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Autore: irytvb    15/06/2011    5 recensioni
ok, sono tornata in questa categoria dopo mesi di assenza! si, lo so pensavate che fossi morta, ma invece... eccomi qui! con un altra Donnie!
questa volta è un po' diversa dalle altre: Damon sta andando a dire alla sua streghetta che la ama, ma...
lo scoprirete solo leggendo :) le recensioni mi fanno felice, tra parentesi xD
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't surrender

mi arrendo.

cosa dovrei fare se il mondo, tutto ad un tratto, si è rivoltato contro di me?

non mi ero mai sentito così.

così distrutto, come se, tutto ad un tratto le mie ossa si fossero sciolte in un fiume di lava.

calda, bollente, rossa.

rossa come il cespuglio che si trova davanti a me.

il problema è che quello non è un cespuglio.

sono capelli.

i capelli di Bonnie.

quasi non mi sono accorto di essere caduto in ginocchio.

il mio uccellino.

la vita è ironica.

stavo per dirle che l' amavo.

ero davvero innamorato questa volta.

non come con Elena, non come Katherinne.

questo era vero amore, come quello che fanno vedere nei film, quell' amore che ti rende così felice...

Damon non era mai stato felice.

non per davvero.

semplicemente non glielo avevano permesso, non ne aveva mai avuto la possibilità.

e adesso... adesso non sarebbe mai più stato felice.

mai più.

aveva smesso di combattere.

si era arreso.

non poteva più fare niente.

era distrutto.

strano come questo, nei film, lo omettessero sempre.

l' amore distrugge, l' aveva sempre pensato.

per questo aveva eretto quella bariera intorno al cuore.

l' aveva costruita per proteggersi...

ma non era servito.

Bonnie quella bariera l' aveva sciolta.

e, adesso non aveva protezioni, non aveva scudi con cui attenuare la potenza di quel dolore.

poteva soltanto rimanere lì , inginocchiato davanti al suo corpo ormai freddo.

si era arreso.

non poteva più sopportare altro.

aveva retto all' abbandono di Katherinne.

aveva sopportato la scelta di Elena, che era caduta sul fratello.

aveva guardato la madre morire dopo la nascita di Stefan.

aveva ascoltato le sue ultime parole prima di morire:" dite a Stefan che gli voglio bene, e a Damon..." non era mai riuscito a dirlo cosa voleva fargli sapere.

la morte l' aveva colta prima

forse era per quello che aveva sempre odiato il fratello: lui aveva avuto le sue ultime parole, privandogli dell' ultimo sussurro della madre.

sua madre.

Damon la ricordava bene: aveva gli occhi verdi di Stefan, ed i capelli lunghi e lisci, proprio come i suoi.

lei era l' unica persona che aveva davvero amato, finchè aveva incontrato Bonnie.

rivedeva il suo viso in quello della streghetta: pallido, con gli occhi fissi, che non vedevano più niente.

quello era ciò che accadeva a tutti i morti.

e Damon ne aveva viste tante di persone morte.

quasi tutte a causa sua.

E, in un certo senso (in un senso molto malato) era davvero ironico da parte del destino fargli uno scherzo del genere: Bonnie era stata morsa da un vampiro.

non da lui, nè da Stefan, probabilmente la colpa era di un vampiro errante, uno di quelli che si spostavano sempre... uno di quelli che venivano raramente rintracciati.

non avrebbe potuto vendicare il suo uccellino.

non avrebbe più potuto vederla arrossire, non avrebbe più visto i suoi occhi nocciola scrutarlo, in un misto di timore e adorazione.

avrebbe visto solamente quella carnagione pallida ed immacolata , gli occhi fissi che non provavano più emozioni... quella non era Bonnie.

la sua Bonnie in ogni gesto che faceva lasciava trasparire tutti i suoi sentimenti...ma, quando mai era stata la SUA Bonnie?

mai.

perchè ci aveva messo troppo a raccimolare il coraggio necessario per esprimere le proprie emozioni.

e adesso... adesso era morta.

morta.

continuava a ripeterselo, ma...gli sembrava impossibile che non potesse fare più niente.

non poteva più salvarla come aveva fatto tutte le altre volte.

per quanto potesse sperare... Bonnie era morta. Bonnie è morta. e, Bonnie sarà morta.

la situazione non cambierà mai.

faceva bene a imprimerlo nella mente.

la speranza non serviva più... era troppo tardi persino per sperare.

era troppo tardi per tutto.

troppo tardi.

Damon deglutì, cercando di affogare nel petto un singhiozzo.

e... adesso?

cosa avrebbe fatto?

cosa avrebbe avuto la forza di fare?

non lo sapeva.

in quel momento la cosa in cui sperava era che qualcuno gli infilasse un paletto appuntito nel cuore.

nel mezzo di quel cuore morto, che faceva male.

dannatamente male.

forse... forse avrebbe potuto infilarselo da solo un paletto nel cuore.

che senso aveva vivere in un mondo come quello?

in un mondo che andava avanti senza Bonnnie, come se nulla fosse?

ma non aveva il coraggio di infilarsi un paletto nel cuore.

perchè, in fondo, lui era sempre stato un codardo.

aveva paura di morire, perchè, dopo aver vissuto per tanti secoli, non poteva sopportare che dopo non ci fosse niente.

il nulla.

avrebbe smesso di esistere?

la cosa lo spaventava troppo.

ma, senza Bonnie, non sarebbe stata la stessa cosa?

Damon prese la sua decisione: prese Bonnie tra le braccia, quella Bonnie così fragile e piccola, che sembrava essere sempre la stessa, e corse nel old wood.

poi, si lasciò scivolare sul tronco di una grossa quercia, e si sistemò Bonnie tra le braccia.

avrebbe tanto voluto darle un bacio, ma non ci riusciva: non avrebbe mai fatto niente che non fosse stato voluto da lei.

le accarezzò dolcemente i riccioli rossi, che facevano risplendere l' anello blu posto sul suo dito.

lo stesso anello che gli aveva dato Katherinne.

sorrise, mentre si sfilava quell' anello.

questo è l' ultimo ponte che mi lega alla vita.

questo è un altro oggetto che mi separa da te, uccellino.

e scagliò l' anello il più lontano possibile, chiudendo gli occhi: anche volendo non sarebbe riuscito a trovarlo tra tutta l' erba che cresceva nel bosco.

continuò a stringere il corpo senza vita di Bonnie, mentre il cielo iniziava a rischiararsi.

era questione di una decina di minuti e sarebbe morto.

il pensiero lo turbò.

non era pronto a morire.

lui non voleva morire.

ma, del resto, che ragione aveva per vivere?

potrei prendere in giro Stefan fino alla fine dei miei giorni.

ma sapeva anche lui che non ce l' avrebbe fatta.

Damon sentiva il panico salire, stringergli lo stomaco in una morsa...

e poi, d' un tratto gli occhi gli caddero su Bonnie.

incrociarono davvero il suo sguardo spento.

e, Damon non ebbe più paura di morire.

in quel momento la morte sembrava così dolce... proprio come il suo uccellino.

l' avrebbe rivista nell' aldilà forse.

e se non esisteva un dopo morte... avrebbero riposato insieme.

per sempre.

Damon accarezzò il viso pallido di Bonnie, quando capì che non poteva lasciare tutto così, senza dire niente...

prese un coltellino che aveva in tasca ed incise sul tronco dell' albero su cui era appoggiato il suo addio.

poi,lentamente, si chinò su Bonnie e la baciò: nonostante quello che pensava sulla sua possibilità di scelta, non potè farne a meno.

in quel momento i raggi del sole spuntarono dalla coltre di alberi, cogliendo in pieno il vampiro.

non si sentirono grida di dolore.

Damon non sentì dolore.

per la prima volta dopo secoli sentì il calore sulla propria pelle, un torpore così bello... fu come addormentarsi.

addormentarsi stringendo Bonnie a sè, dimenticandosi perfino che fosse morta.

Damon finse che fosse ancora viva.

finse che tutto stava andando bene.

e, Damon morì felice.

morì felice come non lo era mai stato.

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"Stefan... cosa è successo? perchè ci hai chiamato così urgentemente?" chiese Meredith, mentre Stefan conduceva lei, Elena e Matt nel mezzo del bosco.

"e perchè non abbiamo aspettato Bonnie?"

"non... non ce nè bisogno Matt. lei... in un certo senso è già dove dobbiamo andare noi." sussurrò lui, con gli occhi lucidi.

"e Damon?"

"anche, non ti preoccupare Elena. si... si aggiusterà tutto." disse Stefan, incerto.

poi, sbucarono nella radura Dove il vampiro era incappato quella mattina, mentre cacciava.

ci furono grida, mentre gli umani correvano verso l' albero indicato da Stefan.

sotto l' albero c' erano sdraiati Bonnie e Damon.

se non fosse stato per il morso che la streghetta aveva sul collo sarebbe sembrato che dormissero, stretti l' uno all' altro.

Ma tutti e quattro sapevano che non era così.

Elena si accasciò vicino ai due corpi scossa dai singhiozzi.

Meredith piangeva silenziosamente, mentre Matt era in piedi, immobile, con lo sguardo puntato verso Bonnie e Damon, anche se dava l' impressione di non riuscire a vederli davvero.

Stefan aveva gli occhi pieni di lacrime, che erano state trattenute fino all' arrivo degli amici.

ma non poteva ancora piangere, prima doveva leggere l' ultima testiomonianza che suo fratello gli aveva lasciato

 

"sono innamorato.

Stefan, riesci a crederci? innamorato davvero,

questa volta.

solo che... me ne sono accorto troppo tardi.

Bonnie è morta.

ed io non riuscirei mai a vivere in un mondo in

cui lei non c'è più.

così... la seguo. vengo subito dopo di lei, non ho più

niente da fare qui.

chiedo solo un favore: so che qundo ci troverai io sarò

soltanto cenere,

ma ti chiedo di seppellirmi con lei, così che riusciremo

ad essere finalmente insieme.

so cosa penserai Stefan: penserai che mi sono arreso,

ma non è così:

sto seguendo il mio cuore,e questo non vuol dire mai

arrendersi. "

Damon

e così, non avrebbe più avuto un fratello.

l' ultimo membro della sua famiglia era morto.

ma... Damon non era diventato cenere.

forse era perchè nessuno poteva distruggere un amore così puro come quello che Damon aveva provato.

o forse era un dono che gli si faceva, perchè, nonostante tutto, Damon non si era arreso.

fine

^il mio angoletto^ ok, non picchiatemi!! xD spero che vi sia piaciuta, nonostante sia una ff triste... e, una recensione, anche solo per insultarmi, mi rende felice :) 1 baci8 iry
  
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