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Autore: Toya    06/06/2011    3 recensioni
La storia di Jun Kazama tutto sotto la sua ottica.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jin Kazama, Jun Kazama, Kazuya Mishima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Osservando nostalgica questo tramonto, non sento la mancanza di nessun’altro che di te.
Chiudo gli occhi è l’unica immagine che adorna la mia mente sei solo e semplicemente tu.
Sono passati giorni, settimane, mesi e anni dall’ultima volta che ci siamo visti..
Ricordo tutto come se fosse ieri..
Per via del mio cognome, fui costretta a partecipare al torneo per onorare mio padre… Io, una ragazza che non amava la lotta, ma che per amore di mio padre avrei fatto di tutto.
Eppure il destino aveva un altro progetto per me.
Là incontrai il mio destino, la mia vita..e in un certo senso, anche la mia fine.. ovvero te.
Non eri che un uomo arrogante e presuntuoso, spietato e crudele.. così almeno ti vedevano tutti.
Ma io vedevo altro..
Vedevo una persona solitaria, abbandonata al suo destino, al suo odio.. che attendeva di essere illuminato da un qualche raggio di sole.
Che cosa poteva esserci tra me e te? Io, una ragazza semplice e innocente,  mentre tu..forte e assetato di vendetta.
Eravamo perfettamente gli opposti.
Due caratteri diversi, due vite diverse, due animi diversi..
Ma come si dice spesso.. gli opposti si attraggono
E così anche noi.
C’era qualcosa in me che riusciva ad acquietarti
E c’era qualcosa in te che mi preoccupava
Quell’aura, quella presenza negativa, quel potere misterioso
Tutto riconduceva alla tua cicatrice nel petto
Ma io ero già follemente innamorata di te
E questi dettagli non erano altro che briciole insignificanti
Che il mio amore spazzava via in un colpo
Neanche la mia passione per la natura ha fermato l’amore che provavo per te
Liberandoti subito dall’arresto e decidendo di liberare il mio amore da ciò che lo teneva prigioniero
Il torneo ancora non era finito,
è neanche la tua agonia verso la vendetta
Volevo poterti aiutare
Fare qualcosa per te
Avrei fatto di tutto per liberarti.. anche a costo della mia vita
Ma non ero nessuno
Non ero nessuno che poteva aiutarti
Come scordarmi della tua presa forte, possente ma allo stesso tempo dolce
Dei tuoi occhi focosi che mi ipnotizzavano
Eri come un cavallo ribelle in catena
Pronto all’attacco
Ma tutto finì quando tuo padre
Senza cuore
Gettò il tuo corpo nella bocca di un vulcano in eruzione
Ed proprio in quel momento che tutte le mie speranze, e i miei sogni
si frantumarono in mille pezzi
Come un bicchiere che si frantuma in tanti piccoli pezzi.
Capendo solo in quel momento  la differenza tra realtà e sogni.
Il mio cuore gridava
I miei occhi bruciavano
Iniziai a correre
Correre ancora verso  di te, verso la mia vita
I giorni felici insieme non esistevano più,
I giorni di baci e carezze sono stati cancellati,
Non volevo farti morire
Come potevo vivere senza di te?
Come potevo sopravvivere a questo mondo senza poter più vedere il tuo volto
Ma indirettamente tu avevi già pensato a questo
Già avevi trovato una soluzione per questo
Perché avevi lasciato una parte di te dentro di me
Affinchè potessi continuare a vivere nel tuo ricordo
Narrando al nostro frutto d’amore
Le imprese eroiche del padre.
Iniziai a proteggere il mio piccolo
Perché era l’unica cosa che mi rimaneva di te
Non volevo che gli succedesse qualcosa
Non me lo sarei mai perdonato
Ti feci pure una promessa
Di renderlo forte e coraggioso proprio come te
Ma il male era tanto
E non potevano vedere la nostra piccola felicità
Che vennero subito a distruggerla.
Colui che aveva distrutto la vita tua era venuto a distruggere la vita di nostro figlio
Ma no..
Non glielo avrei permesso
Non questa volta!
Lottai, lottai con tutte le forze
Il tuo ricordo mi dava ancora più forza
Il destino di nostro figlio invece mi dava ancora più speranza
Avendovi vicino
Nessuno mai ci poteva dividere
Nessuno mai ci poteva eliminare
La nostra unione dava la forza
La forza di distruggere il male!
Scappai, scappai di lì
Non potevo più mettere in rischio la vita di nostro figlio
Mi nascosi in una piccola isola pacifica
Dove la natura ne era padrona
Qui il piccolo Jin nacque
Protetto dall’avidità del mondo esterno
Era identico a te,
in ogni piccolo dettaglio.. in ogni piccolo dettaglio
Continuavo a illudermi di un tuo ritorno,
Continuavo a illudermi di rivederti un giorno qui, con quel tuo sorriso fiero
E io ti sarei corsa incontro, abbracciandoti forte, e dolcemente ti avrei detto “Bentornato”.
Ma sapevo che non era così
E solo a quel pensiero i miei occhi si riempivano di lacrime
Lacrime di dolore, di tristezza, di disperazione..
Il nostro Jin cresceva
Sempre più forte e sano
Vivace e pieno di sogni
Ma anche quella fiaba si stava trasformando in tragedia
Sentivo di nuovo quella presenza pressante e maligna
Sempre più forte
“L’hanno trovato”
Erano le poche parole che riuscì a dire, anche se la mia mente era piena di preoccupazione
Corsi a cercare il nostro figlio
Che nel fior della sua giovinezza osservava con occhi sognanti il mondo
“ Devi andare Jin, devi andare di qui”
Tuo figlio mi guardò perplesso, quasi considerandomi pazza
“Devi andare da tuo nonno, Heihachi Mishima! Promettimi che ci andrai se succedesse qualcosa! Promettilo”
La mia voce era tremante e disperata
Affidare la vita di nostro figlio a colui che aveva stroncato la tua era una scelta dolorante
Ma avrebbe salvato almeno la sua
Jin scosse la testa, per niente d’accordo con le parole mie
Era testardo quanto te, ma in quel momento non potevo fargliela passare
“ Ti prego, devi giurarmelo figlio mio! Fallo per me”
Tuo figlio continuò a fissarmi in silenzio, scuotendo la testa cercando di nascondere le lacrime di paura
Mi intenerì a vederlo e lo strinsi forte a me
“ Non devi avere paura, andrà tutto bene! Tutto passerà, e ritorneremo a vivere come prima, felici”
Era una promessa finta, lo sapevo..
Ma era l’unico strumento che avevo per salvarlo
La presenza nemica era sempre più vicina
Sempre.. più vicina ancora..
Quella notte però.. fu una notte lunghissima..
Una notte che non aveva più fine
Mentre tranquillamente osservavamo il cielo stellato
La mia preoccupazione e la mia paura si presentò davanti a me
“ Jin scappa! “
Urlai disperata, proteggendo nostro figlio
Il dio della Lotta si presentò in tutta la sua malignità
I suoi occhi si posarono su Jin
“Scappa Jin! Fai come ti ho detto”
gli ordinai mentre l’essere si preparò all’azione
Ma Jin mi disubbidì
E si scaraventò deciso  contro il mostro
“Non mia madre mostro!”
Ma per quanto fosse forte e coraggioso,
La sua potenza era nettamente inferiore a quello del mostro che lo scaraventò lontano
“ Noooooo”
Mi rialzai e mi buttai con tutte le forze contro il mostro
Questa volta non mi sarei arresa
Ma avrei lottato con tutte le forze che avevo
Lo facevo per te
Lo facevo per Jin
Lo facevo per ciò che era la nostra famiglia
Ero debole
Ero minuta contro un essere gigantesco
Era una battaglia già segnata
Ma ciò non avrebbe affievolito la mi battaglia
Nella mia mente dominava la tua voce
La tua voce che mi dava coraggio
Ma forse.. era arrivata l’ora
Una lacrima, l’ultima lacrima scende dai miei occhi
Offuscando la mia vista
Il mio corpo sembra trafitto da aghi pungenti.
Sento dolore.. tanto dolore
Dovrei avere paura..
Me lo sento..
 sto per morire..
Vedo così tante immagini
Confusi ricordi che sbiadiscono…
Sorrisi perduti..
Promesse non mantenute..
Giorni che non esiteranno più..
Ma un’unica certezza riempiva di forza il mio cuore
La certezza di aver salvato nostro figlio
Ora avrei potuto difenderlo da lassù
L’avrei protetto da tutto e da tutti
E ora..
Osservo tutto ciò che mi è accanto
Socchiudendo pian piano gli occhi
Dicendo addio a questo mondo
Pregando dentro me
Che nostro figlio trovi la giusta strada
“Ti ho voluto bene.. ti voglio bene.. e ti vorrò per sempre bene figlio mio”
Un’ultima lacrima scende
E mi riga per l'ultima volta il volto
Accetto per l'ultima volta ciò che il destino aveva in serbo per me
E sorrido al pensiero che forse..
..Ci incontreremo di nuovo..
  
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