, nii-san..” Sussurrava Al quand’era il mio turno di esser triste e di sentirmi abbandonato come praticamente eravamo entrambi.
Ma quel senso di abbandono che ci opprimeva ci aveva portati a compiere il gesto più grande e più inutile, quello di tentare di ritornare alla felicità credendo nella sola forza dell’alchimia, che nulla poteva contro la morte.


“Scusami Al, anche questa era un falso.” Gli dissi per l’ennesima volta, l’ennesima volta che trovavamo il modo per tornare nei nostri veri corpi e questo si rivelava essere una beffa..
“Dovrai aspettare ancora un po’ per tornare nel tuo corpo originale.” Continuai, stavolta con un sorriso tirato stampato sulle labbra.
“Mi dispiace..” gli diedi le spalle, la pioggia che mi cadeva addosso, rendendomi ancora più triste di com’ero pochi minuti prima.
Al non poteva farmi capire cosa veramente provava. Io non potevo capirlo.
Non potevo sapere se mentiva quando diceva che non faceva nulla, che avrebbe aspettato.
Non potevo guardare l’espressione dipinta sul suo volto, o i suoi occhi quasi azzurri, che erano sempre stati allegri e vivaci.
Le braccia abbandonate lungo i fianchi e il capo chinato verso il basso.
“Va tutto bene, nii-san. Ma copriti, o prenderai un raffreddore.” Mi rispose lui con voce incerta.
Come potevo fingere di non aver sentito quella nota di dispiacere nella sua voce tremante?
“Il tuo corpo è reale, nii-san. Devi stare attento.” Continuò stavolta con tono più sicuro, come se stesse cercando di scacciare gli stessi pensieri negativi che stavano inondando anche me, posando sulle mie spalle la mantella rossa che ero solito indossare.
“Si.. andiamo.” Gli risposi con voce flebile, alzando il capo ed assumendo un’espressione accettabile abbastanza per far sì che non scoprisse quanto veramente stavo soffrendo per lui.
 
 
Ed eccomi lì, steso su un letto, con le coperte tirate fino alla fronte, ogni dieci secondi a tossire ed a starnutire, il volto arrossato.
“Cosa ti avevo detto, nii-san? Hai strafatto, proprio come dicevo io.” Esclamò Al, prendendo uno straccio e facendolo affondare in una bacinella d’acqua fredda per raffreddarmi un poco la fronte accaldata.
“Stai zitto..” Borbottai, voltandomi dall’altra parte. Al sospirò, strizzò ben bene la pezza zuppa d’acqua fredda e me la porse.
“Andiamo, mettila sulla tua fronte.” Replicò. Io guardai prima la pezza, poi mio fratello, gli occhi lucidi per la febbre.
“Non mi serve.” Dissi, allontanando debolmente la pezza con la mano di carne.
“Smettila di dire stupidaggini! Mi farai diventare scemo!” Esclamò lui, arrabbiandosi per scherzo.
“Al..” lo richiamai debolmente. “La tua mano basta e avanza.” Continuai, afferrandogli una mano per sentire quanto fosse fredda. “Starai sempre con me, vero?”
“Nii-san..” sussurrò lui. Sembrò avesse capito, perché scostò dolcemente la mia mano e poggiò la sua sulla mia fronte.
A quel contatto rabbrividii e sorrisi al suo sussulto, che aveva un non so ché d’interrogativo.
“E’ freddissima!” Gli spiegai, ridacchiando.
“Ti fa piacere?” Chiese lui, guardandomi.
“Si..” Risposi stancamente.
“Ah, ne sono felice.”  Tutt’ad un tratto allungai il mio braccio d’acciaio verso la spalla di Al e lo afferrai anche con l’altro braccio.
Lui sussultò ancora, e io l’abbracciai, chiudendo gli occhi.
“Aspetta, nii-san! Smettila, sono freddo, lo hai detto anche tu..” Lui cercò di staccarsi con scarso risultato.
“Si, ma io sono caldo, stai tranquillo.” “Non stai scherzando, vero?”
Quella domanda non ricevette risposta da parte mia. Mi limitai a continuare ad abbracciarlo.
“Sono troppo freddo, nii-san. Stai tremando.” Disse lui, preoccupandosi per me.
Il calore che sentivo una volta, quando ci abbracciavamo per farci forza.. stavo tornando a sentirlo. Ora ricordavo..
“Al, più stretto..” Lo pregai. Lui sembrò esitare, ancora aveva paura che avrebbe solo potuto peggiorare la mia salute, in quel modo.
Ma io tentai di fargli capire che era importante che ricambiasse quell’abbraccio.
“Okay..” Sussurrò dolcemente, abbracciandomi più stretto. Rimanemmo così per minuti interminabili.
“Al, riesci a sentirlo?” Gli dissi, stringendolo ancora più forte come potevo. Lui rispose con un flebile sì.
Ma forse non riusciva veramente a capire.. Al non riusciva a sentirlo, non ci riusciva più.
Dovevo aiutarlo a riavere il suo corpo originale, dovevo fargli sentire ancora quel calore che anni prima ci confortavano nei momenti più bui, accendendo una luce in quella fitta oscurità.
Da quel momento in poi l’avrei aiutato a sentire quel calore anche con quel corpo.. non l’avrei mai lasciato da solo. Sarei diventato io la sua luce.



Vi ringrazio per essere passati. Come al solito, ringrazio chi è passato solo per leggere, chi commenterà, chi metterà tra i preferiti e quant'altro.
Scritta di getto, proprio come ho detto nella descrizione di tale Fanfic., mentre leggevo una doujin.
Spero davvero che vi piaccia, a me ha soddisfatto abbastanza. :)
Ah, importante! Ho deciso di cambiare nickname, quando me lo approveranno e se lo faranno, mi chiamerò Pride_ , non pensate che io sia sparita nel nulla!
Un bacio,
Kuromi_
   
 
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