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Autore: _M e l_    06/06/2011    2 recensioni
Sei ragazzi in giro per il mondo.
Sei ragazzi con lo stesso destino, lo stesso scopo.
Sei ragazzi che lottano per la salvezza.
Sei ragazzi con un solo passatempo. Sterminarli.
Perchè è in atto un'importante battaglia.
Tra mostri e umani.
Tra loro e sei giovani ragazzi.
Sei giovani ragazzi con un solo grido: "Whooahoo!"
Genere: Azione, Demenziale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il pulmino scorreva veloce lungo la ritta strada.
Sempre se si potesse parlare di un pulmino. I fianchi erano accartocciati dai continui urti, i vetri quasi tutti rotti o comunque bucherellati per via dei proiettili, e la stessa cosa valeva per le porte laterali. No, non era un pulmino quello. Era un ammasso di ferraglia.
Ma ai passeggeri ciò non importava. La cosa essenziale era che riuscisse a muoversi, a correre, per le scoscese vie lastricate di buchi.
Erano circondati da un silenzio innaturale dettato dall'assoluta assenza di
persone, di cose.
Tutto era stato distrutto, tutto era andato perso.
I pochi sopravvissuti si erano nascosti, troppo impauriti per fare alcunché se non aspettare inermi la morte.
Solo loro avevano deciso di reagire. Solo loro si erano muniti di pistole per ucciderli. Solo loro si erano messi su un pulmino per andare alla loro ricerca.
Senza più paura, senza più speranza.
Il catorcio si fermò in prossimità di una vallata che in passato doveva essere stato un cimitero ben curato.
Era lì che di solito loro si nascondevano, aspettando la notte per andare a caccia di umani.
Rica si alzò di scatto, eccitata, pregustando già quel che di lì a poco sarebbe accaduto.
Era una ragazza tarchiata, con corti capelli marroni e occhi castani. Nello sguardo era sempre presente un luccichio malizioso e derisorio. Di certo era la più simpatica del gruppo.
Sapeva ben distinguere i momenti seri da quelli non, ma per qualche strana ragione non racchiudeva in questi quelli passati con una pistola tra le mani. Sembrava quasi che si divertisse ad ucciderli e, forse, era proprio così. Sicuramente era il suo passatempo preferito.
L'unico, a dirla tutta.
- Siete pronti? - chiese con frenesia.
Amia sbuffò, non era molto propensa a questo genere di attività.
Anche lei era bassa, capelli e occhi neri. Era pragmatica e seriosa, sempre molto elegante.
L'emblema della finezza.
Fu colei che si alzò per prima, vogliosa di porre fine a quella tortura il più presto possibile.
Ma nessun altro si mosse finché una mano, macabra e in via di decomposizione, non sfondò il vetro al lato del guidatore.
- Cazzo, era l'unico vetro intatto! - si lamentò Nele.
Era un ragazzo abbastanza alto, con capelli rossicci e occhi marroni. Aveva una passione per i motori ed era l'unico che era riuscito a prendere la patente.
Questo lo rendeva automaticamente l'autista del gruppo.
Dopo lo spavento iniziale, Laia si ridestò e sparò sulla fronte del cadavere che si afflosciò a terra finalmente morto.
Era alta, capelli marroni tendenti al nero e occhi castani.
La sua caratteristica? Avere due tette enormi che le donne non invidiavano e gli uomini agognavano.
Sembrava però che, per il momento, esse appartenessero solo ed esclusivamente a Nele, il suo ragazzo.
Amia e Rica erano le sue migliori amiche.
Quest'ultima scese veloce, vedendone arrivare altri, seguita a ruota da Tina.
Era una ragazza esile, con capelli marroni e occhi castani.
Non parlava spesso, se non con Rica, la sua ragazza di cui era enormemente gelosa.
Le seguirono gli altri, controllando di avere con loro tutti gli armamenti.
Per ultima scese Enne, che si appoggiò al fianco del pulmino, aspettando di ricevere un gruppo da sterminare.
Era una ragazza di statura media, con corti capelli marroni a caschetto e occhi del medesimo colore.
Silenziosa e riservata, aveva una forte passione per la letteratura in tutti i suoi generi.
Era la sorella minore di Laia e quella acquisita delle altre.
Un tempo esisteva anche il settimo componente, si chiamava Ancy.
Era una ragazza alta, con una catasta di capelli ricci marroni e occhi castani.
La sua morte non aveva recato un vero e proprio dolore, quand'era in vita nessuno la sopportava.
Aveva perso la vita quando vedendo un “bel” ragazzo, e credendolo umano, gli si era avvicinata come un etera, eufemisticamente parlando s'intende.
Il “ragazzo”, naturalmente, non aveva aspettato che finisse il suo
lavoretto, così Ancy era diventata come loro. Era stata Laia ad ucciderla, senza nemmeno mascherare la goduria che aveva provato nel farlo.
Bhe, non ci si poteva aspettare una reazione diversa dopo che lei aveva cercato di rubarle il ragazzo.
Improvvisamente si sentì un forte fragore, come di un corpo lanciato verso un oggetto immobile.
Prima ancora di girarsi verso il luogo dell'impatto, la combriccola spostò lo sguardo ammonitore verso l'unico membro che si era allontanato, senza aspettare l'assegnazione dei gruppi.
Rica infatti si trovava poco distante da loro con i pugni alzati verso il cielo e un sorriso soddisfatto sul volto.
- Whooahoo! - esclamò sottolineando così la sua vittoria – andiamo, venite a divertirvi! - continuò, incitandoli a smettere di parlare e a passare all'azione.
Alzando gli occhi al cielo gli altri acconsentirono.
Enne si girò e esaminò il danno che aveva procurato al catorcio.
Lo zombie, ora ammasso di pelle e ossa privo di vita, aveva lasciato un'ammaccatura abbastanza grande nella fiancata. Nele non gliela avrebbe fatta passare liscia quella volta.
Perché diavolo continua a lanciarli contro il nostro unico mezzo di trasporto?” pensò contrariata, prima di lanciarsi anch'ella nella battaglia appena scoppiata.
Tra mostri ed umani.
Tra innumerevoli zombie e sei giovani ragazzi.


Premettendo che questo doveva essere solo un capitolo-regalo per il compleanno di una mia amica, ho messo tra gli avvertimenti che è una one-shot. Ma, dato che tale amica mi ha quasi pregato per continuarla, potrebbe non esserlo.
In questo caso cambierò le avvertenze.
Passando al contenuto della storia, i personaggi sono reali (hanno nomi diversi, ovviamente), sì, sono prensente tra questi anche io (chi mai riuscirà a capire chi sono?), e, no, Ancy non è morta, per fortuna o per sfortuna lo lascio decidere a voi.
P.s.: Si scherza, naturalmente :)

Vostra,
_M e l_

   
 
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