Il
Granchio e l'Artista
Sdraiò
la chitarra sul rivestimento
legnoso che accarezzava il mare, soffiando sulle dita rosse e stanche
di pizzicare le corde.
Gettò un'occhiata alle acque tinte,
che affogavano il sole nella loro gola fredda. Strizzando gli occhi
per la luce fastidiosa, raccattò lo zaino logoro,
rovistò al suo
interno in cerca di quel libricino colorato su cui ogni volta
annotava gli accaduti del giorno.
Nessuno l'avrebbe detto, ma in realtà
spesso le sue dodici ore erano particolarmente variopinte, di una
tonalità che scalava ogni minuto.
Annotò sul taccuino la data e l'ora, e
poi rimase sovrappenpiensiero per qualche minuto.
Quell'oggi non era successo niente.
Una giornata monocolore, in mezzo
all'arcobaleno.
Quando sconsolato stava per riporre
l'agenda, gli cadde l'occhio su un brulicare a fior d'acqua, confuso
tra le schiume inquinanti degli scarichi delle navi mercantili.
Un gruppetto di granchi era
disperatamente avvinghiato a un pezzo di corda, e due di loro...
avevano le antenne.
Due antenne curve e mollicce al posto
delle feroci chele.
Il ragazzo sospirò, affranto.
Riprese in mano il taccuino e,
nostalgico, ridisegnò la sagoma dell'animale come l'aveva
sempre
conosciuto, colorandola di un tiepido arancione.
Così il mondo non si sarebbe
dimenticato dei crostacei senza antenne.
~ ♠
Note dell'autrice:
non chiedetemi come mi
sia venuto in mente di pubblicare questo macello di parole.... posso
solo dirvi che non sono del tutto impazzita, e posso dirvi anche come
è nato questo affronto alla scrittura.
Questa bella roba è scaturita in 10 minuti dalla mia mano
assassina (delle vostre letture sane e non contaminate da scorie del
genere, s'intende) in occasione della Giornata della
Creatività organizzata dalla mia scuola, stamattina (e
naturalmente ho pensato bene di introfularmi nel laboratorio di
scrittura creativa... anche se dopo che avrete letto questo abominio
penserete giustamente che io abbia ben poco a che fare con la
scrittura...) e i nostri ingredienti erano:
Ambientazione:
molo all'isola di st.Elena
Personaggio: Artista di strada
Elemento: taccuino
Evento: invasione dei granchi radioattivi geneticamente modificati
eeeeeh?
ed ecco la mia pazzia. La dedico a Solly (non ti ho mai dedicato niente e guarda a quale schifezza ti indirizzo, per la prima volta xD) che ha dovuto subire la mia stessa sorte in questa folle stesura, ma indubbiamente se l'è cavata moooolto meglio... e gliela dedico con anche la speranza che magari pubblichi anche la sua creaturina... (non c'erano messaggi subliminali, no.) xD
Ed ora, torno alle mie yaoi che è meglio!
Silvar