Film > La Bella e la Bestia
Ricorda la storia  |      
Autore: merychan    05/06/2011    7 recensioni
Mrs. Bric alle prese con il dolore di un Principe ancora bambino.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adam, Mrs. Bric
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Da quanto tempo la povera Mrs. Bric si dava da fare per dare una buona educazione al futuro sovrano del loro regno? Quei soli sei anni le sembrarono un’eternità. Ce la stava mettendo tutta per aiutare il piccolo Principe a crescere con dei sani principi, che lo avrebbero aiutato e rafforzato nel corso della sua crescita, eppure, tutti i suoi sforzi parevano vani. Mai, in vita sua, aveva avuto a che fare con un bambino tanto prepotente e viziato sin da quella tenera età. Questo suo insuccesso la devastava, come se si fosse trattato di un figlio suo.
Possibile che fosse inetta al punto tale da non riuscire a deviarlo minimamente da quei suoi atteggiamenti altezzosi e, talvolta, persino meschini? Aveva sempre creduto che sarebbe stata un’ottima madre, ma, a quanto pareva, si era sbagliata su tutti i fronti; o, forse, aveva meno colpe di quante se ne attribuisse. Dopotutto, ad educare Adam vi era anche suo padre, un Re ben lontano dal rappresentare un’ideale di bontà e rettitudine. Il regno intero lo temeva per la sua ormai nota malvagità e per le pene che era solito infliggere, per puro gusto, a qualche povero malcapitato.
Al solo pensiero che quel fanciullo dai biondi capelli e dal portamento regale potesse un giorno emulare il genitore – per non dire diventare peggiore di lui –, il morale della povera badante cadeva inesorabilmente a terra come un pesante macigno. Nonostante ciò, però, non si dava per vinta, dicendosi che, prima o poi, avrebbe avuto il piacere di raccogliere i frutti del suo lavoro su quello che sarebbe diventato un Principe amato e rispettato da tutti.
Un giorno come tanti altri, la nostra Mrs. Bric si trovò ad aprire il peso tendaggio delle stanze del suddetto Principino, allo scopo di svegliarlo.
Come ogni mattina, si era preparata mentalmente alle lamentele – a volte addirittura minacce – che sarebbero scaturite da quella boccuccia infantile per essere stato disturbato durante il sonno, eppure, quella volta, si sorprese nel trovarlo già dritto, seduto sul comodo giaciglio. Quale angelo aveva causato un tale miracolo?
La donna paffutella si lasciò sfuggire una nota di stupore, più che palese, dagli azzurri occhi, che però Adam non colse affatto, preso da chissà quali pensieri; difatti, fu praticamente impossibile non notare quello sguardo perso nel vuoto, stranamente sofferente.
S’intenerì molto a vederlo in quello stato, – forse persino per la prima volta – così simile ad un semplice ragazzino indifeso.
Le venne naturale domandarsi che cosa lo stesse turbando tanto. Tentò di dire qualcosa, ma una voce infantile, quasi spezzata a causa di chissà quali forti emozioni, la precedette:

“Hai saputo che cosa ha fatto mio padre?”
Mrs. Bric ci pensò sopra qualche secondo. Non aveva notato niente di strano nel rapporto fra i due, tutto procedeva come sempre, con il Re che lo esaudiva in ogni suo più piccolo capriccio.
“No, Padrone.” ammise infine “È forse qualcosa di grave?”
Grave?” le domandò, come se avesse appena osato pronunciare chissà quale blasfemia “No, molto peggio!”
La faccenda sembrava piuttosto seria a giudicare dagli occhi lucidi del fanciullo, che misero in apprensione la povera signora, ormai affezionata a lui e al suo caratteraccio. Avrebbe voluto aggiungere qualcosa, saperne di più, ma aspettò pazientemente che fosse lui a proseguire, nel tentativo di non irritarlo.
“Ha lasciato morire di fame un uomo nelle nostre prigioni, senza preoccuparsi di seppellirlo! È veramente una persona orribile ed egoista!” continuò a parlare, preso da un ardore senza pari, da un forte coinvolgimento.
Ad una tale esclamazione, furono gli occhi di Mrs. Bric a velarsi di lacrime, lacrime di gioia, per la precisione. Tutto il fervore di Adam per una tale ingiustizia era ammirevole. Sapeva che, in fondo, non era poi così cattivo come tutti lo credevano: sotto sotto, era un bambino dal cuore d’oro, un bambino in grado di farsi carico delle pene altrui al punto tale da risentirne in prima persona.
Non riusciva ancora a crederci: il giorno che aveva aspettato da tanto tempo era finalmente arrivato; per la prima volta, poteva ritenersi più che soddisfatta del suo operato.

“Oh, Padrone…” sussurrò infine, con voce rotta dalla commozione.
“Ma non ha pensato a me?” proseguì allora lui, incurante della parole della donna “Come farò a giocare al torturatore con quel tanfo? Ah, mi auguro vivamente che faccia ripulire al più presto la cella da quello schifo!”
La gioia scaturita dagli occhi di Mrs. Bric andò ben presto dissolvendosi, accompagnata da quella mera e crudele illusione di pochi attimi.

FINE


Lo so, lo so, è una grandissima cavolata – per non dire di peggio – ma non ho saputo trattenermi dallo scriverla. In fondo, è un po’ così che m’immagino il Principe a sei anni XD Mi auguro comunque di avervi strappato almeno un piccolissimo sorriso :)

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > La Bella e la Bestia / Vai alla pagina dell'autore: merychan