ACCANTO
Ti ho sentito accanto stanotte.
Incomprensibilmente.
Irrazionalmente lì, a popolare ed alimentare i miei sogni nella loro folle corsa verso qualcosa che neppure comprendo.
Quando mi sono svegliata eri ancora con me. In me, come se avessi ospitato per un po’ la tua anima nel mio corpo.
Sensazione di gioia completa e brivido sull’orlo dell’infinito.
Percepisco la tua presenza, ma non so chi sei... ogni volta che ero vicina a conoscere il tuo volto il sogno mutava ed era una nuova ricerca.
Ti ho cercato, sai, nella realtà degli altri, in ogni volto che incrociavo, certa che ti avrei trovato e che la mia vita sarebbe stata sconvolta.
La tua presa ferrea sul mio braccio.
Pelle bruciante d’attesa.
La tua mano intrecciata alla mia e poi più nulla.
Ho sentito le tue dita scivolare via dalle mie. Continuavo a fissare la mia mano nel tentativo di trattenerti.
Ora sono di nuovo dove ogni cosa ha avuto inizio.
Dolore opprimente. Lacrime che pungono gli occhi.
Si può perdere qualcuno che non si è mai conosciuto?
Io, comunque, vivrò nell’attesa del tuo incontro. So che accadrà.