Effettivamente la sua maglietta era molto grande per me, ma lasciava fuori gran parte delle cosce e tutte le gambe; me la sarei fatta andare bene. Io: < Grazie mille, Corey> Corey: < figurati … ora ti va di raccontarmi un po’ la tua storia … se non sbaglio hai detto che sei scappata perché i tuoi ti picchiavano … giusto?> Io: < sì … qualsiasi cosa che facessi, o che non facessi, a loro non andava bene … così mi prendevano a cinghiate, ma l’ultima volta mi hanno preso anche a calci in pancia … e, sai, fa abbastanza male. In realtà loro non sono i miei veri genitori, mi hanno adottata all’età di 13 anni, quando i miei sono morti in un incidente stradale …. Per salvare me. L’idea iniziale era quella di prendere il treno e andare in Europa, in Italia, dove abitano i miei nonni e di trasferirmi lì … ma non so dove sia la stazione … forse qui a Des Moines non c’è neanche una stazione …> Corey: < La stazione è nella città qui vicino … facciamo così: tu resti a casa mia finché non ti ristabilisci, domani ti porto da un medico … così ci dirà cosa devi fare per queste brutte ferite; ti porto da un dietologo per farti ingrassare un po’; poi, quando sarai nel pieno delle tue forze, ti accompagno in Europa … tanto io e i ragazzi tra circa due mesi dovremmo fare una Live a Milano …> Io: < tu … sei troppo gentile … non voglio che il medio pensi che sia stato tu a picchiarmi .. Tu sei un personaggio pubblico, non voglio rovinare la tua reputazione …> Corey: < al diavolo quello che pensa il medico, hai mai letto i testi delle mie canzoni? Dicono che non ci importa quello che pensa la gente, io non andrei in giro con una maschera se mi importasse, quindi se vuole pensare che io ti abbia picchiata, lasciaglielo pensare, e al diavolo tutto!> Io: < questo è vero … ok, faremo come dici tu … ma io potrei cercare un albergo … non voglio essere invadente> Corey: < in questo fottutissimo paese gli alberghi sono luoghi malsani e inaffidabili … non vorrai ritrovarti stuprata da un vecchiaccio drogato e ubriaco !> Io:< effettivamente non mi piacerebbe essere stuprata … ok, resto qui … ma se ti do fastidio mandami via > Corey:< non dire stronzate … e ora vai a dormire che è tardi … domani troviamo un buon medico che ti curi > Io:< grazie ancora, Corey, e buona notte> Corey:< buona notte … ah … quella porta in fondo alla tua stanza è il tuo bagno privato … così evitiamo figure di merda> una risata, la prima volta che sentivo Corey Taylor ridere Il mattino dopo mi svegliai alle 6.30, Corey stava ancora dormendo; così decisi che, almeno, potevo preparare la colazione. Andai in cucina, aprì tutti gli armadietti, ma trovai solo un cavolo e dei cereali scaduti; pesi dei soldi che avevo nella mia borsa e andai nel minimarket che c’era sotto casa sua. Comprai tutti gli ingredienti per fare delle crepes al cioccolato, che sapevo essere le sue preferite, tornai in casa e iniziai a cucinare. Una volta finito le disposi su un piatto e misi il piatto su un vassoio: bussai alla porta della camera di Corey. Corey:< Vieni pure … sono sveglio!> Entrai e vidi Corey disteso sul letto con solo i pantaloni del pigiama addosso, arrossì come una fottuta fangirl. Io:< ho preparato la colazione …. So che le crepes al cioccolato ti piacciono molto> Corey:< quindi sei scesa, hai fatto la spesa, hai cucinato il mio piatto preferito e ora mi porti la colazione a letto …. Wow … ma non farlo più, non sei la mia schiavetta> Io:< ma io l’ho fatto con piacere … devo pur ricambiare tutto quello che stai facendo per me …> Corey:< ok, grazie, vieni qui … siediti di fianco a me, le mangiamo insieme> Così mi sedetti di fianco a lui e iniziammo a mangiare … le crepes erano buonissime, e pensare che avevo imparato a cucinarle su un giornaletto che avevo comprato a 8 anni. Come aveva promesso mi portò da un medico che, come supponevo, chiese a Corey se era stato lui a picchiarmi. Il dottore disse che dovevo semplicemente spalmare della crema cicatrizzante sulle ferite, dopo averle disinfettate, questo ogni sera finché le ferite non si fossero cicatrizzate. Il dietologo mi diede una dieta a base di carboidrati, che in pratica diceva che potevo magiare quello che volevo quando volevo.